Cosa succede in CGIL? Mandaci la tua opinione.

64 commenti:

Anonimo ha detto...

Succede che la Cgil firma l'esternalizzazione dei Lavoratori Vodafone contro il mandato delle assemblee. RETE28APRILE esprimiti, denuncia questo scempio!!! Uscite dai Direttivi e guardate che combinano nelle aziende i sindacalisti del PD!

Anonimo ha detto...

Cosa sta succedendo? Succede che tutto fanno tranne che rappresentare gli interessi dei lavoratori, non è una novità. Che poi si siano spartiti i segretari confederali fra il PD e Mussi non è una novità neanche questa. Infatti gli amici di Nerozzi, i burocrati, quelli dell’OPA su Sinistra Democratica, sentite su Aprile come trattano il segretario nazionale FIOM Cremaschi.

Da Aprlile On Line: “Dopo il voto finale, sembra che la lotta continua di Cremaschi, il no alla rottura di Rinaldini e il guardare avanti di Nicolosi, non possano essere interpretati in modo ottimistico: la spaccatura è sotto gli occhi di tutti, e la domanda che ci si pone è: e adesso?
Adesso si aspetta: partirà la consultazione, che sarà prettamente politica. Ma non ci sarà nessun divorzio, nessuna espulsione. Il chè, probabilmente, va contro i piani di Cremaschi stesso, che pare stia tentando in tutti i modi di rimanere fuori dalla porta per far poi il capro espiatorio e continuare il gioco di ruoli. Gioco diventato decisamente pesante, anche perché la posta è la divisione del sindacato. Cosa sicuramente comoda ad alcuni, ma non auspicabile per nessuno.” L’articolo completo su Aprile a questo link: http://www.aprileonline.info/4707/separati-in-casa

Io ho provato pure a dibattere ma sono stato minacciato di censura dal direttore di Aprile Carla Ronga. Ottima idea quella del blog, che però a mio avviso, deve essere strutturata in maniera diversa…cioè, con dei veri e propri articoli a cui naturalmente sia possibile il commento. Ciao a tutti.

Anonimo ha detto...

Succede che tutta la diriginza dell'slc cgil dovrebbe andare a casa. Miceli si deve dimettere.Hanno firmato un armonizzazione per i 914 esternalizzati senza il mandato dei lavoratori:
1 dove si e' votato e' stato bocciato
2 roma e napoli non hanno votato (400 coinvolti nell'esternalizz)
3 hanno fatto finta di niente ed hanno firmato l'accordo.
siamo stati venduti due volte,prima dall'azienda e poi dal sindacato.

Anonimo ha detto...

Cosa succede nella Cgil? succede che questo grande sindacato rischia di scivolare ad essere un qualche cosa che è diverso da quello che è sempre stato: "Un sindacato che rivendica i diritti dei lavoratori nell'ambito della democrazia e l'indipendenza".

Mak ha detto...

Succede che il governo, e segnatamente Prodi, sta passando alla cassa a raccogliere quanto gli era stato promesso all'ultimo Congresso.
Unità con Cisl e Uil, normalizzazione di categorie "fastidiose", concertazione al posto della contrattazione, stop a scioperi nazionali.
In quest'ordine.
A questo si aggiunge l'influenza del partito democratico sui vertici di corso d'Italia. Siccome il futuro è un partito che raccoglie al suo interno diverse anime che devono coesistere, non c'è spazio per dissidi tra sindacati che potrebbero alimentare fratture nel PD.
Quindi il rapporto con le lavoratrici e i lavoratori non esiste più. Come per la politica.
Ave atque salve (saluti e statemi bene).

Anonimo ha detto...

E' il vecchio problema che affligge i sindacati deboli: tutelare i diritti dei lavoratori.
Si, la missione di un sindacato per statuto, è proprio questo, ma adesso costituisce il loro problema più grande. Io in quanto metalmeccanico, costituisco ormai un serio problema, più che un soggetto da difendere dai tentativi di prevaricazione.
Ecco dunque spiegate le rabbiose reazioni a caldo di Epifani nei giorni di luglio immediatamente successivi alla firma del Protocollo del Welfare:
accuse di documenti cambiati in corsa dal Governo su pressioni di Confindustria, minacce di chiudere il sistema della concertazione, tradimento della fiducia di CGIL ecc. ecc.
Ma queste reazioni rilasciate a caldo alle principali testate giornalistiche, dopo l'estate sono sparite, evaporate come la nebbia del mattino e sostituite con il dovere per tutti di avvallare il documento per evitare la caduta del Governo.
Bella coerenza questa, figlia del mimetismo sindacale di questi anni, che sono costate ai lavoratori, la riforma delle pensioni per i giovani, il conglobamento del TFR nella pensione complementare per poter demolire liberamente la pensione pubblica, i ridicoli aumenti salariali che portano sul lastrico le famiglie che lavorano e che comunque non riescono a tamponare la loro propensione progressiva all'indebitamento.
La crisi della politica investe inesorabilmente il mondo sindacale perchè entrambi soffrono dello stesso morbo: sordità nei confronti delle esigenze dei loro elettori o associati.
Chiudo con un augurio: spero che mio figlio un giorno non mi debba chiedere le ragioni per le quali lui andrà in pensione da precario, sarebbe difficile spiegargli che ho pagato un sindacato per tradirlo.

Anonimo ha detto...

Da quindici anni (a partire dall'accordo dell 92) i sindacati confederali hanno cessato di difendere diritti e dignità dei lavoratori.

Siamo arrivati alla situazione grottesca che le uniche voci in Italia che parlano di un "problema salariale" sono quelle di Draghi (!) o dell'imprenditore della pasta che decide unilateralmente di aumentare gli stipendi dei propri operai per farlia arrivare a fine mese.

Gli unici dissenzienti (FIOM e Rete 28 aprile) sono additati come reprobi.

E questo sarebbe un sindacato? E' sotto gli occhi di tutti il collasso economico e morale dei lavoratori dipendenti, diventati ormai TUTTI precari. Con i trasferimenti di ramo d'azienda gli imprenditori ormai fanno quello che vogliono, anche con chi ha ancora la fortuna di avere un contratto a tempo indeterminato. Di questa situazione CGIL CISL e UIL sono pesantemente corresponsabili.

I padroni (pardòn, gli imprenditori) fanno semplicemente il loro mestiere. E' il sindacato che da tempo non fa più il suo.

Werner ha detto...

La normalizzazione. Il sindacato come soggetto in grado di influenzare le dinamiche sociali sta morendo(forse è già morto). Gli Yes Man riempiono i corridoi delle camere del lavoro, le correnti di potere indicano la direzione. Nel frattempo la coscienza collettiva va a farsi fottere . . . . . . . . .voglio cambiare il mondo . . . . . .

Anonimo ha detto...

ANKE GRILLO VUOLE CAMBIARE IL MONDO......HA DETTO UN BEL VAFFANCULO A TUTTI........ED ORA DOV'E'?????.......


NASCOSTO NEL SUO BLOG

Anonimo ha detto...

La CGIL, come neo-sindacato di governo ha bisogno solo di autolegittimazione e risultati plebiscitari. Io come metalmeccanico della FIOM non ho nessuna intensione di farmi processare. Già ho il padrone a rompere le palle...e tanto mi basta

Anonimo ha detto...

