Cremaschi: “L’accordo raggiunto tra i Governi europei sugli orari è un attentato alla salute dei lavoratori. Gravissima la scelta del nostro Governo di appoggiarla”
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Anonimo
ha detto...
Nel 1956, in occasione del IV congresso della CGIL, Giuseppe Di Vittorio disse: “… tutta l’esperienza della classe operaia italiana ed internazionale insegna che, in generale, la legislazione che tutela i diritti del lavoro non precede ma segue le conquiste dirette che realizzano i lavoratori nelle fabbriche e nel Paese.” E triste constatare che oggi si potrebbe invece dire che la legislazione che progressivamente sta erodendo i diritti del lavoro non precede ma segue la rinuncia a perseguire obiettivi di miglioramento, l’accettazione della logica della riduzione del danno, la rimozione del conflitto… che ne pensate? Ciao, Maria
PER L'UNIFICAZIONE DI TUTTO IL LAVORO PER L’AUMENTO DELLE PENSIONI, DEI SALARI REALI E DEI DIRITTI CONTRO L’ATTACCO AL CONTRATTO NAZIONALE
Negli ultimi 15 anni la ricchezza prodotta in Italia é andata alle rendite e ai profitti, mentre il lavoro si è impoverito e frantumato; la precarietà, la solitudine dei lavoratori e la diminuzione delle retribuzioni reali devono trovare risposte che puntino a ricomporre il lavoro, ad aumentare il potere di acquisto e avere la possibilità per tutte e tutti di decidere consapevolmente sulle scelte dei sindacati.
L’attacco al ruolo del CCNL e alla contrattazione collettiva, lanciato da Confindustria, Confcommercio e Della Valle vari….e sostenuto dal Governo che vuole detassare straordinari, premi variabili e incentivi personali, punta a cancellare le più elementari forme di solidarietà nel mondo del lavoro e a marginalizzare il movimento sindacale. In prossimità dello sciopero del 28 Giugno, della grande distribuzione, angosciati per l’inadeguatezza della stessa piattaforma, per il fatto che ancora una volta nonostante 3 milioni e mezzo di lavoratori/lavoratrici, 100 categorie siano con il contratto scaduto, anziché proclamare lo SCIOPERO GENERALE, i vertici sindacali aprano una trattativa senza il mandato dei lavoratori.
Per questo pensiamo che il Contratto Nazionale vada INVECE rafforzato e sostenuto con le iniziative di lotta unitarie, debba avere la funzione di unificare i lavoratori e aumentare i salari reali anche attraverso accorpamenti di filiera (es. dell’industria, dei servizi, ecc.). Serve un meccanismo di recupero automatico dei salari e delle pensioni sull’inflazione reale di lavoratori e pensionati.
Queste scelte, insieme ad una contrattazione di 2° livello o di filiera più estesa, alla ripresa della lotta contro la precarietà, e all'obbligatorietà di sottoporre al giudizio ed al voto vincolante dei lavoratori gli accordi e le piattaforme, sono punti irrinunciabili che devono essere prioritari nella trattativa sul nuovo modello contrattuale. Inoltre va riattivato un tavolo contrattuale per l'aumento del valore delle pensioni anche attraverso interventi fiscali.
Il documento di CGIL-CISL-UIL, riducendo il ruolo del CCNL al solo recupero dell’inflazione e limitando la contrattazione aziendale al solo salario variabile legato alla produttività (si riparla di standard e cottimi di produzione)e ai bilanci d’impresa non risponde a queste priorità e rischia di dividere ulteriormente il mondo del lavoro tra forti e deboli.
PER UN CONTRATTO NAZIONALE PIU FORTE E SOLIDALE CHE AUMENTI I SALARI REALI E CHE NON SIA DEROGABILE PER UNA CONTRATTAZIONE DECENTRATA PIU’ ESTESA CHE MIGLIORI LE CONDIZIONI DI LAVORO E CONSOLIDI ED AUMENTI I PREMI SALARIALI PER LA RIPRESA DELLA LOTTA ALLA PRECARIETA' PER ELEZIONI DELLE RSU IN TUTTI I LUOGHI DI LAVORO SENZA QUOTE GARANTITE E CHE SIANO SEMPRE PIU’ ESPRESSIONE DI DEMOCRAZIA DIRETTA E DI RAPPRESENTANZA DELLA CONDIZIONE PER UNA VERA DEMOCRAZIA SINDACALE, CHE GARANTISCA la partecipazione consapevole e il diritto di voto sulle piattaforme e sugli accordi PER L’AUMENTO DEL VALORE REALE DELLE PENSIONI R.S.U. – S.A.F. – JESI-07-06-2008
non esiste solo l'accordo europeo come discussione attuale. in Itlalia il governo come dice qulacuno a ragione, dello PSICONANO, se leggete bene sta distruggendo tutto ciò di quel che è rimasto di buono e non si sta facendo nulla per contrastare .si discute di tutto ma per non raggiungere nulla .Mentre LORO si fanno leggi a Persona (NEPPURE MUSSOLINI FECE Ciò anke se non é l'esempio da prendere)A questi non importa nulla del cittadino; ma quello ke mi fa specie è QUEI COSIDETTI PURITANI DEI LEGHESTI COSA FANNO? nulla ovvio sono DEI CAMERIERI A STIPENDIO COME QUELLI DI FINI . Quanta ipocrisia ......Bisogna ricominciare a parlare con la gente
Quelli di sinistra ke hanno votato lo PSICO si renderanno conto.. ma va bene ..! .Consola una cosa si brucierà con le sue stesse mani x il semplice motivo ke NON è ne uno statista ne una persona credibile e fra un po' la gente si sveglierà bisogna solo far fare quello ke vuole. tutti i cosidetti grandi ( cosa ke lui non è) son caduti ....o con le monetine o appesi , questa è Storia e come si sà si ripete sempre ( Non credevo che dopo aver studiato essere cresciuti ci si dovesse ricadere è segno ke l'essere umano non è cresciuto poco)
Io sto pensando di passare ai CUB, la Rete 28 Aprile mi sembra un'espediente per tenersi gli iscritti più a Sinistra, tipo l'ala Sinistra (Sinistra-PD) del PD.....
Più passa il tempo più la tentazione di uscire dalla CGIL diventa un pensiero quotidiano. E’ vero che nella CGIL c’è la rete 28 aprile, è vero che c’è la Fiom, ma sono sullo sfondo. Nella vita quotidiana di un delegato ci si scontra con i muri di gomma, puoi parlare fino a sgolarti ma non serve e niente, tutti quelli che ti circondano dai funzionari agli altri delegati non osano neanche provare a elaborare un punto di vista che non sia totalmente sottomesso alle logiche del mercato. Qualcuno soffre in silenzio. Qualcuno soffre ad alta voce ma viene sempre sconfitto. Qualcuno ci sguazza dentro perché ha imparato a trovarci un qualche tornaconto, fosse anche solo l’illusoria credenza di svolgere un importante ruolo sociale. Qualcuno non capisce. Qualcuno potrebbe capire ma non vuole. Si subisce qualsiasi ricatto. Si giustificano le scelte aziendali anche quando implicano licenziamenti. I sindacalisti che dovrebbero aiutarci non battono ciglio. Gli accordi devono essere firmati a qualunque prezzo. Non ci si alza da un tavolo neanche se ti sputano in faccia. E’ preferibile fare finta che lo sputo sia una caramella e gli si risponde persino grazie. Se il messaggio che ci arriva dal sindacato è arrangiatevi perché non siamo più in grado di fare nulla, va bene ci arrangiamo. Ma perché continuare a dare a questo sindacato 18 o 20 euro tutti i mesi?
Anche io ritengo ormai inutile restare nella CGIL. la rete 28Aprile abbaia ma poi quando la segreteria viene a saperlo e rimprovera che fa? Si rimette a cuccia agli ordini del capo. E in Fiom è uguale. Nel contratto metalmeccanici abbiamo fatto una solenne figuraccia, con la firma di un contratto vergognoso. Il cambiamento della segretaria arbitrario fatto da Epifani è una solenne dimostrazione che il consenso è sgradito nei vertici. E' gradito solo per incassare i soldi degli iscritti mese dopo mese. Gli iscrtti senza voce in capitolo e ora, senza neppure rappresentanza. Sto solo pensando se arrivare al prossimo congresso per contrastare Epifani oppure togliere il disturbo prima. Si compagni..si tratta di togliere il DISTURBO. Perchè noi disturbiamo l'alleanza CGIL CISL e UIL con Confindustria. Sono tutti insieme compatti contro di noi. L'opposizione interna alla CGIL non ha prodotto risultati, se vogliamo salvare i lavoratori dobbiamo dar forza al sindacato di base. Il mio collega dei Cobas mi ha dettoche stanno unificando CUB COBAS e SDL. Se ci unissimo anche noi della rete28A, i confederali dovrebbero far i conti con noi ovunque. Ma soprattutto, bisogna essere onesti, ci aggregheremmo a chi non lecca il sedere al padrone e lotta davvero per i lavoratori. Cosa che la CGIL non fa più. Da troppi anni.
