Sono un giovane impiegato in una grossa azienda operante nel campo dei trasporti marittimi. A me non fa tanto arrabbiare che Calearo sia stato candidato nel PD (moderno partito della borghesia italiana), quanto che il sindacato, soprattutto la CGIL, sia diventato uno strumento al servizio del CONTENIMENTO delle lotte dei salariati...io ho un contratto a tempo determinato e, lo dico fuori dai denti, ho paura di iscrivermi al sindacato: A fronte di una organizzazione che non è al nostro servizio per lottare contro lo sfruttamento, che cosa ci guadagnerei, rischiando invece il posto di lavoro (con le spese per la casa, il cibo e tutto il resto non posso permettermelo proprio...) Grazie a voi per ciò che fate. Se un giorno mi iscrivessi alla CGIL state certi che verrei a costruire l'area anche io. Ma ormai per tutti i sindacalisti combattivi si pone un interrogativo drammatico: i sindacati confederali sono ancora strumenti riformabili oppure non è forse venuto il momento di pensare a strumenti di difesa e contrattacco simili a quelli del primissimo movimento operaio, per rifondare la speranza?
In effeti questo è un problema. E lo dice uno che non ha mai ceduto alle lusinghe dei sindacati Cobas o Rdb. E' arrivato il momento per una profonda riflessione all'interno della CGIL. E' preoccupante la percezione di uno scollamento tra gruppo dirigente della confederazione e la sua base: i tesserati, Rsu, Rsa e su su, fino ai delegati di categoria. L'esagerata ambizione riassunta nello slogan dell'ultimo congresso (2006) "riprogettiamo il paese", si sta ormai rivelando - a governo amico defunto - una farsa tragica. I quadri della Cgil ora in quota PD se lo sentono vivissimo, quel faraonico slogan, e lo agisono quotidianamente. Per motivi speculari, tutti i cigiellini che nel PD non si riconoscono, oggi sono molto arrabbiati, o delusi, o conquistati dalla depressione. Il timore che serpeggia nelle Camere del lavoro, specie tra questi ultimi compagni (non solo vicini alla rete 28 aprile, ma anche di lavoro e società, ma anche senza tessere di partito e semplicemente angosciati dalla precaria situazione dei salari e dei diritti..) è quello che si voglia militarizzare la Cgil in caso di vittoria del PD alle prossime elezioni. Militarizzazione già cominciata in molte Camere del lavoro, per prova. Come a Padova, per esempio, dove l'unico compagno di Lavoro e società è rimasto fuori dalla segreteria provinciale per un dictat "esterno". Comunque, non sono pessimista. In quasi trent'anni di Cgil, ne ho viste di tutti i colori. Certo che un maggiore protagonismo sociale, una buona dose di ribellismo e anticonformismo politico ora gioverebbe assai. Per esempio, perché i tanti precari non s'incazzano veramente?? Adelante!
Giovedì e venerdì scorsi davanti ai cancelli ducati motor sono andate a buon fine un volantinaggio di due ore e l' esposizione di un cartello che, in perfetta sintonia, criticavano le candidature e le politiche pseudoriformiste di veltroni.Lo stesso veltroni, venerdì, ci veniva a trovare per cercare di raccogliere consensi ,ma faceva a meno di spettacolarizzare l'evento temendo contestazioni(la politica della paura se la adottano anche su la propia pelle tanto che ci credono)e dirottando il pulmann dei giornalisti.Noi lavoratori non abbiamo nulla da temere se decidiamo di lottare e di impegnarci politicamente affinchè questi loschi personaggi facciano solo delle magre figure in giro per l'Italia, in questo mese di campagna elettorale.Chiunque governerà questo paese dovrà fare i conti con chi a sinistra non ci stà allo smantellamento dei diritti dei lavoratori.Attaccate in massa compagni!
Tra me e me stavo pensando o forse solo.... sognando. Ma cosa accadrebbe se tutte le sigle dei sindacati non confederali confluissero nella CGIL.... Se invece di uscire, in preda allo sconforto, dalla CGIL si facesse l' esatto contrario? Si tratterebbe di decine di migliaia di lavoratori con lo stesso grado d' incazzatura e voglia di fare che in massa potrebbero aderire alla rete 28 aprile.... Ci pensate al peso politico... Ricordo in altri tempi quanti militanti di Democrazia Proletaria confluirono nella FIM dando luogo ad una stagione dilotte da ricordare. E' mai possibile essere sempre così mortalmente frammentati...