Fra un anno, magari prima, ci sarà il sindacato unico dall’Ugl alla Cgil. Intanto nella Cgil ci sarà stata la scissione, Cremaschi e alcuni altri avranno lasciato, o saranno stati sbattuti fuori, si affiancheranno a sinistra a tanti piccoli sindacati, Cobas per primi, che come novelli Don Chisciotte credono che sia il lavoro, e non i soldi e le compatibilità a cose estranee, a creare la ricchezza e tutto il resto. Se unite (federate o altro non importa), tutte queste forze saranno di gran lunga il sindacato più forte in Italia, magari i lavoratori sceglieranno il sindacato diversamente da come si sceglie il partito alle elezioni politiche (prendo ad esempio la storia del trasferimento del tfr ai fondi).
Il tempo passa veloce e dopo in sindacato unico arriverà il partito unico, naturalmente facendo finta che siano tanti e apperentemente diversi, tanto è il pensiero unico che vogliono vinca, e sta vincendo.
“I padroni, essendo in numero minore, possono coalizzarsi più facilmente...” diceva A.Smith nel 1776, faremo sempre gli stessi sbagli?

Francesco

Anonimo ha detto...

RIFLESSIONI IN MERITO ALLE MOLTE INTERVISTE E DICHIARAZIONI DI DIRIGENTI SINDACALI.

Sembrerebbe un autunno di lotta, invece per chi come me, semplice delegato sindacale di luogo di lavoro, vive questa stagione, (di invasioni di campo! – vedi intervista a Guglielmo EPIFANI del Corriere della Sera del 31-10-2007),grande è la delusione e la richiesta di atti di onestà intellettuale e sindacale.
Nella ormai famosa intervista (sarà questo il modo dell’organizzazione di comunicare i cambi di linea?), Guglielmo EPIFANI lamenta appunto le incursioni della SINISTRA RADICALE (sic!!) in campo sindacale, dimentico di aver sostenuto nella consultazione per le pensioni “la necessità di non far cadere il Governo Prodi”.- “Salta il Banco” era stata l’espressione riportata dalle colonne di un quotidiano.
Proprio perché i lavoratori, le lavoratrici hanno bisogno di chiarezza, di essere sollevati dallo stato di angoscia che li attanaglia voglio provare, (saranno altri a giudicare se sono riuscito nell’intento) a sollevare un po’ di questioni di natura prettamente sindacali.
Da quando l’EURISPES ha pubblicato i dati sul potere d’acquisto e le retribuzioni a livello europeo, siamo ormai davanti solo alla Grecia ed al Portogallo, con tutto il rispetto per questi due popoli, ha dimostrato con i fatti che chi aveva contestato gli accordi di Luglio “91-“92-“93 aveva ragioni da vendere!!!
Legare gli aumenti salariali alla inflazione programmata è stato un colossale errore ed insieme una scelta sindacale di moderazione salariale, collaborativi, ancor più grave se si sposta il ragionamento alla fase storica della Globalizzazione, ma perfettamente coerente con chi già da molti anni ha deciso che “il salario è una variabile indipendente” dai rapporti di forza e di produzione dati.
Cerchiamo di capirci se l’inflazione reale viaggia intorno al 2% -3% (cifre ipotetiche) un rinnovo contrattuale recupera lo 1,50% ed addirittura questo rinnovo è valido per tre anni anziché due, ecco qua che il salario dei lavoratori resterà di gran lunga indietro rispetto ai costi reali della vita.
Fiscal drag –od altre proposte possono stare sul campo in quanto nel “populismo” ormai dilagante non si ragiona più nel merito dei tristi primati che hanno gli imprenditori italiani in campo di evasione fiscale ed elusione contributiva ?? Senza ragionare sul fatto che a pagare sono sempre i soliti (vedi aumento del prelievo diretto in busta paga).
Anzi, tramite le finanziarie si sono elargiti ancora cifre incredibili alle imprese senza che queste dessero niente in contropartita!
Il ruolo antagonista ed unitario del sindacato è ormai una roba per “vecchietti nostalgici”ma la subalternità alle logiche d’impresa e di mercato che le stanno sostituendo anziché allargare il peso delle organizzazioni sindacali e soprattutto dei lavoratori,delle lavoratrici, hanno lasciato il posto al disincanto, alla sfiducia, il qualunquismo (Beppe Grillo ne è solo la punta emergente).
Ormai quando il Sindacato Confederale apre una trattativa, i lavoratori si chiedono, “Questa volta cosa ci rimettiamo? Cosa ci tolgono?”
Il percorso all’indietro ci fa sembrare come quei figli di famiglie agiate che ereditato il Capitale, dai propri genitori, non hanno saputo far di meglio, che dissiparlo!!!
Recentemente si sono avuti in 10 giorni 4 scioperi, manifestazioni nazionali, regionali, sembra quasi un autunno di lotta, dal pubblico impiego, alla scuola, in tutti i rami, ai metalmeccanici, il 14 novembre toccherà al commercio, dopo la giornata nazionale del 9 dei sindacati di base.
Categorie che si confrontano con datori di lavoro, imprese che continuano a fare fatturati altissimi, che godono di ottima salute, che hanno appunto anche ricevuto contributi consistenti dal Governo.
E’ pensabile che i dirigenti nazionali dei sindacati maggiormente rappresentativi, UGL compresa, non abbiano imparato la lezione degli ORAZI E CURIAZI?
Il giochino della caduta del Governo in questo caso, c’entra poco, salvo la questione della scuola e dei pubblici dipendenti, ma in questi settori si tratta di decenza :NON SI POSSONO FIRMARE CONTRATTI CHE NON HANNO LA COPERTURA FINZIARIA NEL BILANCIO DELLO STATO!!!
Credo anche che l’argomentazione dell’autonomia delle categorie avrebbe fiato corto, dato che quando queste la esercitano come nel caso della F.I.O.M. le si chiede immediatamente se sono pronti a fare una scissione, se vogliono rompere la Confederalità? (Vedi sempre intervista al Corriere).
Una giornata di lotta, in difesa del CONTRATTO NAZIONALE, DELLA CONTRATTAZIONE NAZIONALE, sarebbe una cosa tanto strana?!
Non mi risulta che le dichiarazioni di BONANNI, Segretario Nazionale della CISL, (apparse sulle colonne dei media nazionali) abbiano trovato solerti censori, eppure il fatto che questo Signore a Capri, all’annuale Convegno dei giovani industriali di Confindustria abbia già avuto un abboccamento con MONTEZEMOLO ed abbiano convenuto che il prossimo passo sarà la riforma della Contrattazione Nazionale (cosi veniva riportato da vari giornali), non ha preoccupato nessuno dei vertici sindacali!! !?
Avranno anche concordato l’avvio di CABINE DI REGIA, (concertazione territoriale) come pure nella nostra Città si è potuto leggere sui giornali locali, senza che le R.S.U. fossero coinvolte o perlomeno informate?
Dovremmo forse ritornare alle GABBIE SALARIALI, (esistevano prima del “68), o come sostengono l’asse DAMIANO-CISL-CORRIERE DELLA SERA, al salario aziendale legato alla produttività?
Dobbiamo sempre aspettare LUGLIO perché altri decidano per noi e come toglierci qualcosa?
Altre proposte sono in campo: ripristino della scala mobile, abolizione della legge 30, sino alla richiesta del Congresso straordinario della C.G.I.L..
Questa proposta UNITARIA credo sia matura nella coscienza di tanti lavoratori,lavoratrici, come sia maturo il tempo di una controffensiva che parta dai luoghi di lavoro, dalle R.S.U. dalle minoranze della C.G.I.L., da quanti non arrivano alla terza settimana, da quanti precari non vedono un sindacato che li tutela, o sul posto di lavoro sono sempre più sotto ricatto. PROVIAMOCI.

