Fai il congresso, intervieni anche tu...

127 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono sconcertato dalla disinformazione e diffamazione messa in campo dai dirigenti e supporter della mozione 1. Arrivano a sostenere cose folli e assurde, personalmente non credo che quanto stia succedendo sia salutare per la Cgil, il sindacato che voglio non è questo, fatto da personaggi del genere.

Anonimo ha detto...

GRUPPI DIRIGENTI DIVERSI

Si legge sul documento Perchè La Rete 28 Aprile sostiene "La CGIL che vogliamo": "Che la Fiom in questi anni abbia costituito in Cgil il polo del conflitto e della democrazia non può essere negato in buona fede da nessuno. Che a questa esperienza si affianchino oggi quella della Funzione pubblica, quella dei bancari, quelle di territori e gruppi dirigenti diversi, dovrebbe essere considerato un segnale positivo di rinnovamento che viene proposto a tutta la confederazione."
Gruppi dirigenti diversi, segnale positivo? Ma di chi parlate?! Della della FIOM o, per caso, anche di personaggi come il Segretario SLC Alessandro Genovesi?!?! Abbiate un minimo di decenza! Andate a raccontarlo a chi non lo conosce (altro che quote verdi)!!!! Genovesi la democrazia manco sa cosa sia! Se quello è il rappresentante del rinnovamento che avete in mente, la Cgil seguirà la sorte SLC.
Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei. "Bella compagnia" vi siete scelti.
Nelle TLC il voto congressuale è quasi obbligato, mi spiace.
Le idee camminano sulle gambe delle persone. Nelle telecomunicazioni non avete gambe che possano reggere le vostre idee. Avete puntato sulla persona più lontana dai contenuti della tesi "La CGIL che vogliamo". Meglio non farsi ingannare quindi e non investire in qualcosa che non ha gambe su cui camminare ne futuro. Sarà per la prossima.

Anonimo ha detto...

INTANTO VORREI DIRE AL COMPAGNO CARLES CHE HO SUL MIO BLOG , ........... SINDACATOEROCK.MYBLOG.IT ............. , HO LA RISPOSTA SU GIORGIO CUSANI .
.
POI , CAZZAROLA ... , QUANTO SIETE CATASTROFICI ....... RAGAZZI ........ RILASSATEVI E LASCIATE CHE QUESTO CONGRESSO ............ SADDA FARE ......... , DOPO , DATE FUOCO ALLE VOSTRE SCHIOPPETTE .
.
UOMINI E DONNE CHE ADESSO SPRECATE SALIVA ED IMPRECRAZIONI ......... QUANDO FIOM LOTTAVA PER IL CCNL ....... DOVE ERAVATE ?
.
IO NON VOGLIO CRIMINALIZZARE NESSUNO , PERO' , TENGO A DIRE , ADESSO DEL CONGRESSO CGIL ............... FATEVI I CA@@I VOSTRI .
.
MI SEMDRA DI AVERE GLI AVVOLTOI CHE MI GIRANO SULLA TESTA ....... CANNIBALI ....... MICA SIETE VELTRONI ?
.
SE HAI DA RISPONDERE ...... sindacatoerock.myblog.it ....... TE RISPONDO IO .
.
SEMRE DA PARTENOPE ...... BUON NATALE A CHI LOTTA .

Alessandro72 ha detto...

Nella CGIL il problema della democrazia sindacale è sempre più motivo di discussioni e polemiche, coinvolgendo lavoratori e rappresentanti sindacali.
La presentazione di un documento congressuale, alternativo a quello della segreteria, sta suscitando polemiche e scontri che, a mio avviso, dimostrano ancora una volta le infinite contraddizioni di un sindacato che, storicamente, ha sempre favorito il dialogo e l'apertura verso differenti punti di vista.
Ora che la nefasta fase della concertazione è finita occorre aprirsi ad una discussione sul futuro del sindacato che, in un momento sociale così difficile, dovrebbe proporre una svolta decisiva e conflittuale; un cambiamento nelle scelte e nei comportamenti.
Io credo che il documento sostenuto dalla Rete 28 aprile "La CGIL che vogliamo" nasca da una profonda riflessione, e dalla consapevolezza che la CGIL deve considerare ormai conclusa la lunga fase della concertazione, che si trascinava dal luglio del 1993.
E' vero la CGIL si è opposta alle scelte di governo e confindustria su un sistema contrattuale che colpisce ancora una volta il salario, i diritti e la libertà di contrattazione, ma, senza il supporto di decisioni strategiche e di proposte innovative e, soprattutto, pratiche, non sarà possibile invertire il processo di impoverimento e precarizzazione in cui verte il lavoro.
La CGIL deve chiarire una volta per tutte le sue priorità, compiendo scelte concrete in favore del lavoro e dei lavoratori.