é sbagliatissimo abbandonare La CGIL rimane sempre l'unico sindacato guardate la Uil ha già sottointeso l'accordo con Brunetta è normale NON HA ISCRITTI!!! .Noi dobbiam solo far ragionare alcuni elementi tutto qui. è quello ke vuole il NANO distruggere la CGIL e forse qualcuno di rifondazione x ripikke personali .Il nano lo sa ke è rimasto solo la CGIL a fare un po' di opposizione e chi abbandona fa solo il gioco di LUI .RICORDATEVI la P2 aveva come ostacola la CGIL e visto ke ora la governo è presente tuta la lista vedete un po''.....non fate il suo gioco guardate cosa sta succedendo Il nano fa solo il proprio interesse cosa pensavano i suoi elettori ke avesse coscienza dei cittadini questo non cambierà mai e lo ha dismostrato anke ora pensa a se stesso stipendi sanità scuola ecc son porcherie per costui ......cmq anke lui non immortale tutti prima o poi finiamo li..nel buco
La cgil è troppo legata al PD riformista e il PD ormai è un avversario dei Lavoratori. Quindi bene l'unificazione del Sindacato di Base, basta che si faccia veramente, è da troppo tempo che se ne parla e finisce tutto a litigi interni...
No no..stavolta l'unificazione del sindacato di base è stata imposta all'assemblea del 17 maggio dalla base ai dirigenti che non hanno osato aprire bocca. Io penso che la rete 28aprile debba aggregarsi col sindacato di base, in quanto ormai CGIL CISL e UIL non hanno come interlocutori i lavoratori, bensì Calearo e Colaninno.
Di Vittorio ha detto un sacco di belle cose, è stato un grande sindacalista e un comunista, che poi assieme a quel partito ha abbandonato l'idea di un cambiamento radicale e per far convivere gli interessi dei lavoratori con quelli del capitalismo italiano che si stava rigenerando poggiandosi esclusivamente sullo sfruttamento dei lavoratori (con qualche spintarella statunitense)è stato costretto anche lui a dire e fare cose che sono diventate le radici della storia di questo sindacato ormai marcio. L'accordo delle 60 ore è una chiara conseguenza della nostra incapacità di difesa del nostro tempo e del nostro salario. i contratti di merda, la politica del debito al consumo, hanno spinto i lavoratori alla strada degli straordinari a rotta di collo. i primi a fare ore e ore in nero oltre l'orario di lavoro sono gli immigrati, che hanno l'onorevole esigenza di mantenere le proprie famiglie al "paese", ma gli autoctoni, che devono mantenere la rata del telefonino ultimo grido o del televisore da 2000 pollici, gli corrono dietro. il risultato è che ormai non è più scandaloso per nessuno parlare di allungamento dell'orario di lavoro. oltre a far dimenticare la lotta come strumento di emancipazione di classe questo sindacato a lasciato fare ai padroni la grande opera di cancellazione della memoria e della cultura operaia. ritrovare la memoria cancellata dei lavoratori, ricostruire una cultura operaia per farsi gli anticorpi all'opera di corruzione padronale, rilanciare la lotta per emanciparsi da una condizione di supersfruttati sono i compiti che dovremmo porci per il prossimo futuro... Ma siamo davvero sicuri che in CGIL Questo sia possibile? io credo proprio di no! e tutti ne siamo consapevoli. ma abbiamo paura di un futuro in cui fare il delegato non sarà per niente una passeggiata di salute... ma cremaschi che ne pensa di tutto quello che è stato scritto su sto blog?
Il 20 giugno i sindacati di base hanno manifestato tutti assieme contro Brunetta e la riforma della struttura degli assetti contrattuali. Qui a Roma c'è stata davvero tanta gente sia davanti a Palazzo Chigi che a palazzo Vidoni. Questa è gente motivata, che davvero lotta per i lavoratori, unitariamente. Secondo me prima o poi dovremo smettere di sostenere un sindacato che rifiuta la rivendicazione e il conflitto come strumento per ottenere il miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori. Secondo me è doveroso che i dissidenti della CGIL come me, prendano una decisione contribuendo a rafforzare chi sta dalla parte giusta e che non emerge per gli escamotage antidemocratici della democrazia sindacale e dei metodi clientarali soprattutto della CISL.
abbiamo un grande sindacato ed è la CGIl leggo sempre il blog e avendo studiato un po' la "storia" mi sembra di rivedere l'esempio del dell'impero Inglese dove il suo gioco forza era avere più religioni in ogni sua colonia per poi governare meglio mettendo al momento opportuno l'uno contro l'altro. in Italia è la medesima cosa cercando di frazionare tutto il movimento Sindacale NON ricordando che le vere conquiste son state fatte quando il sindacato era un unica forza ora con tutti questi sindacatelli dove ognuno rivendica sempre un qualcosa in più le cose stanno esattamennte andando come vuole il mondo PADRONALE E CAPITALISTICO ma la colpa non è di loro è noi che ci facciam la GUERRA TRA POVERI e LORO "RIDONO"
Caro red, lo sai perchè nel 48 naque la cisl? e poi perchè la uil? lo sai, come hai ben detto per dividere i lavoratori, un giochetto che i tre sindacati hanno usato, solidarizzando e litigando, per non farci capire quello che c'era dietro certe manovrine di cui abbiamo pagato le spese. il sindacato è stato unito, FLM per esempio, quando i lavoratori hanno imposto la sua unità dal basso. ma appena è stato possibile, risultandogli scomoda, questa unità è stata di nuovo rotta. il problema è capire chi divide e impera, se solo i padroni o una certa burocrazia sindacale assieme... il problema è capire se si riesce ad imporre l'unità dei lavoratori dentro la CGIL o meno. L'unità si conquista attracerso il quotidiano lavoro in fabbrica dei delegati e degli attivisti. non blaterando in direttivi, conferenze, congressi, segreterie, nelle quali il "re" decide di sua iniziativa e senza possibilità di replica chi deve stare nel governo (la segreteria appunto) quando i delegati fanno davvero il loro dovere in fabbrica la CGIL li isola, li abbandona, soprattutto se a livello di vertice esiste, e sappiamo che esistono, accordi di massima con le direzioni aziendali. è storia della fabbrica in cui lavoro che sono state ricevute dai delegati chiamate da piani alti della CGIL in cui esplicitamente veniva richiesto di non rompere troppo le scatole al padrone (attuale presidenza di confindustria). l'ultima domanda è: chi è il sindacato il vertice o la sua base? nella triplice sindacale il sindacato nel migliore dei casi è il suo vertice, in alcuni casi il sindacato è solo il capo (segreteria??). e allora è questo un sindacato o non lo è più? nel dibattito che si sta sviluppando nel blog si parla di unificazione di tutto il sindacato che crede nella capacità dei lavoratori di lottare per loro stessi. nessuno parla di creare altri sindacatini. quindi ci uniamo ai lavoratori che lottano o continuiamo a stare con chi firma accordi fregandosene altamente di chi poi questi accordi li subisce?? spero risponderai/risponderete a questo post. un saluto da un girone dei dannati
Certo che conosco la storia ed è per quello che son deluso pensavo insegnasse qualcosa ... comunque cercare le colpe è solo una perdita di tempo si tratta di far ragionare le persone e presentarsi sempre in massa nella discussione e se un leader non fa il suo lavoro non deve protestare il singolo ma tutti ( cosa che al momento non vedo, sai cipputi quando il frigor è ancora pieno tutti parlano ma nessuno fa niente) e si preferisce delegare è più facile trovare successivamente il colpevole trovando così la scusa a se stessi .comunque cipputi Mai Mollare anche se ci son delusioni in fondo la vita è anche questa
Ciao Cipputi, nel tuo intervento poni la domanda chi è il sindacato, se è il vertice o la base. In teoria il sindacato dovrebbe contenere entrambi ed il vertice essere espressione della base e da essa riconosciuto. La storia e l’attualità ci dicono però che quando la base riesce ad imporsi e ad imporre le proprie scelte ai vertici, come è accaduto sul finire degli anni ’60 e con l’esperienza dei consigli di fabbrica, il movimento sindacale nel suo insieme avanza e vengono le conquiste. Quando questo non avviene si arretra e chi ne paga le conseguenze sono i lavoratori, perché i dirigenti sindacali hanno trovato il modo di sopravvivere anche in modo indipendente dal consenso reale che non hanno. Una delle maggiori responsabilità dell’attuale gruppo dirigente è proprio quello di avere rotto il rapporto con la base. Non solo dal punto di vista politico Anche sul piano affettivo si avverte una lacerante indifferenza. Che dire? Parafrasando Nanni Morretti: con questi dirigenti non vinceremo mai…..