SERGIO RUGGIERI – DELEGATO R.S.U. – S.A.F. JESI

Anonimo ha detto...

Non lo so cosa succede in CGIL. So che tanti compagni si vergognano dei propri dirigenti e non si riconoscono nella nuova "mission" della Federazione che li porta ad essere braccia di un corpo trascinato da una mente "condizionata" a non perdere il treno che spinge e tira Cisl e UIl ... al di la' di ogni ideologismo, la funzione sociale di una Federazione Nazionale determina il suo ruolo anche storico di riuscire a capire, guidare e trasformare la politica sociale di un paese. Capire che si e' solo sottomessi al progetto politico di "altri" e' intimamente devastante. I lavoratori (e oggi piu' di prima) hanno bisogno di una guida non di pifferai "autocelebrativi" ed "autoreferenziali". I dirigenti del "NO" hanno una responsabilita' di trovare una strada che non puo' essere quella di continuare a remare contro. La nave va' ed e' grande se gli uomini e le donne che la conducono sono grandi. Sono spariti i grandi blocchi e i grandi partiti. Forse e' giunto il momento di ridare il sindacato ai lavoratori, ma per fare questo c'e' bisogno dell'esempio e dell'esperienza di chi forse, contro ogni gerarchia e/o privilegio, mette in discussione la propria adesione ad una gloriosa organizzazione che ha rinnegato nei fatti la sua funzione originaria, rimettendosi al servizio dei lavoratori guidando l'unica "forza" che ai lavoratori e' concessa: organizzazione, analisi, sintesi e conflitto come regolatore democratico dei processi sociali prima e sopra ogni vertenza "riduttivamente" contrattuale. Possibile che sfugga a tutti che il salario e' ormai l'ultima carta che CGIL, CISL e UIL riescono a giocare nella terribile gioco della rappresentanza mediatica mentre abbandonano i lavoratori alla singola capacita' di contrattazione individuale ? La crescita e la speranza vera non e' nei divorzi ma nei nuovi matrimoni che possono cambiare la propria esistenza e quella di chi merita la nostra fiducia. Ad essere ormai precaria e' l'intera fabbrica sociale. Sapete meglio di me come l'economia di guerra non sia solo una medicina che ha un brutto sapore ... e mentre si urla "sicurezza" di fatto destrutturano, smantellano, precarizzano, affamano ... incendiando l'insostenibilita' sociale della massa di cui facciamo parte... o siete altrove ?

Anonimo ha detto...

la cgil e' vergognosa parlo di Serra Puccini Chieregato Soldini Dettori,non difendono i deboli,cosi' e' successo a me.o chioesto aiuto pensate per un demansionamento ingiusdtificato, hanno fatto un ping pong per non aiutarmi Vigliacchi,la cgil di bologna e' impensabile, ma Epifani che ha ricevuto centinaiA DI E-MAIL DA ME SE NE E' FOTTUTO ANCHE LUI, CHGE VERGOGNA

Anonimo ha detto...

non c'e' piu' commento che tenga per la cgil di bolognA,SONO DEI MENEFREGHISTI, A TAL PUNTO CHE HO CHIESTO AIUTO PER UN DEMANSIONAMENTO ingiustificatissimo,e cio' che ero leggittimato per legge a fare io, l'hanno fatto fare agli altri che per legge non possono, la cgil e' assurda,parlo di Serra Puccini Dettori Chieregato Soldini e persino Epifani e' documentatissimo di cio' che ho dovuto subire,e se ne sono fottuti altamente,la cgil non esiste,e' un bluff,voi pensate che si apre il blog cigl e si legge difandere i diritti,affermare, ma che e' tutto un bluff a me e' asiccesso cosiì, vii sembtreraì impossibile,ma vi giuro che non mi hanno voluto aiutare,mi hanno fatto massACRARE,e sono stati impassibili testimoni di un demansionamento,che vergogna.non sono un anonimo so no Paolo,mi conoscono benissimo perche' ognio giorno da mesi hanno da me uuna e-mail con scritto VERGOGNATEVI

Anonimo ha detto...

io credo che la cgil sia oramai alla deriva.Qui non si tratta di stabilire se alcune scelte sono sbagliate.C'è stata palesemente una scelta politica contigua con la nascita del pd per la quale l'attuale quadro dirigente è pronto a sacrificare l'intera storia della cgil.Cosa farà la fiom?..e cosa farà la rete 28 Aprile?Si stà aprendo un nuovo scenario-anzi si è aperto già-Occorre scegliere:subire o fare scelte radicali.la critica da sola non basta ad arginare il macello sociale in atto.ha un senso restare all'interno della cgil?Di questa cgil...

Anonimo ha detto...

compagno operaio, compagna operaia
ALZA LA VOCE,facciamoci sentire.
Invito tutti coloro che leggono questo messaggio ad inviare una e-mail alla sede nazionale e provinciale del sindacato di appartenenza:
" sono contrario/a alla trattativa sulla riforma del sistema contrattuale"
sarebbe opportuna la divulgazione all'interno dei propri luoghi di lavoro dell'intervista del vicepresidente di confindustria Alberto Bombassei rilasciiata a repubblica (su questo sito)

Anonimo ha detto...

che e'vergognoso il comportamento della cgil e' fuori di ogni dubbio,ma ho conosciuto Serra della cgil di bologna ed e' un vigliacco, ho scambiato messaggi con la Dettori ed e' una vigliacca,ho scambiato quattro chiacchiere al telefono con Chieregato di Roma, neanche a parlarne chi e' Per finire Soldini che vergogna,e penso cjhe anche Epufani non sia da menbo di costoro, pèerche' conosce bene il massacro che mi hanno fatto sul lavoro loro tutti informati e documentati si sono vigliaccamente nascosti e mi hanno fatto massacrare.STRANO MA VERO!Sono schifatissimo del loro comportamento spero che vedanio presto via

Anonimo ha detto...

NIENTE DI NIENTE SONO DEI MENEFREGHISTI E NIENT'ALTRO.GLI MALEDICO I SOLDI CHE PER TANTI ANNI HO VERSATO ALLA CGIL:

Anonimo ha detto...

CHIEDETELO ALLA FUNZIONE PUBBLICA DI GENOVA ? SE NE VANNO IN MOLTI.
NESSUNA CONSULTAZIONE TRA DELEGATI NELLA COMPILAZIONE DELLE LISTE DI PRESENTAZIONE ALLE ELEZIONI RSU = 700 VOTI IN MENO.QUALE DEMOCRAZIA SINDACALE.MI DISPIACE MA VI LASCIO.