Alessandro Dimi GKN Firenze

Anonimo ha detto...

Da che parte sta la CGIL ???

30.12.09 - La "questione CGIL" secondo Emma Marcegaglia
Mercoledì 30 Dicembre 2009 19:17
Dichiarazione di Emma Marcegaglia, presidente della Confindustria, sul Corriere della sera del 24 dicembre 2009. "Quella degli assetti contrattuali e' stata l'unica vera riforma istituzionale italiana di quest'anno: ha segnato la fine del conflitto ideologico tra capitale e lavoro. La "questione Cgil" me la sono posta, certo, ma ho firmato pensando che modernizzare le relazioni sindacali fosse essenziale e che il pragmatismo delle parti sociali avrebbe portato all'equilibrio. Cosi' e' stato. Quello che era sembrato un momento di divisione e' poi stato superato: non e' un caso che, metalmeccanici a parte, su tutti i contratti poi l 'unita' sia stata ritrovata firmando accordi innovativi prima della scadenza e senza conflitti. Lo considero un successo."

Anonimo ha detto...

O la fiom ritorna a Canossa e contratta percentuali o deve andare altrove(i basici)In ogni caso la cgil così com'è meglio che imploda.

Anonimo ha detto...

Credo anche io che la fiom ormai debba andare altrove(i basici). Se la CGIL non cambia rotta, e non lo farà, non ha più senso restare imbrigliati in un organismo nel quale siamo un corpo estraneo !!!

carles ha detto...

Grazie Anonimo,sono già degli anni che dico che la CGIL deve cambiare rotta(Sindacati di base)perchè ormai è inutile predicare bene e poi quando ci sono i Governi amici fare approvare leggi o contratti solo un pò meno peggio dei governi di destra contro i lavoratori dipendenti!Carles

Anonimo ha detto...

La CGIL dovrebbe essere li a difendere questi lavoratori di fatto schiavizzati.
Questo è il sindacato che voglio !!!
------

Marocchino, 25 anni, racconta: "Urla e insulti dall'auto
Poi hanno cominciato a colpirci come fossimo bersagli al tiro a segno"
Rabbia e paura, le lacrime di Kamal
"Un'aggressione e nessuno ci ha aiutati"
Tre ragazzi su un'auto: ridevano e urlavano: "Oggi non si lavora". Poi il veicolo ha accelerato .....
di SALVO PALAZZOLO (Repubblica)

Anonimo ha detto...

Le tesi?
A parte il linguaggio tutte e 2 vanno oltre la realtà di crisi che sarà lunga e dolorosa

Anonimo ha detto...

Rosarno è l'emblema del fallimento di tutti SINDACATO(grande e piccolo) in primis:
_quante dununcie all' ispettorato del lavoro ha fatto?
- quante ispezioni ASL ha richiesto?
E soprattutto quanti picchetti, quante manifestazioni?
Bello fare sindacato dagli uffici.

Anonimo ha detto...

La CGIL è il sindacato di riferimento degli ex DS, ora PD presente anche in CISL e UIL.
Potrà mai avere autonomia?
Finito il congresso, firmerà l'accordo separato.
Le 2 mozioni differiscono sulla democrazia sindacale e non è poco nessuna delle 2 propone un percorso di lotta per raggiungere quei "belli" obbiettivi.
La 1° aspetta la fine della crisi,di berlusconi e il ritorno del famigerato "governo-amico"
La 2°regolato le percentuali del cadreghificio si lancerà nell'unità d'azione con i sindacatini di base ed essere espulsi dalla CGIL?
Me lo auguro ma faccio fatica.

Anonimo ha detto...