PERSI NELLE PAROLE.......... INCATENATI ALL'AMBIGUO............ NON PIU LE MIE ORECCHIE VOGLIONO UDIRE BLA BLA BLA BLA .......... IO OPERAIO IO CITTADINO IO STANCO... IO FERITO A MORTE........... NON POSSO USARE COME MEDICINA I VOSTRI DEMAGOGISMI I BLA BLA E POI ANCORA ASSERZIONI AFFERMAZIONI LE DECADENTI PAROLE SI FARA'POI VERRA' E POI BLA BLA . IO SONO ALLO STREMO ESTREMO.... VOI SIETE DOLCEMENTE ADDORMENTATI VOI NON SENTITE I FENDENTI VOI SIETE CONSAPEVOLMENTE PERDENTI TUTTO E GIA ACCADUTO E VOI FERMI A FARE NIENTE SOLO BLA BLA BLA....... E QUASI GIUNTA L'ORA CHE I PADRONI ED I FASCISTI VI INCULERANNO CONTRO UN MURO E FORSE ESALERETE L'ULTIMO BLA BLA BLA. MA FORSE PENSO CHE VI SALVERETE PERCHE TRA PADRONI FASCISTI E SINDACATO LA CONSORTERIA E GIA' FATTA. OPPURE SIETE MASOCHISTI? OPPURE SIETE BORGHESI CHE DEPISTANO GLI ULTIMI POSSESSORI DI COSCIENZA DI CLASSE? ADESSO VI DO UNA DRITTA . LE COSE SONO DUE LA PRIMA MOBILITAZIONE GENERALE AD OLTRANZA (ACCURATAMENTE PREPARATA INSIEME A MOVIMENTI FASCE DI CITTADINI CENTRI SOCIALI IMMIGRATI PRECARI CASSAINTEGRATI DISOCCUPATI STUDENTI PENSIONATI E TUTTI QUELLI CHE PER USCIRE DALLE GABBIE INNALZANO BARRICATE) LA SECONDA O SEGUI LA PRIMA OPPURE FATTI INCULARE DICENDO BLA BLA BLA.BASTA CRAVATTE DEL FUNZIONARIO SINDACALE BASTA INCONTRI CON IL PADRONATO BASTA MIGLIAIA DI UFFICI PUZZOLENTI DI CASTA CHE PRODUCONO BLA BLA BLA.I PADRONI LA CONFINDUSTRIA IL MINISTRO DELLE FINANZE I GIUSLAVORISTI FANNO I FATTI FANNO I SOLDI FANNO POTERE VI FANNO SCHIAVI POVERI SPACCATI INERMI ASSERVITI CON RAPPRESAGLIE QUOTIDIANE E PORCA PUTTANA VOI BLA BLA BLA .MOBILITAZIONE IMMEDIATA AD OLTRANZA GENERALE E CAZZUTA FORSE E L'ULTIMA OCCASIONE CAZZO!!
A proposito di vertici e di basi. A proposito della relazione che i gruppi dirigenti stabiliscono con la propria popolazione di riferimento. Recentemente il segretario generale della CGIL ha imposto una nuova segreteria con un metodo autoritario nella sostanza, sebbene “democratico” nella forma. Ieri è apparso sul sito della Rete un comunicato che annuncia la struttura definitiva dell’organizzazione stabilendo la composizione del gruppo di continuità nazionale e così via. Mi dispiace dirlo, compagni, ma anche questa è una decisione calata dall’alto, autoritaria nella sostanza e anche nella forma. Allora, di cosa stiamo parlando? Qual è la differenza tra la maggioranza della CGIL e la Rete 28 aprile? Se i contenuti ideativi sono evidentemente diversi ma la forma delle relazioni è la stessa la credibilità della Rete rischia di sgonfiarsi come un palloncino bucato. Qui non è questione di discutere se stare ancora nella CGIL o uscirne per unirsi ad altri sindacati (prendo atto che la questione ha appassionato i partecipanti al blog, anche se personalmente non mi cattura), ma di che tipo di relazioni siamo in grado di stabilire al nostro interno. Le compagne e i compagni che hanno scelto di aderire alla Rete, subendone le conseguenze, hanno già dimostrato di essere capaci di sottrarsi al fascino dell’autoritarismo, hanno già rinunciato all’ anestesia che deriva dall’essere omologati in un gregge, hanno già fatto capire di volere esercitare un certo grado di indipendenza di pensiero. Chi è stato già capace di fare una scelta non facile, non ci mette poi molto a farne una seconda. Soprattutto quando intuisce che l’organizzazione della Rete si sta articolando secondo un modello che prevede l’esistenza di un gruppo ristretto deputato e prendere le decisioni rilevanti mentre tutti gli altri sono relegati al ruolo di esecutori. Dobbiamo prendere dolorosamente atto del fatto che il taylorismo ha avuto un certo successo anche al di fuori del suo specifico ambito di applicazione? Non me ne voglia per questo mio intervento il Leader Nazionale della Rete, qualora gli capitasse di leggere questo blog. Da chi rilascia interviste sulle riviste femminili con titoli in prima pagina del tipo “Agli uomini non piacciono le donne secche!”, lamentandosi del fatto che siamo circondati da “yes men”, mi aspetterei una certa tolleranza nei confronti di una “no woman”.
ahooooooo.tutti questi bla bla bla ma nessuno ti caca . hai visto!! bravo fesso stai ancora a questo ma ti vuoi svegliare . qua si muore la vita e corta. e tu ancora bla bla bla bla bla . bisogna riappropiarsi con ogni mezzo del sindacato che deve essere dei proletari. non dei fottuti funzionari segretari mezzeseghe bastardi con il loro sporco culo negli uffici con la pancia piena se non ti svegli significa che vuoi diventare come queste merde!! ho indovinato?? allora tu sei il problema tu dai ossiggeno a questi bastardi e chiaro^^ sveglia sveglia sveglia scassa fai casino mordi piglia spazio e l'unico ordine.
Appena posso leggo gli interventi sul blog della Rete e trovo che siano sempre discussioni vere e puntuali sulle questioni di fondo. Vorrei tentare una prima risposta a due dei temi che sono stati sollevati: 1perché restare in Cgil? Perché la Cgil è un patrimonio dei lavoratori italiani e non dei suoi gruppi dirigenti. La sua distruzione sarebbe un danno per i lavoratori, prima ancora che per gli apparati, che magari troverebbero altre collocazioni. Per questo abbiamo scelto come Rete di costruire una battaglia esplicita, visibile, di opposizione alle scelte attuali del gruppo dirigente, la condurremo con rigore e coerenza fino al congresso, dove presenteremo una mozione alternativa, assieme a tutti coloro che la vorranno fare. Capisco le difficoltà concrete, ma il nostro progetto comune è questo e metterlo in discussione a ogni passaggio duro non è utile. Piuttosto è importante che chi scrive di comportamenti sindacali inaccettabili li denunci pubblicamente, o almeno a noi. Come abbiamo detto la nostra non è una corrente di palazzo, ma vuole essere un’opposizione organizzata che dà visibilità al dissenso. Se a volte non siamo efficaci come vorremmo è solo perché in quel momento non abbiamo forze sufficienti per esserlo. Per questo c’è bisogno della partecipazione di tutte e tutti coloro che condividono la nostra scelta. 2La democrazia nella Rete. La Rete sta cercando di darsi, pur nelle difficoltà di un’organizzazione nella quale noi siamo presenti ancora in modo diverso, tra territorio e territorio, categoria e categoria, una struttura di decisione democratica che eviti quella gestione leaderistica che alcuni lamentano, con particolare efficacia la compagna che si definisce “nowoman”. Naturalmente il modo migliore per evitare il leaderismo è contestarlo quando si manifesta. Anche a questo serve il blog.
Grazie a tutti coloro che scrivono e che partecipano, anche in questo modo, alla costruzione della Rete.