Anonimo ha detto...

bravi,massacratevi fra di voi............tra rete 28 aprile,cgil e fiom.....e io pagooooooooooooooooo......

Anonimo ha detto...

Ho molto rispetto della Rete 28 Aprile, e soprattutto ho molto rispetto per la FIOM. Ma sarebbe ora di gettare il cuore oltre l’ostacolo. Non sono certo io l’insegnate, non mi permetterei mai…ma lottare contro i mulini a vento è avventura romantica che però serve a poco. In più si sprecano energie che dovrebbero essere rivolte a una reale rappresentanza. Fatte un po’ voi… fate come volete. Ciao a tutti.

Anonimo ha detto...

Ottimo e abbondante accordo sul welfare…ha vinto confindustria e i sindacal-fascisti che non rispettano nemmeno il Parlamento. A questo punto mi chiedo, è sufficiente il dissenso della Rete 28 Aprile nella CGIL per l’indipendenza e la democrazia sindacale? Io credo di NO. Restare nella CGIL è una perdita di tempo per chi crede a una reale rappresentanza, il dissenso prima o poi dovrà pure trovare una senso, una via di uscita, se non si fanno i fatti le chiacchiere stanno a zero. In realtà credo che quello che bisogna fare, è rifondare il movimento sindacale italiano insieme con il sindacato di base. Quindi VIA dalla CGIL per l’indipendenza e la democrazia sindacale.

Anonimo ha detto...

ottima l`idea del blog, bisognerebbe divulgarne l`esistenza nelle fabbriche, nei posti di lavoro, nella societa` civile...
potrei ricevere info su chi e come lo gestisce?
magari potremmo dare una mano, la mia mail e` rocciamelone77777@yahoo.it . su cosa succede in Cgil, bhe, non serve dilungarsi in analisi complesse, basta guardare cio` che antidemocraticamente si e` prodotto in questi mesi, dall`accordo sul welfare all`accordo sulla riforma delle pensioni, alle varie vertenze truffa, prima tra tutte quella vodafone, un caso nazionale.

un abbraccio, teniamo duro

g.p.

Anonimo ha detto...

leggete le schifezze che si fanno in Campania. La Fillea Cgil ha licenziato Ciro Crescentini un sindacalista coraggioso.
Leggete il blog Il Mattone Selvaggio www.mattoneselvaggio.blogspot.com

Anonimo ha detto...

Ciro Crescentini.
7 dicembre,tribunale di Napoli,udienza per il licenziamento del compagno Ciro Crescentini,dirigente della FILLEA napoletana.Segui il blog mattone selvaggio.
Nel mio impegno sindacale all'interno della fabbrica dove lavoro,ho deciso di aprire e chiudere tutti i miei interventi con 3 parole:Ciro Crescentini punto.Ciro...la lotta continua!
Ciro Crescentini.

Anonimo ha detto...

Cari compagni della "Rete 28 Aprile", sono un iscritto CGIL della provincia di Matera, categoria chimici. Sono molto deluso del modo di comportarsi della CGIL. Ci ha svenduti a Montezemolo e a Veltroni. Questo è intollerabile. Per questo motivo ho deciso di togliermi la tessera al sindacato.

Anonimo ha detto...

Cosa succede in CGIL?

Succede che qualche iscritto non capisce più per quale ragione si sia iscritto e qualche delegato sempre più spesso si sorprende a provare una inedita sensazione di vergogna.

Non è come perdere un lavoro. E’ qualcosa che assomiglia di più alla fine di un amore. Per questo è difficile dire con chiarezza cosa succede in CGIL. Perché quello che succede fa male al cuore.

In questa realtà eterogenea e sempre più frammentata ognuno vede quello che vuole, quello che può permettersi di vedere, quello che il suo sguardo è in grado di sostenere. Molti vedono che il re è nudo, pochissimi hanno il coraggio o la temerarietà di dirlo e quasi nessuno li segue.

Per molti compagni la CGIL è un posto di lavoro. Ma è un posto di lavoro in cui l’articolo 18 dello Statuto non ha diritto di cittadinanza. Questo è un argomento tabù che raramente si osa affrontare. Ma proprio per questo ha un peso rilevante nelle scelte personali. Chi vorrebbe lottare per tutelare i diritti degli altri non ha gli strumenti per tutelare se stesso.

Per molti delegati la CGIL è una fonte di protezione. Ci sono luoghi di lavoro in cui da sindacalisti è più facile fare carriera. Ci sono luoghi di lavoro in cui i delegati sono o si sentono più protetti degli altri. E ovunque è spesso impossibile diventare o continuare a fare il delegato senza il permesso di un sindacato importante. E qualcuno comincia a chiedersi quanto costa dire la verità.

Per molti lavoratori la CGIL è una sigla che talvolta può incutere rispetto ma non evocare passione. Durante le assemblee i lavoratori danno del lei ai sindacalisti perché li percepiscono come estranei. Nel migliore dei casi il sindacato è visto come una istituzione benevola che tenta di contenere i danni e qualche volta ci riesce. Ma quasi mai ci si illude di poterne orientare le scelte. Il rapporto i lavoratori e la CGIL ha subito una lacerazione senza precedenti.

Non so come andrà a finire.

Anonimo ha detto...

mi documento su crescentini, anche se il sito non si apre.
pubblicizzate questo blog e denunciamo queste cose pubblicamente come dice il compagno giorgio cremaschi "altrimenti il dissenso, se none` pubblico, non esiste"

noi come delegati vodafone bologna abbiamo quasi finito il dossier, con tanto di atti e documenti, comunicati e delibere ufficilali, che ripercorre un anno di vertenza sindacale su esternalizzazione 900 lavoratori, tra legge 30 e omissioni, latitanza e errori(?)sindacali.
vi aggiorno presto.

g.

Anonimo ha detto...

Crescentini, aspettando la sentenza
Marzia Bonacci, 29 novembre 2007

Il caso Abbiamo parlato con il sindacalista della Fillea-Cgil campana licenziato. Il 7 dicembre la sezione lavoro del Tribunale di Napoli si esprimerà sul suo ricorso per il reintegro. Mentre attende questa data, ci racconta quanta amarezza abbia provato in questi mesi per aver perso un lavoro che era tutta la sua vita