Calearo e non solo. Ci sono anche gli illuminati della sinistra "riformista" che ci spiegano come stanno realmente le cose. Sfogliando www.lavoce.info/articoli/pagina2680.html Scopro l'accoppiata Ichino/Boeri (l'esperto di Ballarò...sic), ci spiegano che tutti i giorni muoiono 4 5 persone; non solo quando ci sono gli incidenti a Torino. Un bel modo per dire che il problema non è quello, ma la viabilità; e questo fa già fatica a starci, ma ci starebbe. Ma è il ragionamento dei due che è bellissimo: la colpa degli incidenti è la mancanza di flessibilità del sindacato (!!risic). La solita solfa sulla flessibilità che non sarà mai dei relatori. Provate ad andare sulla presentazione di Ichino sul sito, scoprirete una voce blu che rimanda all'università dove lavora "Il Glande Ichino"; scoprirete la possibilità di qualche bel Master, un bel gruzzoletto da dare al "Professore" che vi istruirà per un bel lavoro precario. Ovviamente lui non ci entra nel proseguo lavorativo degli allievi. Questo signore che ha i piedi ben puntati a terra, nel "pubblico" dell'università statale, chi lo smuove più? Chi gli dà il diritto di dire che gli altri "pubblici" sono parassiti e lui un "Glande" ? Ma ovviamente la sua glande flessibilità morale. Ahhh mio ddio come mi fà inc........ Non entro nel merito delle scelte sindacali: ma che senso ha la tessera di CGIL x questo quì ?? Non vale neanche un I(n)chino per fargli aria in faccia................ Non sò che dire ma Calearo non mi fà incazzare + di sti 2; diciamo uguale.............. Saluti Angelo
P.S.: a furia di frequentare la morale "minima" (in senso buono) cinese ne ho assorbito un pò il linguaggio
Non vedo per quale motivo i militanti del Sindacato di Base dovrebbero confluire nella CGIL. Credo piuttosto che sia chi ha i mal di pancia all'interno della CGIL, come la rete 28 aprile a dover rendersi conto che relegarsi al ruolo di opposizione interna all'interno della CGIL è davvero una scelta strategica imbarazzante e realmente concretamente inconsistente. Sarà quindi la rete 28 aprile a dover fare la scissione col sindacato di confindustria. fatto questo, attraverso una comuanza di obiettivi e valori che sono assolutamente alternativi alla triade confederale, si può pensare di costituire un nuovo unico soggetto sindacale in cui aderiscano RDB CUB, AL COBAS, SLAI COBAS, SDL Intercategoriale, e la Rete 28 Aprile. Ma di queste organizzazioni quella che deve entrare in punta di piedi è la Rete 28 Aprile, che tutt'oggi, seppur dichiarandosi opposizione, di fatto i suoi componenti mediante il tesseramento alla CGIL, sostengono la concertazione e tutte le scelte deleterie per i lavoratori che ne conseguono. Il processso di "unificazione" di RDB CUB, AL COBAS, SLAI COBAS e SDL è già iniziato: http://www.cub.it/file_download/820
6 commenti:
Sono un giovane impiegato in una grossa azienda operante nel campo dei trasporti marittimi. A me non fa tanto arrabbiare che Calearo sia stato candidato nel PD (moderno partito della borghesia italiana), quanto che il sindacato, soprattutto la CGIL, sia diventato uno strumento al servizio del CONTENIMENTO delle lotte dei salariati...io ho un contratto a tempo determinato e, lo dico fuori dai denti, ho paura di iscrivermi al sindacato: A fronte di una organizzazione che non è al nostro servizio per lottare contro lo sfruttamento, che cosa ci guadagnerei, rischiando invece il posto di lavoro (con le spese per la casa, il cibo e tutto il resto non posso permettermelo proprio...)
Grazie a voi per ciò che fate. Se un giorno mi iscrivessi alla CGIL state certi che verrei a costruire l'area anche io. Ma ormai per tutti i sindacalisti combattivi si pone un interrogativo drammatico: i sindacati confederali sono ancora strumenti riformabili oppure non è forse venuto il momento di pensare a strumenti di difesa e contrattacco simili a quelli del primissimo movimento operaio, per rifondare la speranza?
In effeti questo è un problema. E lo dice uno che non ha mai ceduto alle lusinghe dei sindacati Cobas o Rdb. E' arrivato il momento per una profonda riflessione all'interno della CGIL. E' preoccupante la percezione di uno scollamento tra gruppo dirigente della confederazione e la sua base: i tesserati, Rsu, Rsa e su su, fino ai delegati di categoria. L'esagerata ambizione riassunta nello slogan dell'ultimo congresso (2006) "riprogettiamo il paese", si sta ormai rivelando - a governo amico defunto - una farsa tragica. I quadri della Cgil ora in quota PD se lo sentono vivissimo, quel faraonico slogan, e lo agisono quotidianamente. Per motivi speculari, tutti i cigiellini che nel PD non si riconoscono, oggi sono molto arrabbiati, o delusi, o conquistati dalla depressione. Il timore che serpeggia nelle Camere del lavoro, specie tra questi ultimi compagni (non solo vicini alla rete 28 aprile, ma anche di lavoro e società, ma anche senza tessere di partito e semplicemente angosciati dalla precaria situazione dei salari e dei diritti..) è quello che si voglia militarizzare la Cgil in caso di vittoria del PD alle prossime elezioni. Militarizzazione già cominciata in molte Camere del lavoro, per prova. Come a Padova, per esempio, dove l'unico compagno di Lavoro e società è rimasto fuori dalla segreteria provinciale per un dictat "esterno". Comunque, non sono pessimista. In quasi trent'anni di Cgil, ne ho viste di tutti i colori. Certo che un maggiore protagonismo sociale, una buona dose di ribellismo e anticonformismo politico ora gioverebbe assai. Per esempio, perché i tanti precari non s'incazzano veramente?? Adelante!