PER CREMASCHI. LA CGIL E UN PATRIMONIO DETURPATO CHE NON PUO VIVERE DI RENDITA . POI METTENDO LE COSE IN QUESTO MODO IL MESSAGGIO SEMBRA DIRE O QUESTO SINDACATO OPPURE NIENTE . INVECE IO DICO NESSUNO HA IL MONOPOLIO DI NIENTE L'APPARATO PER QUANTO ASSERVITO GIA DA OGGI PUO ANDARSENE A CASA .IL VERO APPARATO DEVONO ESSERE GLI OPERAI CON LA LORO FORZA E LE LORO RAGIONI . LA FORZA DELLA RETE E DESTINATA A RIMANERE TALE PROPRIO PER QUESTO MODO DI PENSARE . LE NUOVE E VECCHIE EMERGENZE NON HANNO BISOGNO DI MONUMENTI STATICI ALLA LOTTA OPERAIA . MA DI UN MOVIMENTO DINAMICO IN PRIMA LINEA OLTRANZISTA E AGGUERRITO CHE DIA RISPOSTE SENZA SCUSE E RETORICHE IL TEMPO E SCADUTO MOBILIZZIAMOCI PER DIFFONDERE QUESTI CONCETTI E LA RETE DIVENTERA' LA CGIL .(aspetto mail per comunicare comportamenti sindacali)
Ricorderei a Janus che il mondo del lavoro non e' fatto solo di operai, ma anche da altri tipi di lavoratori. Io non trovo poi che sia meglio un apparato di operai piuttosto di uno di sindacalisti: quello di operaio e' un lavoro, non una missione dello spirito, come non lo è nemmeno ormai il fare il sindacalista di professione. Valgono le idee delle persone, non il lavoro che ognuno fa, anche in un contesto come quello sindacale. E spero che l'intento della Rete sia proprio quello di collegare iscritti CGIL di varie provenienze lavorative per far emergere un nuovo e diverso patrimonio comune, non di sostituire un apparato con un altro di diversa provenienza, operaia o no che sia. Claudio (dipendente pubblico)
PER DF 6063 IL TERMINE OPERAIO CREDO SIA CHIARO RIASSUMA UN INSIEME DI CONDIZIONI MOLTO DIVERSE NELLA FRAMMENTAZIONE CHE LA BORGHESIA STATALE ED INDUSTRIALE HA INSTAURATO IN QUELLO CHE CHIAMO MONDO DEL LAVORO .PER FARTELA BREVE . QUANDO SI PARLA DI OPERAI INTENDO ANCHE L'IMPIEGATO STATALE O PRIVATO CHE SIA E TUTTE QUELLE FIGURE PROFESSIONALI CHE BESTEMMIANO QUANDO GUARDANO LA BUSTA PAGA E TUTTO QUELLO CHE DEVONO PAGARE OPPURE BESTEMMIANO QUANDO VEDONO LA BENZINA VENDUTA COME ORO OPPURE BESTEMMIANO QUANDO VEDONO TREMONTI CHE SPARA PUTTANATE E CHE VUOLE VENDERCI UN ALTRA SOLA E BESTEMMIAVANO ANCHE PEGGIO QUANDO SENTIVANO QUEL AFFAMATORE DI PADOA SCHIOPPA MA LA COSA CHE DI PIU LI ACCOMUNA E QUELLA DI ANDARE A LAVORARE CON MINACCIA CHE TRA POCO GLI SI CAMBIA IL CONTRATTO CHE NON DOVRA' ESSERE PIU COLLETTIVO MA INDIVIDUALE /CHE LE ORE DI LAVORO AUMENTERANNO/CHE LA PRODUTTIVITA'/ETC ETC.... ECCO COMPAGNO CHI SONO GLI OPERAI O PROLETARI SE ANCORA SI PUO CHIAMARLI COSI E CI METTEREI ANCHE PENSIONATI E PRECARI ED ALTRI ANCORA CHE FORSE MANCO SAI CHE ESISTONO . DI QUESTE FIGURE VALE TUTTO IL LORO LAVORO MA SOPRATUTTO LE IDEE . ED ULTIMAMENTE QUESTI OPERAI DICONO BASTA CON IL SINDACATO CASTA CHE VUOLE PILOTARE A SUO PIACIMENTO IL MOVIMENTO SINDACALE ASCOLTANDO SOLO I LORO POCO CHIARI INTENTI E BISOGNI. IL SINDACATO DEVE ESSERE LA VOCE DI QUESTI OPERAI E LA VOCE DICE BASTA . IL SINDACALISTA DI PROFESSIONE NON ESISTE SE NON E LA VOCE FEDELE DEL MONDO DEL LAVORO CON LE PAURE LA RABBIA LE RICHIESTE LE BESTEMMIE ED ANCHE I VAFFANCULO. PER QUESTO RIBADISCO A CASA GLI APPARATI CHE PER FAR PIACERE A GOVERNI AMICI ANNACQUANO LA PROTESTA NON VEDONO IL MALCONTENTO ANZI NON LO SENTONO PERCHE NELLA COMODA POLTRONA LEGGONO IL GIORNALE GRATTANDOSI LE PALLE E PENSANDO ALLE VACANZE. COSI LA CGIL VA A PUTTANE SI MUORE NELLE FBBRICHE NEI CANTIERI NELLE OFFICINE I RITMI DI LAVORO AUMENTANO LE MAINACCE PADRONALI AUMENTANO I MORTI SUL LAVORO AUMENTANO LA REPRESSIONE AUMENTA MA LA COSA PIU GRAVE E CHE CI STA CHI DIFENDE QUESTO STATO DI COSE CHE ATTRAVERSA IL SINDACATO FORSE AGOGNA A DIVENTARE APPARATO FORSE E UN SADICO MASOCHISTA FORSE NON SO PER QUALE RAGIONE E TRATTATO BENE DAL DATORE DI LAVORO E CIECO? E SORDO? L'APPARATO PUO VENIRE ANCHE DA MARTE BASTA CHE SIA FEDELE BASTA CHE SIA OPERAIO NELL'ANIMA CARO COMPAGNO.
ammiro MOLTO cremaschi per la sua competenza e tenacia ma io credo che la CGIL ormai sia in uno stadio avanzato di cancrena da cui non è più possibile tornare indietro. Uno dei motivi che ha portato a questo è sicuramente la pluralità di interessi che anima il sindacato(vedi scippo del tfr).
Meglio un coordinamento unico del sindacalismo di base (dentro cui ci metto pure naturalmente la rete28aprile).
State facendo il gioco dei potenti far fallire la CGIL è un errore imperdonabile ma non fallirà è l'unico sindacato nel bene e nel male che riesce a fare un qualcosa gli altri si accodano sempre e portana modifiche sempre dopo che la cgil ha proposto io ci son spesso in trattiva Mai una volta ke Uno della cisl o uil x non parlare dei sindacatellli i vari autonomi ascoltana e qualche giorno dopo cominciano a dire dei ma dei ni san far tutti a fare così .comunque la storia parlerà.. C'è solo bisogno di far cambiare un po' le cose senza tante lamentele noi abbiam fatto cadere un segretario tempo fa e questo vedo che segue bene tutto ciò che riguarda la nostra categoria è solo questione di gente
E' una vergogna, salari da fame e futuro negato per milioni di individui. Facciamo qualcosa di incisivo. Inventiamo qualcosa, così non si può andare avanti.
Siccome sono io la compagna che ha criticato quella che hai chiamato gestione leaderistica con, secondo la tua generosa e lusinghiera opinione, particolare efficacia; e siccome mi sono accorta di avere commesso un errore, mi sembra giusto ammetterlo. Innanzitutto ho apprezzato moltissimo il fatto che hai deciso di intervenire per dare delle risposte alle problematiche sollevate su questo blog. In secondo luogo, rileggendo il comunicato sulla struttura organizzativa, mi sono accorta che si tratta di una proposta da discutere e non, come mi era sembrato al primo e troppo affrettato sguardo, un decisione già presa. Mi pesa ammetterlo, ma temo di avere commesso un errore. Sono diventata talmente insofferente allo scarso rispetto per la democrazia che ci circonda da arrabbiarmi in modo preventivo e qualche volta a sproposito. Per concludere e per chiarezza ti posso dire che fino ad oggi non ho ancora visto nella Rete indizi preoccupanti di gestione leaderistica e l’unica volta che mi è sembrato di intravedere qualcosa del genere si è trattato di un abbaglio. Ma penso anche che il rischio sia sempre in agguato. Perché la degenerazione autoritaria non è una cosa da marziani. E’ la risposta inadeguata a problemi veri ed è alimentata da passioni e ambizioni personali che fanno parte della psiche umana e dai quali nessuno di noi è immune. Penare di esserne al di sopra è un’illusione e il prezzo del disinganno potrebbe essere oneroso. Dato che ci sono vorrei anche aggiungere una semplice considerazioni a quelle che hai espresso (e che condivido) sulla questione relativa al restare o no nella Cgil. Per come la vedo io, la Cgil non è un supermercato dal quale si possa decidere di entrare o uscire a seconda della qualità delle merci esposte. La Cgil siamo noi. Come si fa a chiedersi se restare o uscire da sè stessi? Nel salutarti mi verrebbe spontaneo dirti grazie di esistere, e quindi te lo dico, non per alimentare il culto della personalità, ma per un sincero sentimento di affetto e di stima.
37 commenti:
Nel 1956, in occasione del IV congresso della CGIL, Giuseppe Di Vittorio disse: “… tutta l’esperienza della classe operaia italiana ed internazionale insegna che, in generale, la legislazione che tutela i diritti del lavoro non precede ma segue le conquiste dirette che realizzano i lavoratori nelle fabbriche e nel Paese.”
E triste constatare che oggi si potrebbe invece dire che la legislazione che progressivamente sta erodendo i diritti del lavoro non precede ma segue la rinuncia a perseguire obiettivi di miglioramento, l’accettazione della logica della riduzione del danno, la rimozione del conflitto… che ne pensate?