Parlare con Ciro Crescentini è ogni volta un'occasione per ripercorrere una vicenda lavorativa fosca, ma anche una storia personale fatta di passione per una professione, quella del sindacalista, che ti porta a visitare cantieri e case di lavoratori con la speranza di riuscire a difenderne i diritti, animato dal convincimento in un mondo più giusto e onesto. Una convinzione che, come racconta lui stesso, nasce dal "provenire da una famiglia povera, che ti insegna che l'onestà non è una bandiera da sventolare ma una pratica di vita". Con un nonno maresciallo e un papà metalmeccanico non è difficile comprendere l'origine di questo sentimento: "eravamo cinque fratelli -racconta Crescentini- e quando mio padre è stato licenziato ci hanno staccato la corrente. Io la povertà l'ho vissuta sulla mia pelle e perciò la combatto immedesimandomi negli altri, nelle loro vicende". Per questo, il suo licenziamento dalla Fillea-Cgil campana è stato per lui un "duro colpo" che non potrà mai dimenticare, e che lo spinge a guardare al 7 dicembre, giorno in cui la sezione lavoro del Tribunale di Napoli si pronuncerà sul suo ricorso contro il licenziamento, con grande attesa. "Mi aspetto di essere reintegrato e credo di poter dire che il giudice mi riconoscerà ragione", spiega, aggiungendo però che "si potrebbe anche profilare l'ipotesi che, non essendo applicabile l'articolo 18 ai dipendenti della Cgil, il Tribunale imponga che mi sia offerto un risarcimento economico".
In verità la Fillea, sollevandolo dai suoi incarichi, aveva avanzato a Crescentini la possibilità di essere trasferito alla Cassa edile, ipotesi che lui non ha mai tenuto in considerazione, perché "la Cassa edile è dei lavoratori e loro devono occuparne i posti, devono essere privilegiati: con la mia presenza infatti si riconfermerebbe una logica di lottizzazione. Inoltre, sarebbe un declassamento della posizione che ho rivestito fino ad ora". Scartata questa eventualità, come anche quella di una compensazione economica, ora Ciro non può che aspettare la sentenza della prossima settimana.
In questi due mesi comunque Crescentini non è stato solo. Si sono organizzati due comitati che hanno rivolto due appelli ad Epifani per il suo reintegro alla Fillea-Cgil: uno di Napoli, che ha raccolto 150 firme soprattutto fra la società civile, e uno toscano, che ne ha raccolte 450. Tra queste sottoscrizioni ci sono quelle di Dario Fo, Franca Rame, Alex Zanotelli, esponenti politici di tutti i partiti e intellettuali. Oltre alle dichiarazioni pubbliche in suo favore di importanti esponenti della Cgil campana, fra cui Raffaele Pirozzi o Arturo Piscopo. Nonostante questa solidarietà, lui si è sentito comunque solo, nel senso che un sentimento di amarezza lo ha accompagnato e lo accompagna in modo costante. "Da 60 giorni -afferma- sono in una situazione lavorativa di blocco totale, con i lavoratori che mi hanno chiamato per chiedermi un aiuto e io che ero impossibilitato a fornirglielo". Cosa ci può essere di più grave per un uomo che ha vissuto per 25 anni in modo così radicale la sua professione lottando per i diritti delle donne e degli uomini che lavorano? "Questa professione era ed è la mia vita: il miglior posto di occupazione e la migliore retribuzione non mi potranno mai compensare della sua perdita", ci spiega.

Proprio in questo modo di vivere il suo lavoro Crescentini ravvisa i motivi dell'allontanamento subito da parte dell'organizzazione. "Il sindacalista deve essere autonomo dalle forze politiche, ma anche di quelle sindacali per le quali lavora. Io ho patito questa vocazione all'indipendenza. Mi sono reso conto che tutte le volte che si toccavano alcuni "santuari", politici e non, scattava la pronta reazione di questi stessi soggetti che premevano sui vertici sindacali per ostruire il mio lavoro". Un paradosso, spiega, perché "si dice ai giovani di denunciare e combattere la camorra, ma poi si lascia solo un sindacalista che, come me, ha fatto solo il suo dovere". Il quadro che Ciro ricostruisce della Campania è del resto agghiacciante: è l'immagine di una Regione dove collusione e clientelismo sono aggettivi ricorrenti nella cosa pubblica, come realtà e come gestione. "Come dice Saviano -sostiene Ciro- in Campania esiste o'sistema, che non è fatto solo dai boss o dai loro gregari che sparano per le strade o spacciano la droga, ma che al contrario assume diverse forme. Se denunci l'Ispettorato del Lavoro, se affermi di essere contro la privatizzazione dell'acqua, se difendi un lavoratore dal mobbing, se ti opponi a gare d'appalto truccate, se ti schieri contro un manager di una azienda legato ad un partito, ecco che allora tu ti metti contro questa rete, questa struttura, questo sistema. Io l'ho fatto con le mie vertenze e ora lo sto pagando".
Un sistema di potere, dice Ciro, ma se gli si chiede che colore abbia, lui non ha dubbi: li possiede tutti quanti. "O'sistema è trasversale ed anche il mio partito, Rifondazione, non ha saputo distaccarsene con convinzione". Un esempio? "L'appello toscano in mio favore è stato sottoscritto anche da esponenti politici, quello campano no, si contano sulle dite di una mano i responsabili locali del Prc che hanno firmato, è stata soprattutto la gente comune a sostenermi. Certo ci sono stati i comunicati e le dichiarazioni, ma è un livello più formale. Nazionalmente invece c'è stata la solidarietà più forte. E lo stesso vale per il sindacato di cui faccio parte e dove si è creata una questione morale che va combattuta, affrontata". Anche di questo Ciro offre un esempio. "Michele Gravano (segretario regionale) e Giovanni Sannino (segretario generale Fillea-Cgil di Napoli) mi hanno deferito alla Commissione disciplinare interna per le dichiarazioni che ho reso alla stampa: io mi sono difeso come lavoratore e loro mi accusano di aver offeso l'immagine della Cgil. Una assurdità se si tiene conto che nell'organizzazione ci sono stati casi di parentopoli senza che nessuno prendesse provvedimenti".

Ora non resta che aspettare la sentenza del 7 dicembre, forse un po' amareggiati ma con la certezza che comunque vada Crescentini "non è 'nu paz", come vogliono far credere in molti, ma semplicemente un sindacalista. Nel senso grande e profondo del termine.

Anonimo ha detto...

Cremaschi non cedere! La Fiom rimane l'unica federazione che ancora sta dalla parte dei lavoratori. Epifani VERGOGNATI!!!!!

Anonimo ha detto...

Ciro Crescentini.
Il blog si apre..si apre...
http://www.mattoneselvaggio.blogspot.com/ oppure vai sul web e digiti il suo nome: ciro crescentini

Ho letto le ultime news dalla r28a:compagne e compagni dobbiamo fin da subito prepararci e dunque studiare per il prossimo referendum
nazional-fascista sulla riforma del sistema contrattuale.Poichè presumo che quei compagni dirigenti che esprimeranno un'opinione diversa dalle segreterie nazionali non avranno diritto di parola all'interno delle fabbriche,solo le "maestranze"(così ci vedono oggi i datori-segretari-nazionali)potranno dir la loro...e dunque prepariamoci.Ma io una cosa te la voglio dire subito carissimo mio segretario Guglielmo( scusa la volgarità e la maleducazione):Conosci ,mio segretario,quanto vale la tua parola, rispetto alla mia, all'interno della fabbrica dove lavoro?...non vale un cazzo.
La tua opinione?Vale quanto la mia.
Compagne e compagni,prendiamone coscienza:all'interno della fabbrica siamo noi il sindacato.

P.s. e se non avessero intenzione di fare neppure il referendum?

Ciro Crescentini.