Giovedì e venerdì scorsi davanti ai cancelli ducati motor sono andate a buon fine un volantinaggio di due ore e l' esposizione di un cartello che, in perfetta sintonia, criticavano le candidature e le politiche pseudoriformiste di veltroni.Lo stesso veltroni, venerdì, ci veniva a trovare per cercare di raccogliere consensi ,ma faceva a meno di spettacolarizzare l'evento temendo contestazioni(la politica della paura se la adottano anche su la propia pelle tanto che ci credono)e dirottando il pulmann dei giornalisti.Noi lavoratori non abbiamo nulla da temere se decidiamo di lottare e di impegnarci politicamente affinchè questi loschi personaggi facciano solo delle magre figure in giro per l'Italia, in questo mese di campagna elettorale.Chiunque governerà questo paese dovrà fare i conti con chi a sinistra non ci stà allo smantellamento dei diritti dei lavoratori.Attaccate in massa compagni!
Tra me e me stavo pensando o forse solo.... sognando.
Ma cosa accadrebbe se tutte le sigle dei sindacati non confederali confluissero nella CGIL....
Se invece di uscire, in preda allo sconforto, dalla CGIL si facesse l' esatto contrario?
Si tratterebbe di decine di migliaia di lavoratori con lo stesso grado d' incazzatura e voglia di fare che in massa potrebbero aderire alla rete 28 aprile....
Ci pensate al peso politico...
Ricordo in altri tempi quanti militanti di Democrazia Proletaria confluirono nella FIM dando luogo ad una stagione dilotte da ricordare.
E' mai possibile essere sempre così mortalmente frammentati...
Calearo e non solo. Ci sono anche gli illuminati della sinistra "riformista" che ci spiegano come stanno realmente le cose.
Sfogliando www.lavoce.info/articoli/pagina2680.html Scopro l'accoppiata Ichino/Boeri (l'esperto di Ballarò...sic), ci spiegano che tutti i giorni muoiono 4 5 persone; non solo quando ci sono gli incidenti a Torino. Un bel modo per dire che il problema non è quello, ma la viabilità; e questo fa già fatica a starci, ma ci starebbe.
Ma è il ragionamento dei due che è bellissimo: la colpa degli incidenti è la mancanza di flessibilità del sindacato (!!risic).
La solita solfa sulla flessibilità che non sarà mai dei relatori. Provate ad andare sulla presentazione di Ichino sul sito, scoprirete una voce blu che rimanda all'università dove lavora "Il Glande Ichino"; scoprirete la possibilità di qualche bel Master, un bel gruzzoletto da dare al "Professore" che vi istruirà per un bel lavoro precario.
Ovviamente lui non ci entra nel proseguo lavorativo degli allievi.
Questo signore che ha i piedi ben puntati a terra, nel "pubblico" dell'università statale, chi lo smuove più? Chi gli dà il diritto di dire che gli altri "pubblici" sono parassiti e lui un "Glande" ? Ma ovviamente la sua glande flessibilità morale.
Ahhh mio ddio come mi fà inc........
Non entro nel merito delle scelte sindacali: ma che senso ha la tessera di CGIL x questo quì ?? Non vale neanche un I(n)chino per fargli aria in faccia................
Non sò che dire ma Calearo non mi fà incazzare + di sti 2; diciamo uguale..............
Saluti
Angelo
P.S.: a furia di frequentare la morale "minima" (in senso buono) cinese ne ho assorbito un pò il linguaggio
Non vedo per quale motivo i militanti del Sindacato di Base dovrebbero confluire nella CGIL. Credo piuttosto che sia chi ha i mal di pancia all'interno della CGIL, come la rete 28 aprile a dover rendersi conto che relegarsi al ruolo di opposizione interna all'interno della CGIL è davvero una scelta strategica imbarazzante e realmente concretamente inconsistente.
Sarà quindi la rete 28 aprile a dover fare la scissione col sindacato di confindustria. fatto questo, attraverso una comuanza di obiettivi e valori che sono assolutamente alternativi alla triade confederale, si può pensare di costituire un nuovo unico soggetto sindacale in cui aderiscano RDB CUB, AL COBAS, SLAI COBAS, SDL Intercategoriale, e la Rete 28 Aprile. Ma di queste organizzazioni quella che deve entrare in punta di piedi è la Rete 28 Aprile, che tutt'oggi, seppur dichiarandosi opposizione, di fatto i suoi componenti mediante il tesseramento alla CGIL, sostengono la concertazione e tutte le scelte deleterie per i lavoratori che ne conseguono.
Il processso di "unificazione" di RDB CUB, AL COBAS, SLAI COBAS e SDL è già iniziato:
http://www.cub.it/file_download/820
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