Ciao, Maria
C’è poco da commentare!
E’ evidente che questo blog è un fallimento. C’è qualcuno che ha voglia di chiedersi perchè?
Vogliamo parlarne?
PER L'UNIFICAZIONE DI TUTTO IL LAVORO
PER L’AUMENTO DELLE PENSIONI, DEI SALARI REALI E DEI DIRITTI
CONTRO L’ATTACCO AL CONTRATTO NAZIONALE
Negli ultimi 15 anni la ricchezza prodotta in Italia é andata alle rendite e ai profitti, mentre il lavoro si è impoverito e frantumato; la precarietà, la solitudine dei lavoratori e la diminuzione delle retribuzioni reali devono trovare risposte che puntino a ricomporre il lavoro, ad aumentare il potere di acquisto e avere la possibilità per tutte e tutti di decidere consapevolmente sulle scelte dei sindacati.
L’attacco al ruolo del CCNL e alla contrattazione collettiva, lanciato da Confindustria, Confcommercio e Della Valle vari….e sostenuto dal Governo che vuole detassare straordinari, premi variabili e incentivi personali, punta a cancellare le più elementari forme di solidarietà nel mondo del lavoro e a marginalizzare il movimento sindacale. In prossimità dello sciopero del 28 Giugno, della grande distribuzione, angosciati per l’inadeguatezza della stessa piattaforma, per il fatto che ancora una volta nonostante 3 milioni e mezzo di lavoratori/lavoratrici, 100 categorie siano con il contratto scaduto, anziché proclamare lo SCIOPERO GENERALE, i vertici sindacali aprano una trattativa senza il mandato dei lavoratori.
Per questo pensiamo che il Contratto Nazionale vada INVECE rafforzato e sostenuto con le iniziative di lotta unitarie, debba avere la funzione di unificare i lavoratori e aumentare i salari reali anche attraverso accorpamenti di filiera (es. dell’industria, dei servizi, ecc.). Serve un meccanismo di recupero automatico dei salari e delle pensioni sull’inflazione reale di lavoratori e pensionati.
Queste scelte, insieme ad una contrattazione di 2° livello o di filiera più estesa, alla ripresa della lotta contro la precarietà, e all'obbligatorietà di sottoporre al giudizio ed al voto vincolante dei lavoratori gli accordi e le piattaforme, sono punti irrinunciabili che devono essere prioritari nella trattativa sul nuovo modello contrattuale.
Inoltre va riattivato un tavolo contrattuale per l'aumento del valore delle pensioni anche attraverso interventi fiscali.
Il documento di CGIL-CISL-UIL, riducendo il ruolo del CCNL al solo recupero dell’inflazione e limitando la contrattazione aziendale al solo salario variabile legato alla produttività (si riparla di standard e cottimi di produzione)e ai bilanci d’impresa non risponde a queste priorità e rischia di dividere ulteriormente il mondo del lavoro tra forti e deboli.
PER UN CONTRATTO NAZIONALE PIU FORTE E SOLIDALE CHE AUMENTI I SALARI REALI E CHE NON SIA DEROGABILE
PER UNA CONTRATTAZIONE DECENTRATA PIU’ ESTESA CHE MIGLIORI LE CONDIZIONI DI LAVORO E CONSOLIDI ED AUMENTI I PREMI SALARIALI
PER LA RIPRESA DELLA LOTTA ALLA PRECARIETA'
PER ELEZIONI DELLE RSU IN TUTTI I LUOGHI DI LAVORO SENZA QUOTE GARANTITE E CHE SIANO SEMPRE PIU’ ESPRESSIONE DI DEMOCRAZIA DIRETTA E DI RAPPRESENTANZA DELLA CONDIZIONE
PER UNA VERA DEMOCRAZIA SINDACALE, CHE GARANTISCA la partecipazione consapevole e il diritto di voto sulle piattaforme e sugli accordi
PER L’AUMENTO DEL VALORE REALE DELLE PENSIONI
R.S.U. – S.A.F. – JESI-07-06-2008
Chi lascia la cgil dopo la nuova Segretria Generale?
perchè lasciare la CGIL? Per lasciarla completamente nelle mani di quelli che la stanno distruggendo?
non esiste solo l'accordo europeo come discussione attuale. in Itlalia il governo come dice qulacuno a ragione, dello PSICONANO, se leggete bene sta distruggendo tutto ciò di quel che è rimasto di buono e non si sta facendo nulla per contrastare .si discute di tutto ma per non raggiungere nulla .Mentre LORO si fanno leggi a Persona (NEPPURE MUSSOLINI FECE Ciò anke se non é l'esempio da prendere)A questi non importa nulla del cittadino; ma quello ke mi fa specie è QUEI COSIDETTI PURITANI DEI LEGHESTI COSA FANNO? nulla ovvio sono DEI CAMERIERI A STIPENDIO COME QUELLI DI FINI . Quanta ipocrisia ......Bisogna ricominciare a parlare con la gente
Quelli di sinistra ke hanno votato lo PSICO si renderanno conto.. ma va bene ..! .Consola una cosa si brucierà con le sue stesse mani x il semplice motivo ke NON è ne uno statista ne una persona credibile e fra un po' la gente si sveglierà bisogna solo far fare quello ke vuole. tutti i cosidetti grandi ( cosa ke lui non è) son caduti ....o con le monetine o appesi , questa è Storia e come si sà si ripete sempre ( Non credevo che dopo aver studiato essere cresciuti ci si dovesse ricadere è segno ke l'essere umano non è cresciuto poco)
Usate il BLOG anke per altri commenti è l'unica informazione attualmente è credibile
Io sto pensando di passare ai CUB, la Rete 28 Aprile mi sembra un'espediente per tenersi gli iscritti più a Sinistra, tipo l'ala Sinistra (Sinistra-PD) del PD.....
Più passa il tempo più la tentazione di uscire dalla CGIL diventa un pensiero quotidiano. E’ vero che nella CGIL c’è la rete 28 aprile, è vero che c’è la Fiom, ma sono sullo sfondo. Nella vita quotidiana di un delegato ci si scontra con i muri di gomma, puoi parlare fino a sgolarti ma non serve e niente, tutti quelli che ti circondano dai funzionari agli altri delegati non osano neanche provare a elaborare un punto di vista che non sia totalmente sottomesso alle logiche del mercato. Qualcuno soffre in silenzio. Qualcuno soffre ad alta voce ma viene sempre sconfitto. Qualcuno ci sguazza dentro perché ha imparato a trovarci un qualche tornaconto, fosse anche solo l’illusoria credenza di svolgere un importante ruolo sociale. Qualcuno non capisce. Qualcuno potrebbe capire ma non vuole. Si subisce qualsiasi ricatto. Si giustificano le scelte aziendali anche quando implicano licenziamenti. I sindacalisti che dovrebbero aiutarci non battono ciglio. Gli accordi devono essere firmati a qualunque prezzo. Non ci si alza da un tavolo neanche se ti sputano in faccia. E’ preferibile fare finta che lo sputo sia una caramella e gli si risponde persino grazie.
Se il messaggio che ci arriva dal sindacato è arrangiatevi perché non siamo più in grado di fare nulla, va bene ci arrangiamo. Ma perché continuare a dare a questo sindacato 18 o 20 euro tutti i mesi?
Anche io ritengo ormai inutile restare nella CGIL. la rete 28Aprile abbaia ma poi quando la segreteria viene a saperlo e rimprovera che fa? Si rimette a cuccia agli ordini del capo. E in Fiom è uguale. Nel contratto metalmeccanici abbiamo fatto una solenne figuraccia, con la firma di un contratto vergognoso. Il cambiamento della segretaria arbitrario fatto da Epifani è una solenne dimostrazione che il consenso è sgradito nei vertici. E' gradito solo per incassare i soldi degli iscritti mese dopo mese. Gli iscrtti senza voce in capitolo e ora, senza neppure rappresentanza. Sto solo pensando se arrivare al prossimo congresso per contrastare Epifani oppure togliere il disturbo prima. Si compagni..si tratta di togliere il DISTURBO. Perchè noi disturbiamo l'alleanza CGIL CISL e UIL con Confindustria. Sono tutti insieme compatti contro di noi. L'opposizione interna alla CGIL non ha prodotto risultati, se vogliamo salvare i lavoratori dobbiamo dar forza al sindacato di base. Il mio collega dei Cobas mi ha dettoche stanno unificando CUB COBAS e SDL. Se ci unissimo anche noi della rete28A, i confederali dovrebbero far i conti con noi ovunque. Ma soprattutto, bisogna essere onesti, ci aggregheremmo a chi non lecca il sedere al padrone e lotta davvero per i lavoratori. Cosa che la CGIL non fa più. Da troppi anni.