Anonimo ha detto...

forse la storia qualcuno l'ha dimeneticata .Vi rocordate il piano della P2 .la mia potrà apparire un favola di fantascienza ma il programma prevedeva tutto ciò .alla P2 davano fastidio due cose, la CGIL e il partito comunista italiano .Il lavoro l'han svolto con tutto il tempo .la prima è stata togliere la scala mobile e poi di seguito tutto il resto. mentre qualcuno faceva qualcosa veniva preso per terrorista. la botta finale della CGIL ( e ciò mi dispiace )èl'ingresso del cosidetto Partito Democreatico ( poi di democratico bisogna che qualcuno mi dica cosa )Come saprete tanti candidati del Pd sono segretari o funzionari .la domanda è andranno mai contro al direttivo del partito io penso proprio di no .la soluzione rimane sempre la base che è ora che si SVEGLI un po' invece di dire sempre è colpa di o colpa di la PROTESTTE VIVECEMENTE CON I VARI SEGRETARI DI CATEGORIA E SE NON CONTA CHIEDE LE LORO DIMISSIONI SI SONO "POLTRONIZZATI a tutti gli iscritti un caro saluto RED

Anonimo ha detto...

State dimostrando di essere solo dei politicanti prezzolati...questo succede!

Mi auguro che presto tutti aprano gli occhi!

Anonimo ha detto...

Basta campare sul nome storico della CGIL. Quello che siete oggi e' una vergogna!!!!

Anonimo ha detto...

Leggevo in effetti la p2 diceva quello che ha scritto red .Noi tutti interessati da altro abbiam fatto in maniera che si avverasse .Sono convinto che manchi ancora l'atto finale quindi vediamo di prendere le contromisure

Anonimo ha detto...

rimane il fatto che se la CGIL muore è finito il sindacato .CSLI E UIL non sono sindacati ma semplice porta-borse o agenzie interinali

Anonimo ha detto...

4 marzo 2006
Conclusioni xv congresso
Il documento politico approvato a larghissima maggioranza

...la cgil ritiene indispensabile il mantenimento di due livelli di contrattazione,riaffermando il ruolo del contratto naz
ionale di lavoro quale strumento universale di garanzia dei diritti fondamentali per tutte le lavoratrici e i lavoratori,di incremento del potere di acquisto delle retribuzioni.per la cgil il 2°livello contrattuale nelle sue articolazioni (aziendale,di gruppo,sito,filiera,distretto,territoriale)deve estendersi e qualificarsi (escludendo qualsiasi funzione derogatoria rispetto ai CCNL),...
...Le proposte finora avanzate da Confindustria non sono da noi condivise; per la Cgil è obiettivo prioritario rilanciare il ruolo e le funzioni di autorità salariale e normativa della contrattazione,nonchè di intervento preventivo sulle strategie industriali.Questa è la risposta reale sia alle ipotesi di contratti leggeri che ai cosiddetti federalismi contrattuali,interventi questi che svuoterebbero la contrattazione collettiva del ruolo di redistribuzione di diritti,di aumento del salario contrattuale e di effettiva ed equa redistribuzione della produttività.
...Alla richiesta di aprire un tavolo negoziale per la riforma del modello contrattuale, la Cgil ribadisce l'importanza di un modello unico per tutti i settori sia privati che pubblici e risponde che prima di iniziare la trattativa è indispensabile ricercare una posizione sindacale unitaria,che contenga anche le regole condivise di democrazia da adottare per la pratica contrattuale, in modo da garantire la validazione certificata delle piattaforme e degli accordi,il qui valore sia riconosciuto e valido per l'intero mondo dell'lavoro.Per questo la Cgil propporà a Cisl e Uil la ripresa del confronto all'fine di costruire una proposta complessiva unitaria,da sottoporre alla verifica dei lavoratori e delle lavoratrici.....


Buongiorno Guglielmo! La linea del documento mi sembra chiara...in difesa del contratto nazionale...buon lavoro a te e ai segretari nazionali di categoria per l'incontro di domani(mi pare)........per cortesia,ricordatevi chi rappresentate.

p.s.Ci vediamo in assemblea(quella dei lavoratori)per l'approvazione della piattaforma unitaria.

Anonimo ha detto...

Ogni tanto bisognerebbe guardare dentro cosa non va. Molto spesso mi chiedo l'utiltà de cosidetti CONFEDERALI Il ruolo cos'è? qual'è?mentre i delegati di base si sbattono tra discussioni e altro loro cosa fanno? si prendono i meriti e il più delle volte stravolgono il tutto non credo se ci fosse ancora Giuseppe Di Vittorio le cose in CGIL sarebbero tali .Come ha scritto qualcuno forse ci sarebbero meno POLTRONIZZATI e più gente che ha voglia di fare sindacato specialmente in un mondo che va a velocità massima servono persone preparate non politici-sindacalisti.Noi non siamo CSL e UIL e non dobbiamo andare nella loro direzione ne come pensiero ne come fatti sul campo ,sarebbe un errore inperdonabile .Noi dobbiam fare in modo che la CGIL torni quella che era cercando di rimandare (in fabbrica) chi non sa fare sindacato

Anonimo ha detto...

Spesso mi chiedo perchè si è finiti in un baratro del genere ,visto gli anni 70/80 dove con 2 baste paga mi son preso un zuzuki 750 ora cosa prenderei? ma mi chiedo pechè siam finiti così ?Non voglio come fan tutti dare colpe a destra e a sinistra ma qualcosa abbiamo concesso .MA MI CHIEDO PIù SOVENTE è COS'ì DIFFICILE FAR CAPIRE LA FILOSOFIA IO LAVORO PER TE TU LAVORI PE ME?

Anonimo ha detto...

Leggo dal sito di rainews24:

CGIL,CISL,UIL:pronti allo sciopero generale su fisco e contratti.
"Chiederemo un incontro urgente al governo-ha spiegato il leader CGIL Epifani-per illustrare i contenuti della nostra piattaforma su politica dei redditi,fisco e condizioni di lavoro."

Ma questa benedetta piattaforma....,con chi l'avete discussa?
Nelle fabbriche?
All'interno delle camere del lavoro?
Ai direttivi nazionali di categoria?
Con i compagni dello SPI (senza il cui contributo, di impegno umano ed economico non andiamo da nessuna parte)?
Misteri!!!!!!

Anonimo ha detto...

che succede ..... vi faccio un piccolo esempio di come lavorano i sindacati(soprattutto cgil e cisl) all'interno di un'azienda come A.M.A. spa di Roma(nettezza urbana): sono diventati una lobby, puro clientilismo, ho stai con loro o ti remano contro, mi dispiace dirlo si sentono loro i padroni, occultando tutti i principi fondamentali dei lavoratori la sicurezza sul lavoro e la non trasparenza sindacale su accordi interni.
(es. oggi 6-12-07 ispezione asl, annunciata, ha dato la possibilita' di oscurare la situazione reale della zona in cui lavoriamo facendo sparire taniche di benzina e materiale infiammabile dal magazzino e liberando l'ipotetica uscita di sicurezza che non e' da una catasta di sacchi,ecc)
rilanciamo insieme l'idea di sindacato libero e trasparente
non rinnovate la tessera sindacale questo e' il segnale piu' forte che possiamo fare.
+ salario
NO A UN FUTURO DI PRECARIETA'

Anonimo ha detto...

Da "L'italia di Cipputi", p 211.

-Tutti offesissimi. Dice che ci siamo autoesclusi.-
-Siamo dei gran maleducati: dovevamo lasciarli che ci escludessero loro."


Francesco

Anonimo ha detto...

Ma cosa succede nella rete 28 aprile? ho saputo che e' in corso una scissione dentro la rete!!!

Anonimo ha detto...

LE COOP COME LA FIAT...E I SINDACATI DI CATEGORIA CHE FANNO?

Apprendiamo da un comunicato unitario delle segreterie nazionali del Commercio che nell’incontro dell’11 dicembre per il rinnovo del CCNL della Distribuzione Cooperativa “sono stati raggiunti ulteriori importanti risultati sul Mercato del Lavoro nonché un primo risultato sul Salario”.

In attesa di sapere quali sono i precedenti risultati ottenuti entriamo nel merito di quelli raggiunti fino ad ora:

Sul salario le Associazioni Cooperative hanno accettato la richiesta delle organizzazioni sindacali di erogare una prima trance di aumento mensile, dal 1° gennaio 2008 di 50,00 Euro riparametrate con riferimento IV° livello (comprensive di I.V.C.). Dopo il precedente della Fiat che unilateralmente ha deciso di anticipare 30 Euro sui futuri aumenti salariali del contratto dei metalmeccanici, adesso sono le stesse organizzazioni sindacali a chiedere alle controparti degli anticipi sui futuri aumenti contrattuali...ma il compito del sindacato non era quello di rinnovare i contratti nazionali e di difendere e possibilmente aumentare il potere d’acquisto dei salari? Adesso ci limitiamo a “contrattare” la miseria? E il ruolo e la funzione del Contratto Nazionale?

Sul Mercato del Lavoro si spacciano come conquiste l’elevazione del part-time da 18 a 20 ore, la trasformazione dei contratti a termine a tempo indeterminato dopo 36 mesi senza utilizzare l’ulteriore proroga prevista dalla recente legge e l’elevazione della percentuale di conferma dell’apprendistato dal 70 al 75%...un pò pochino per contrastare la precarietà dilagante in un settore come quello del commercio!!!

Sul tema degli orari invece “sarebbe stato chiarito il problema della flessibilità superando le iniziali richieste delle Associazioni Cooperative di avere discrezionalità di applicazione, elevazione a 46 ore settimanali e orario medio annuale”...altro che augurarsi che il mondo della Cooperazione continui nel segno della “distintività”!!!.

Quindi vista la “generosità” delle controparti viene data la disponibilità ad elevare a 24 settimane le 16 attuali, confermando pero’ il confronto sui programmi di articolazione multiperiodale degli orari. Che dire...

Come Rete28Aprile non possiamo che dare un giudizio estremamente negativo sui presunti risultati raggiunti al tavolo di trattativa con le Coop che di fatto dimostrano di non avere più nessuna “distintività” rispetto ai padroni privati se non nei toni e nel metodo del confronto.

E’ necessario quindi, a partire dalla due giorni di sciopero del 21 e 22 dicembre, proclamarlo anche nel settore della Distribuzione Cooperativa perchè solo con la lotta si possono ottenere reali miglioramenti delle condizioni di lavoro e dei salari delle lavoratrici e dei lavoratori del settore.

DIFENDIAMO IL CONTRATTO NAZIONALE DI LAVORO

NO ALL’ELEMOSINA DELLE COOP

Rete28aprile

Letto questo commento la domanda nasce spontanea...cosa ci fate ancora in Cgil? Io non condividevo la linea sindacale e ho fatto i bagagli per cercare un'organizzazione sindacale che mi mettesse nelle condizioni di dar voce ai lavoratori.

Anonimo ha detto...

Comi si fa a restare ancora in CGIL te lo spiego subito . Non mi pare che CISL e UIL siano sindacati che fan gli interesi dei lavoratori grazie a loro il precariato è passato almeno qui la CGIL si è distinta. I Cosidetti sindacati autonomi non è altro che un brontolare o criticare gli altri sindacati .Onestamente in CGIL fa fatto solo un epurazione ma non va demolita perchè è l'unico sindacato che propone che fa ragionare che crea è solo questione di far emergere le persone e ci sono

Unknown ha detto...

Succede che per me è un abbonamento, la tessera cgil. Non conviene neanche più per il 730....lavoro nella cooperazione sociale da anni. Avere il contratto scaduto dal 2006 per noi è normale. Per me è normale.
Schiacciati dal tipo di lavoro, o schiacciati proprio per il tipo di lavoro, entriamo e usciamo dentro le cooperative sociali, noi veterani che non hanno fatto carriera perchè sempre contro, nonostante non si sia vista spesso l'ombra dei sindacati.
Siamo la preistoria del precariato.
Incapaci di ogni reazione ormai da anni e anni, forse perchè schiacciati dal tempo che logora con salari da fame e una professione a cui tutti mettono i bastoni fra le ruote. La cooperazione sociale. Un'arena di belve, ormai. In pol position enti come la provincia. Appalti per i por, consulenti, servizi del lavoro. Per chi come me a 42 anni, dopo 20 di cooperazione sociale, ha cercato di fare sperimentazione e lavoro educativo d'avanguardia, per chi come me ogni volta si è ''creato'' il posto di lavoro. ''Creato'' neanche guadagnato. Per gente come me è davvero troppo facile pensare che è un abbonamento. Nonostante ciò, mi sento in colpa tutt'ora per non aver fatto abbastanza per modificare le situazioni
saluti
ilaria

Anonimo ha detto...

Non dimentichiamo che CGIL è il sindacato più anziano. Quello che per primo ha vissuto il tavolo delle trattative,pertanto dotato di notevole
esperienza.Personalmente faccio molta fatica a credere che gli altri stiano molto più dalla parte dei lavoratori e delle lavoratrici, visto che comunque anche nelle aziende remano sempre a favore di chi gestisce il vile denaro(forse ne traggono benefici personali oppure gli viene più facile andare daccordo con la controparte).Comunque credo che la soluzione per migliorare questa organizzazione e per meglio tutelari i lavoratori e le lavoratrici stia nel dare voce alle persone giuste(e la CGIL di questi personaggi ne ha un sufficente quantitativo).

Anonimo ha detto...

Succede che la CGIL è diventato l'ennesimo pseudo-sindacato dei padroni; pertanto, da autoferrotranviere, sarò costretto ad aderire alla RDB-CUB.
COSTITUIRSI IN SINDACATO, QUESTO OCCORRE CARO CREMASCHI, INUTILE RESTARE CON LORO (EPIFANI, CONFINDUSTRIA, PD, LA SINISTRA....) E POI LAMENTARSI!!!
A causa di lor signori, i Lavoratori non sono più in grado di lottare.

Saluti da Milano

Anonimo ha detto...

succede che ormai lavorano fianco a fianco con l'azienda prendendone le difese, il loro compito ormai sembra solo quello di far digerire le decisioni dell'azienda ai lavoratori!
Almeno in Publiacqua (FI) è così, non si sono nemmeno espressi a favore o contro la Manifestazione nazionale
1 dicembre ROMA sulla ripubblicizazione dell'acqua alla quale i lavoratori hanno aderito!

Anonimo ha detto...

Al milanese sopra... bene tienici tutti informati sulla tua esperienza... ciao

Anonimo ha detto...

A quello qui sù.....