é sbagliatissimo abbandonare La CGIL rimane sempre l'unico sindacato guardate la Uil ha già sottointeso l'accordo con Brunetta è normale NON HA ISCRITTI!!! .Noi dobbiam solo far ragionare alcuni elementi tutto qui. è quello ke vuole il NANO distruggere la CGIL e forse qualcuno di rifondazione x ripikke personali .Il nano lo sa ke è rimasto solo la CGIL a fare un po' di opposizione e chi abbandona fa solo il gioco di LUI .RICORDATEVI la P2 aveva come ostacola la CGIL e visto ke ora la governo è presente tuta la lista vedete un po''.....non fate il suo gioco guardate cosa sta succedendo Il nano fa solo il proprio interesse cosa pensavano i suoi elettori ke avesse coscienza dei cittadini questo non cambierà mai e lo ha dismostrato anke ora pensa a se stesso stipendi sanità scuola ecc son porcherie per costui ......cmq anke lui non immortale tutti prima o poi finiamo li..nel buco
La cgil è troppo legata al PD riformista e il PD ormai è un avversario dei Lavoratori.
Quindi bene l'unificazione del Sindacato di Base, basta che si faccia veramente, è da troppo tempo che se ne parla e finisce tutto a litigi interni...
No no..stavolta l'unificazione del sindacato di base è stata imposta all'assemblea del 17 maggio dalla base ai dirigenti che non hanno osato aprire bocca. Io penso che la rete 28aprile debba aggregarsi col sindacato di base, in quanto ormai CGIL CISL e UIL non hanno come interlocutori i lavoratori, bensì Calearo e Colaninno.
mi dispiace, ma io sto nella FIOM.
Con orgoglio.
"mi dispiace, ma io sto nella FIOM.
Con orgoglio."
e con epifani, con disocore....
Di Vittorio ha detto un sacco di belle cose, è stato un grande sindacalista e un comunista, che poi assieme a quel partito ha abbandonato l'idea di un cambiamento radicale e per far convivere gli interessi dei lavoratori con quelli del capitalismo italiano che si stava rigenerando poggiandosi esclusivamente sullo sfruttamento dei lavoratori (con qualche spintarella statunitense)è stato costretto anche lui a dire e fare cose che sono diventate le radici della storia di questo sindacato ormai marcio.
L'accordo delle 60 ore è una chiara conseguenza della nostra incapacità di difesa del nostro tempo e del nostro salario. i contratti di merda, la politica del debito al consumo, hanno spinto i lavoratori alla strada degli straordinari a rotta di collo. i primi a fare ore e ore in nero oltre l'orario di lavoro sono gli immigrati, che hanno l'onorevole esigenza di mantenere le proprie famiglie al "paese", ma gli autoctoni, che devono mantenere la rata del telefonino ultimo grido o del televisore da 2000 pollici, gli corrono dietro. il risultato è che ormai non è più scandaloso per nessuno parlare di allungamento dell'orario di lavoro.
oltre a far dimenticare la lotta come strumento di emancipazione di classe questo sindacato a lasciato fare ai padroni la grande opera di cancellazione della memoria e della cultura operaia.
ritrovare la memoria cancellata dei lavoratori, ricostruire una cultura operaia per farsi gli anticorpi all'opera di corruzione padronale, rilanciare la lotta per emanciparsi da una condizione di supersfruttati sono i compiti che dovremmo porci per il prossimo futuro...
Ma siamo davvero sicuri che in CGIL Questo sia possibile?
io credo proprio di no!
e tutti ne siamo consapevoli. ma abbiamo paura di un futuro in cui fare il delegato non sarà per niente una passeggiata di salute...
ma cremaschi che ne pensa di tutto quello che è stato scritto su sto blog?
Il 20 giugno i sindacati di base hanno manifestato tutti assieme contro Brunetta e la riforma della struttura degli assetti contrattuali. Qui a Roma c'è stata davvero tanta gente sia davanti a Palazzo Chigi che a palazzo Vidoni. Questa è gente motivata, che davvero lotta per i lavoratori, unitariamente. Secondo me prima o poi dovremo smettere di sostenere un sindacato che rifiuta la rivendicazione e il conflitto come strumento per ottenere il miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori. Secondo me è doveroso che i dissidenti della CGIL come me, prendano una decisione contribuendo a rafforzare chi sta dalla parte giusta e che non emerge per gli escamotage antidemocratici della democrazia sindacale e dei metodi clientarali soprattutto della CISL.
abbiamo un grande sindacato ed è la CGIl leggo sempre il blog e avendo studiato un po' la "storia" mi sembra di rivedere l'esempio del dell'impero Inglese dove il suo gioco forza era avere più religioni in ogni sua colonia per poi governare meglio mettendo al momento opportuno l'uno contro l'altro. in Italia è la medesima cosa cercando di frazionare tutto il movimento Sindacale NON ricordando che le vere conquiste son state fatte quando il sindacato era un unica forza ora con tutti questi sindacatelli dove ognuno rivendica sempre un qualcosa in più le cose stanno esattamennte andando come vuole il mondo PADRONALE E CAPITALISTICO ma la colpa non è di loro è noi che ci facciam la GUERRA TRA POVERI e LORO "RIDONO"
Caro red, lo sai perchè nel 48 naque la cisl? e poi perchè la uil?
lo sai, come hai ben detto per dividere i lavoratori, un giochetto che i tre sindacati hanno usato, solidarizzando e litigando, per non farci capire quello che c'era dietro certe manovrine di cui abbiamo pagato le spese. il sindacato è stato unito, FLM per esempio, quando i lavoratori hanno imposto la sua unità dal basso. ma appena è stato possibile, risultandogli scomoda, questa unità è stata di nuovo rotta. il problema è capire chi divide e impera, se solo i padroni o una certa burocrazia sindacale assieme... il problema è capire se si riesce ad imporre l'unità dei lavoratori dentro la CGIL o meno. L'unità si conquista attracerso il quotidiano lavoro in fabbrica dei delegati e degli attivisti. non blaterando in direttivi, conferenze, congressi, segreterie, nelle quali il "re" decide di sua iniziativa e senza possibilità di replica chi deve stare nel governo (la segreteria appunto)
quando i delegati fanno davvero il loro dovere in fabbrica la CGIL li isola, li abbandona, soprattutto se a livello di vertice esiste, e sappiamo che esistono, accordi di massima con le direzioni aziendali. è storia della fabbrica in cui lavoro che sono state ricevute dai delegati chiamate da piani alti della CGIL in cui esplicitamente veniva richiesto di non rompere troppo le scatole al padrone (attuale presidenza di confindustria).
l'ultima domanda è: chi è il sindacato il vertice o la sua base?
nella triplice sindacale il sindacato nel migliore dei casi è il suo vertice, in alcuni casi il sindacato è solo il capo (segreteria??).
e allora è questo un sindacato o non lo è più?
nel dibattito che si sta sviluppando nel blog si parla di unificazione di tutto il sindacato che crede nella capacità dei lavoratori di lottare per loro stessi. nessuno parla di creare altri sindacatini.
quindi ci uniamo ai lavoratori che lottano o continuiamo a stare con chi firma accordi fregandosene altamente di chi poi questi accordi li subisce??
spero risponderai/risponderete a questo post.
un saluto da un girone dei dannati
Certo che conosco la storia ed è per quello che son deluso pensavo insegnasse qualcosa ... comunque cercare le colpe è solo una perdita di tempo si tratta di far ragionare le persone e presentarsi sempre in massa nella discussione e se un leader non fa il suo lavoro non deve protestare il singolo ma tutti ( cosa che al momento non vedo, sai cipputi quando il frigor è ancora pieno tutti parlano ma nessuno fa niente) e si preferisce delegare è più facile trovare successivamente il colpevole trovando così la scusa a se stessi .comunque cipputi Mai Mollare anche se ci son delusioni in fondo la vita è anche questa
Ciao Cipputi, nel tuo intervento poni la domanda chi è il sindacato, se è il vertice o la base. In teoria il sindacato dovrebbe contenere entrambi ed il vertice essere espressione della base e da essa riconosciuto. La storia e l’attualità ci dicono però che quando la base riesce ad imporsi e ad imporre le proprie scelte ai vertici, come è accaduto sul finire degli anni ’60 e con l’esperienza dei consigli di fabbrica, il movimento sindacale nel suo insieme avanza e vengono le conquiste. Quando questo non avviene si arretra e chi ne paga le conseguenze sono i lavoratori, perché i dirigenti sindacali hanno trovato il modo di sopravvivere anche in modo indipendente dal consenso reale che non hanno. Una delle maggiori responsabilità dell’attuale gruppo dirigente è proprio quello di avere rotto il rapporto con la base. Non solo dal punto di vista politico Anche sul piano affettivo si avverte una lacerante indifferenza. Che dire? Parafrasando Nanni Morretti: con questi dirigenti non vinceremo mai…..
le persone dovrebbero usare questo blog sia per sindacato ma anche come opinione
PERSI NELLE PAROLE..........