L'RDB-CUB stà avendo discreti risultati in termini di elezioni di loro rappresentanti, ma ti ricordo che solo i confederali possono fare trattative...da qui il referendum: www.bastaprecarieta.org per dare poteri ai sindacati di base e abolire la legge 30.
Il problema dei Lavoratori è che sono troppo legati ai simboli e cognomi, vedi DS, CGIl, D'Alema.....i tempi sono cambiati e le rappresentanze anche.
CGIL ha tradito, occorre rinnovamento, Cremaschi deve prendere le distanze.
C'è ancora spazio per il sindacalismo integralista, ma non più per piangersi addosso.

Faber ha detto...

NIENTE!!!!! succede in CGIL..
è un silenzio assordante!! e pensare che alle assemblee sul welfare a noi metallmeccanici il segretario della Camera del Lavoro di Bergamo è venuto a spiegarci cosa voleva dire "confederalità!" sostenendo che la Fiom non esiste e che è solo la CGIL la legittima organizzazione in difesa dei lavoratori e dei pensionati...
Non li abbiamo più visti ne sentiti questi filosofi in occasione delle mobilitazioni organizzate in provincia a sostegno del contratto nazionale di lavoro!! .. e vi assicuro che alle 5 del mattino fuori dalle fabbriche a picchettare fà molto freddo!!!!

Anonimo ha detto...

Mi auguro che la Rete 28 Aprile, cominci ad attivarsi per boigottare la proposta del Presidente del Consiglio MontezemoloRaz che vorrebbe legare l'aumento dei salari all'aumento della produttività.
Aumento della produttività significa aumento delle morti sul lavoro, sfruttamento della crisi economica dei Lavoratori, aumento della disoccupazione, blocco del regolare contratto di lavoro.
Di Epifani non mi fido più.....

Anonimo ha detto...

Quello che dispiace in questo periodo è che al governo abbiamo tre ex sindacalisti ..forse di lavoro e di lavoratori a loro non gli può fregar di meno ...purtroppo la "DEA SEDIA "cambia l'opinione e la mia CGIL guarda alla finestra e non da spazio a chi veramente vorrebbe una giustizia sociale ,speriamo che il 2008 porti nuove idee e nuove persone ai vertici .

Anonimo ha detto...

Bisogna bloccare la privatizzazione del Trasporto Pubblico avviata da Bianchi, lo stesso Bianchi che si eccita quando guarda Castro.....

Anonimo ha detto...

Si parte?
Ritorni in sindacalismo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Difendere, affermare, conquistare diritti.
La Cgil è la più antica e rappresentativa organizzazione sindacale. Oltre 5 milioni e mezzo tra lavoratori, pensionati e giovani...
allora bisogna applicare ciò che si scrive nella prima pagina del sito nazionale della CGIL e non solo scritte ..poi dimenticate dai vari segretari in fase di trattive

Anonimo ha detto...

x yosef
La CGIL è ormai una gloriosa presa per culo....
Occorre prendere posizione in prima persona, contro il tradimento di questo incoscenti, contro confindutria, contro i falsi partiti sociali.
Con l'oltranza si ottiene.

Anonimo ha detto...

Ad anonimo rispondo che non esistono solo cgil cisl e uil, le realta' del sindacalismo di base ci sono e si muovono veramente per la riconquista della dignita' di noi lavoratori.
Ad un altro anonimo ricordo che da quando si conquisto' il tavolo delle trattative i lavoratori hanno perso progressivamente i diritti conquistati nel tempo.

Anonimo ha detto...

Non per parellelismo tra partito e sindacato, ma non vi sembra che stia andando a conclusione quel lungo processo da tempo vuole in Italia un sindacato compassionevole?
Mi sembra che si annaspa e non si discute: insomma si vuol dar vita ad un nuovo sindacato(non partito)?
Si ha in mente una qualche linea di unità con i sindacati di "base" e fuoriuscita dalla cgil?
Ancora "dentro" come voce critica e
aspettare il prossimo terremoto sociale?
una formulazione più precisa è urgente. Ciao

Anonimo ha detto...

forse è giunto il momento di riformare la cgil 1) troppe categorie fan solo un grande spezzattino e non servono a nulla qundo si è dipendenti non importa il ramo ...quando si fa la spesa si è tutti uguali gli scioperi es: la mia categoria fa sciopero l'altro ke svolge il mio stesso lavoro ma è sotto ad un'altra categoria lavora il mio sciopero ke significato ha? serve la partecipazione agli scioperi le categorie han ridotto l'effetto.2) si vrebbero meno confederali (onestamente non capisco il loro ruolo e la loro efficacia ) altra cosa Provate a chiamare a Roma un segretario o un confederale e ditemi se vi risponde ,,,, questi son pagati da noi.... DEVONO ESSERE PRESENTI E NON LATITANTI e siccome le persone capaci in cgil ci sono è ora ke noi dalla base mandiamo al posto giusto i capaci

AGRIGENTO VALLE DEI TEMPLI ha detto...

CARI AMICI


Sono una consulente e ho rapporti di lavoro con la Cassa Edile della provincia di Agrigento.
Ciò che succede in Campania negli enti bilaterali tipo Casse Edili e Scuole Edili è niente in confronto di cosa succede in Sicilia ed in particolare ad Agrigento.
Tutti i vertici provinciali e regionali di tutte e tre le sigle sindacali, facente parte del consiglio d’amministrazione dovrebbero vergognarsi. Assieme al presidente , direttore e consiglieri assumono i propri figli e nipoti con dispregio del CCNL degli Edili e dello statuto della Cassa Edile VERGOGNA.
Le assunzioni si dovrebbero fare per selezione e per professionalità, così recita il CCNL.
Ma ad essere assunti per linea diretta sono sempre loro, i soliti parenti dei direttori, presidente e sindacalisti, mentre i figli dei poveri lavoratori, che finanziano gli Enti con i loro contributi, devono emigrare per poter trovare un posto di lavoro, VERGOGNATEVI.
Ed il sindacato che dovrebbe tutelare gli interessi dei lavoratori che fa????, si mette dalla parte datoriale e si spartiscono i posti di lavoro. In questo modo violano gli statuti sindacali, che invece affermano proprio il contrario, e cioè il valore della Solidarietà in una società senza privilegi e discriminazioni in cui si riconosce il diritto al lavoro, alla salute, alla tutela sociale ecc.
VERGOGNA avete calpestato la speranza di tanti giovani figli di onesti lavoratori, che non hanno la fortuna di essere parenti di questi personaggi.
VERGOGNA avete trasformato i due enti Cassa Edile e Scuola Edile in una cosca affaristica.
E arrivato il momento che la magistratura si svegliasse, perché la mafia parte proprio da li, con questi atteggiamenti di sfida alle istituzioni e dalle immunità che riescono trovare con la connivenza di pezzi dello stato. E ora che anche i lavoratori edili si ribellino a questi soprusi e reclamino i loro diritti, pretendendo pubblici concorsi con pubbliche commissioni e che vadano avanti i più meritevoli e non i figli e parenti degli amministratori e sindacalisti. VERGOGNA

AGRIGENTO VALLE DEI TEMPLI

Anonimo ha detto...

illegittimo demansionamento,condanna datoriale al sedicente reintegro,esclusivamente nelle mansioni precedentemente svolte,in:http://www.areagiuridica.com