INCATENATI ALL'AMBIGUO............
NON PIU LE MIE ORECCHIE VOGLIONO UDIRE BLA BLA BLA BLA ..........
IO OPERAIO IO CITTADINO IO STANCO...
IO FERITO A MORTE...........
NON POSSO USARE COME MEDICINA I VOSTRI DEMAGOGISMI I BLA BLA E POI ANCORA ASSERZIONI AFFERMAZIONI LE DECADENTI PAROLE SI FARA'POI VERRA'
E POI BLA BLA .
IO SONO ALLO STREMO ESTREMO....
VOI SIETE DOLCEMENTE ADDORMENTATI
VOI NON SENTITE I FENDENTI
VOI SIETE CONSAPEVOLMENTE PERDENTI
TUTTO E GIA ACCADUTO E VOI FERMI A FARE NIENTE SOLO BLA BLA BLA.......
E QUASI GIUNTA L'ORA CHE I PADRONI
ED I FASCISTI VI INCULERANNO CONTRO UN MURO E FORSE ESALERETE L'ULTIMO BLA BLA BLA.
MA FORSE PENSO CHE VI SALVERETE PERCHE TRA PADRONI FASCISTI E SINDACATO LA CONSORTERIA E GIA' FATTA.
OPPURE SIETE MASOCHISTI? OPPURE SIETE BORGHESI CHE DEPISTANO GLI ULTIMI POSSESSORI DI COSCIENZA DI CLASSE?
ADESSO VI DO UNA DRITTA .
LE COSE SONO DUE
LA PRIMA MOBILITAZIONE GENERALE AD OLTRANZA (ACCURATAMENTE PREPARATA
INSIEME A MOVIMENTI FASCE DI CITTADINI CENTRI SOCIALI IMMIGRATI PRECARI CASSAINTEGRATI DISOCCUPATI STUDENTI PENSIONATI E TUTTI QUELLI CHE PER USCIRE DALLE GABBIE INNALZANO BARRICATE)
LA SECONDA O SEGUI LA PRIMA OPPURE
FATTI INCULARE DICENDO BLA BLA BLA.BASTA CRAVATTE DEL FUNZIONARIO SINDACALE BASTA INCONTRI CON IL PADRONATO BASTA MIGLIAIA DI UFFICI PUZZOLENTI DI CASTA CHE PRODUCONO BLA BLA BLA.I PADRONI LA CONFINDUSTRIA IL MINISTRO DELLE FINANZE I GIUSLAVORISTI FANNO I FATTI FANNO I SOLDI FANNO POTERE
VI FANNO SCHIAVI POVERI SPACCATI INERMI ASSERVITI CON RAPPRESAGLIE QUOTIDIANE E PORCA PUTTANA VOI BLA BLA BLA .MOBILITAZIONE IMMEDIATA AD OLTRANZA GENERALE E CAZZUTA FORSE E L'ULTIMA OCCASIONE CAZZO!!
Con epifani, altro che oltranza.......25 ore di lavoro precario, è più probabile...
A proposito di vertici e di basi. A proposito della relazione che i gruppi dirigenti stabiliscono con la propria popolazione di riferimento. Recentemente il segretario generale della CGIL ha imposto una nuova segreteria con un metodo autoritario nella sostanza, sebbene “democratico” nella forma. Ieri è apparso sul sito della Rete un comunicato che annuncia la struttura definitiva dell’organizzazione stabilendo la composizione del gruppo di continuità nazionale e così via. Mi dispiace dirlo, compagni, ma anche questa è una decisione calata dall’alto, autoritaria nella sostanza e anche nella forma. Allora, di cosa stiamo parlando? Qual è la differenza tra la maggioranza della CGIL e la Rete 28 aprile? Se i contenuti ideativi sono evidentemente diversi ma la forma delle relazioni è la stessa la credibilità della Rete rischia di sgonfiarsi come un palloncino bucato. Qui non è questione di discutere se stare ancora nella CGIL o uscirne per unirsi ad altri sindacati (prendo atto che la questione ha appassionato i partecipanti al blog, anche se personalmente non mi cattura), ma di che tipo di relazioni siamo in grado di stabilire al nostro interno.
Le compagne e i compagni che hanno scelto di aderire alla Rete, subendone le conseguenze, hanno già dimostrato di essere capaci di sottrarsi al fascino dell’autoritarismo, hanno già rinunciato all’ anestesia che deriva dall’essere omologati in un gregge, hanno già fatto capire di volere esercitare un certo grado di indipendenza di pensiero. Chi è stato già capace di fare una scelta non facile, non ci mette poi molto a farne una seconda. Soprattutto quando intuisce che l’organizzazione della Rete si sta articolando secondo un modello che prevede l’esistenza di un gruppo ristretto deputato e prendere le decisioni rilevanti mentre tutti gli altri sono relegati al ruolo di esecutori. Dobbiamo prendere dolorosamente atto del fatto che il taylorismo ha avuto un certo successo anche al di fuori del suo specifico ambito di applicazione?
Non me ne voglia per questo mio intervento il Leader Nazionale della Rete, qualora gli capitasse di leggere questo blog. Da chi rilascia interviste sulle riviste femminili con titoli in prima pagina del tipo “Agli uomini non piacciono le donne secche!”, lamentandosi del fatto che siamo circondati da “yes men”, mi aspetterei una certa tolleranza nei confronti di una “no woman”.
Se questo silenzio è la risposta, allora non c'è risposta: forse chi tace acconsente?
ahooooooo.tutti questi bla bla bla
ma nessuno ti caca .
hai visto!!
bravo fesso stai ancora a questo ma ti vuoi svegliare .
qua si muore la vita e corta.
e tu ancora bla bla bla bla bla .
bisogna riappropiarsi con ogni mezzo del sindacato
che deve essere dei proletari.
non dei fottuti funzionari segretari
mezzeseghe bastardi con il loro sporco culo negli uffici
con la pancia piena
se non ti svegli significa che vuoi diventare come queste merde!!
ho indovinato??
allora tu sei il problema
tu dai ossiggeno a questi bastardi
e chiaro^^
sveglia sveglia sveglia scassa
fai casino mordi piglia spazio
e l'unico ordine.
AI BLOGGER DEL SITO DELLA RETE
Roma, 2 luglio 2008
Appena posso leggo gli interventi sul blog della Rete e trovo che siano sempre discussioni vere e puntuali sulle questioni di fondo. Vorrei tentare una prima risposta a due dei temi che sono stati sollevati:
1perché restare in Cgil? Perché la Cgil è un patrimonio dei lavoratori italiani e non dei suoi gruppi dirigenti. La sua distruzione sarebbe un danno per i lavoratori, prima ancora che per gli apparati, che magari troverebbero altre collocazioni. Per questo abbiamo scelto come Rete di costruire una battaglia esplicita, visibile, di opposizione alle scelte attuali del gruppo dirigente, la condurremo con rigore e coerenza fino al congresso, dove presenteremo una mozione alternativa, assieme a tutti coloro che la vorranno fare. Capisco le difficoltà concrete, ma il nostro progetto comune è questo e metterlo in discussione a ogni passaggio duro non è utile. Piuttosto è importante che chi scrive di comportamenti sindacali inaccettabili li denunci pubblicamente, o almeno a noi. Come abbiamo detto la nostra non è una corrente di palazzo, ma vuole essere un’opposizione organizzata che dà visibilità al dissenso. Se a volte non siamo efficaci come vorremmo è solo perché in quel momento non abbiamo forze sufficienti per esserlo. Per questo c’è bisogno della partecipazione di tutte e tutti coloro che condividono la nostra scelta.
2La democrazia nella Rete. La Rete sta cercando di darsi, pur nelle difficoltà di un’organizzazione nella quale noi siamo presenti ancora in modo diverso, tra territorio e territorio, categoria e categoria, una struttura di decisione democratica che eviti quella gestione leaderistica che alcuni lamentano, con particolare efficacia la compagna che si definisce “nowoman”. Naturalmente il modo migliore per evitare il leaderismo è contestarlo quando si manifesta. Anche a questo serve il blog.
Grazie a tutti coloro che scrivono e che partecipano, anche in questo modo, alla costruzione della Rete.
PER CREMASCHI.
LA CGIL E UN PATRIMONIO DETURPATO CHE NON PUO VIVERE DI RENDITA .
POI METTENDO LE COSE IN QUESTO MODO IL MESSAGGIO SEMBRA DIRE O QUESTO SINDACATO
OPPURE NIENTE .
INVECE IO DICO NESSUNO HA IL MONOPOLIO DI NIENTE L'APPARATO PER QUANTO ASSERVITO GIA DA OGGI PUO ANDARSENE A CASA .IL VERO APPARATO DEVONO ESSERE GLI OPERAI CON LA LORO FORZA E LE LORO RAGIONI .
LA FORZA DELLA RETE E DESTINATA A RIMANERE TALE PROPRIO PER QUESTO MODO DI PENSARE .
LE NUOVE E VECCHIE EMERGENZE NON HANNO BISOGNO DI MONUMENTI STATICI ALLA LOTTA
OPERAIA .
MA DI UN MOVIMENTO DINAMICO IN PRIMA LINEA OLTRANZISTA E AGGUERRITO
CHE DIA RISPOSTE SENZA SCUSE E RETORICHE
IL TEMPO E SCADUTO MOBILIZZIAMOCI PER DIFFONDERE QUESTI CONCETTI E LA RETE DIVENTERA' LA CGIL .(aspetto mail per comunicare comportamenti sindacali)
Ricorderei a Janus che il mondo del lavoro non e' fatto solo di operai, ma anche da altri tipi di lavoratori.
Io non trovo poi che sia meglio un apparato di operai piuttosto di uno di sindacalisti:
quello di operaio e' un lavoro, non una missione dello spirito, come non lo è nemmeno ormai il fare il sindacalista di professione. Valgono le idee delle persone, non il lavoro che ognuno fa, anche in un contesto come quello sindacale.
E spero che l'intento della Rete sia proprio quello di collegare iscritti CGIL di varie provenienze lavorative per far emergere un nuovo e diverso patrimonio comune, non di sostituire un apparato con un altro di diversa provenienza, operaia o no che sia.
Claudio (dipendente pubblico)
PER DF 6063 IL TERMINE OPERAIO CREDO SIA CHIARO RIASSUMA UN INSIEME DI CONDIZIONI
MOLTO DIVERSE NELLA FRAMMENTAZIONE CHE LA BORGHESIA STATALE ED INDUSTRIALE HA INSTAURATO IN QUELLO CHE CHIAMO MONDO DEL LAVORO .PER FARTELA BREVE . QUANDO SI PARLA DI OPERAI INTENDO ANCHE L'IMPIEGATO
STATALE O PRIVATO CHE SIA E TUTTE QUELLE FIGURE PROFESSIONALI CHE BESTEMMIANO QUANDO GUARDANO LA BUSTA PAGA E TUTTO QUELLO CHE DEVONO PAGARE OPPURE BESTEMMIANO QUANDO VEDONO LA BENZINA VENDUTA COME ORO OPPURE BESTEMMIANO QUANDO VEDONO TREMONTI CHE SPARA PUTTANATE E CHE VUOLE VENDERCI UN ALTRA SOLA E BESTEMMIAVANO ANCHE PEGGIO QUANDO SENTIVANO QUEL AFFAMATORE DI PADOA SCHIOPPA MA LA COSA CHE DI PIU LI ACCOMUNA E QUELLA DI ANDARE A LAVORARE CON MINACCIA CHE TRA POCO GLI SI CAMBIA IL CONTRATTO CHE NON DOVRA' ESSERE PIU COLLETTIVO MA INDIVIDUALE /CHE LE ORE DI LAVORO AUMENTERANNO/CHE LA PRODUTTIVITA'/ETC ETC....
ECCO COMPAGNO CHI SONO GLI OPERAI O PROLETARI SE ANCORA SI PUO CHIAMARLI COSI E CI METTEREI ANCHE PENSIONATI E PRECARI ED ALTRI ANCORA CHE FORSE MANCO SAI CHE ESISTONO .
DI QUESTE FIGURE VALE TUTTO IL LORO LAVORO MA SOPRATUTTO LE IDEE .
ED ULTIMAMENTE QUESTI OPERAI DICONO BASTA CON IL SINDACATO CASTA CHE VUOLE PILOTARE A SUO PIACIMENTO IL MOVIMENTO SINDACALE ASCOLTANDO SOLO I LORO POCO CHIARI INTENTI E BISOGNI.
IL SINDACATO DEVE ESSERE LA VOCE DI QUESTI OPERAI E LA VOCE DICE BASTA .
IL SINDACALISTA DI PROFESSIONE NON ESISTE SE NON E LA VOCE FEDELE DEL MONDO DEL LAVORO CON LE PAURE LA RABBIA LE RICHIESTE LE BESTEMMIE ED ANCHE I VAFFANCULO.
PER QUESTO RIBADISCO A CASA GLI APPARATI
CHE PER FAR PIACERE A GOVERNI AMICI ANNACQUANO LA PROTESTA NON VEDONO IL MALCONTENTO ANZI NON LO SENTONO PERCHE NELLA COMODA POLTRONA LEGGONO IL GIORNALE GRATTANDOSI LE PALLE E PENSANDO ALLE VACANZE.
COSI LA CGIL VA A PUTTANE SI MUORE NELLE FBBRICHE NEI CANTIERI NELLE OFFICINE I RITMI DI LAVORO AUMENTANO LE MAINACCE PADRONALI AUMENTANO I MORTI SUL LAVORO AUMENTANO LA REPRESSIONE AUMENTA MA LA COSA PIU GRAVE E CHE CI STA CHI DIFENDE QUESTO STATO DI COSE CHE ATTRAVERSA IL SINDACATO FORSE AGOGNA A DIVENTARE APPARATO FORSE E UN SADICO MASOCHISTA FORSE NON SO PER QUALE RAGIONE E TRATTATO BENE DAL DATORE DI LAVORO E CIECO? E SORDO?
L'APPARATO PUO VENIRE ANCHE DA MARTE BASTA CHE SIA FEDELE BASTA CHE SIA OPERAIO NELL'ANIMA CARO COMPAGNO.
ammiro MOLTO cremaschi per la sua competenza e tenacia ma io credo che la CGIL ormai sia in uno stadio avanzato di cancrena da cui non è più possibile tornare indietro. Uno dei motivi che ha portato a questo è sicuramente la pluralità di interessi che anima il sindacato(vedi scippo del tfr).
Meglio un coordinamento unico del sindacalismo di base (dentro cui ci metto pure naturalmente la rete28aprile).
Ciao
La cgil ormai è andata...ben venga il Sindacato di base, purchè unito, e intransigente come sempre.
State facendo il gioco dei potenti far fallire la CGIL è un errore imperdonabile ma non fallirà è l'unico sindacato nel bene e nel male che riesce a fare un qualcosa gli altri si accodano sempre e portana modifiche sempre dopo che la cgil ha proposto io ci son spesso in trattiva Mai una volta ke Uno della cisl o uil x non parlare dei sindacatellli i vari autonomi ascoltana e qualche giorno dopo cominciano a dire dei ma dei ni san far tutti a fare così .comunque la storia parlerà.. C'è solo bisogno di far cambiare un po' le cose senza tante lamentele noi abbiam fatto cadere un segretario tempo fa e questo vedo che segue bene tutto ciò che riguarda la nostra categoria è solo questione di gente
E' una vergogna, salari da fame e futuro negato per milioni di individui. Facciamo qualcosa di incisivo. Inventiamo qualcosa, così non si può andare avanti.
A Giorgio Cremaschi
Siccome sono io la compagna che ha criticato quella che hai chiamato gestione leaderistica con, secondo la tua generosa e lusinghiera opinione, particolare efficacia; e siccome mi sono accorta di avere commesso un errore, mi sembra giusto ammetterlo.
Innanzitutto ho apprezzato moltissimo il fatto che hai deciso di intervenire per dare delle risposte alle problematiche sollevate su questo blog. In secondo luogo, rileggendo il comunicato sulla struttura organizzativa, mi sono accorta che si tratta di una proposta da discutere e non, come mi era sembrato al primo e troppo affrettato sguardo, un decisione già presa. Mi pesa ammetterlo, ma temo di avere commesso un errore. Sono diventata talmente insofferente allo scarso rispetto per la democrazia che ci circonda da arrabbiarmi in modo preventivo e qualche volta a sproposito. Per concludere e per chiarezza ti posso dire che fino ad oggi non ho ancora visto nella Rete indizi preoccupanti di gestione leaderistica e l’unica volta che mi è sembrato di intravedere qualcosa del genere si è trattato di un abbaglio. Ma penso anche che il rischio sia sempre in agguato. Perché la degenerazione autoritaria non è una cosa da marziani. E’ la risposta inadeguata a problemi veri ed è alimentata da passioni e ambizioni personali che fanno parte della psiche umana e dai quali nessuno di noi è immune. Penare di esserne al di sopra è un’illusione e il prezzo del disinganno potrebbe essere oneroso.
Dato che ci sono vorrei anche aggiungere una semplice considerazioni a quelle che hai espresso (e che condivido) sulla questione relativa al restare o no nella Cgil. Per come la vedo io, la Cgil non è un supermercato dal quale si possa decidere di entrare o uscire a seconda della qualità delle merci esposte. La Cgil siamo noi. Come si fa a chiedersi se restare o uscire da sè stessi?
Nel salutarti mi verrebbe spontaneo dirti grazie di esistere, e quindi te lo dico, non per alimentare il culto della personalità, ma per un sincero sentimento di affetto e di stima.
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