Operai ribelli,
anni che sinistra grande e piccola vi ha visto solo come merce forza-lavoro e quindi salariati di proprietà sindacale titolato a contrattare il nostro prezzo, salario, sempre al ribasso.
Anni che scaricano su di noi, le loro rogne, noi troppo rigidi mai troppo docili elastici alle necessità dei padroni.
L'elenco degli accordi per portarci alla ragione, all'interesse nazionale, alla collaborazione con i padroni in vista di un miglioramento mai avvenuto, è infinito. Anzi, ha portato i nostri salari in fondo alla graduatoria europea, 10 punti della ricchezza spostarsi dai salari alla rendita e al profitto.
E' servito, il tutto, ad accreditare meglio il sinistro ceto politico sindacale,alla gestione del potere.
All'alternarsi di destra e sinistra al potere ogni volta noi a pagarne il prezzo.
Dove non riusciva la destra arrivava il centro sinistra e viceversa.
E' bene dirselo:
NESSUNO IN ASSOLUTO CI RAPPRESENTA.
Camminare da soli, inizialmente, può creare panico ma tutti i tentativi per esorcizzarla sono finiti.
Soli o in falsa compagnia?
SOLI.
Dove la nostra forza? nel legame quotidiano che ci inchioda alla produzione, ma che costituisce la nostra forza contro la proprietà capitalista li non per diritto divino ma per sfruttamento.
Chiacchieroni della politica e della cultura a cantarci il deux-profundis per meglio fare il loro tink-tank nel potere e nei media .
Questo sistema và messo sotto-sopra e gli unici a poterlo fare veramente siamo noi operai; gli altri del generalintellect, aspettano che i loro padri ridotti per anni all'anonimato della fabbrica,ritornino ai picchetti,in piazza . Si, solo il coraggio e l'orgoglio della forza operaia può rimettere la società con i piedi per terra.

Rosarno il fallimento del sindacato grande e piccolo.
A Rosarno non si è visto il sindacato delle occupazioni delle terre, dei picchettaggi e dell'organizzazione dei braccianti, ma quello degli uffici e delle dichiarazioni mediatiche.
FUOCO SUL QUARTIER GENERALE

Anonimo ha detto...

Dagli ambienti di "lavoro e società" si dice che con la seconda mozione ci sia Cofferati

Anonimo ha detto...

Pragma la "comunista" oggi con il cavaliere
La milanese "Pragma service", che assorbirà i 56 dipendenti ceduti da Mediaset, fa capo a Raffaele Parrasio: 62 anni, una storia di comunista "cossuttiano", ha sempre operato nelle coop. Tra queste la Moovicoop, che dal 1984 lavora per Mediaset, fornendo prima servizi di trasporto, poi scenografie e luci. La Pragma srl ha un capitale sociale(dati 2008) di soli 11500 euro e una decina di dipendenti. Non ha nessuna sede a Roma

Anonimo ha detto...

Il padrone-presidente Mediaset cede 56 lavoratori/trici di Trucco Sartioria Parruchieria a Pragma Service di Moovi coop capitale sociale 11.500 euro"...presentando perfino la vendita come un'opportunità professionale per chi viene allontanato.
Affermazioni così spudorate che neanche il nostro make-up potrebbe rendere presentabili. " dicono i lavoratori al presidio.
"...Temiamo, invece, che il trasferimento possa essere l'inizio di un processo di esternalizzazioni che, nell'ambito delle più generali trasformazioni del Settore televisivo, potrebbe coinvolgere altri settori, sedi o attività del Gruppo Mediaset nel suo complesso ." dicono cgil-cisl-uil
E per il momento si becca 2 scioperi
.
Per "non sputarte nel piatto in cui mangiano" ,come ama riprtergli il loro padrone, gli artisti ,con qualche eccezione han continuato a lavorare.
.Venerdì 16 gennaio:
Mediaset conferma la cessione, l'assemblea decide blocco degli straordinari e scioperi in data da definire
Come mai il presidio è affidato ai soli lavoratori e la grande cgil con qualche bandierina?
Non vuole urtarsi con il padrone presidente e non vuole ostacolare gli affari della moovi-coop?

Dop gli scioperi del 10 e dell'11 gennaio
20 gennaio ancora sciopero delle lavoratrici/lavoratori contro le cessioni del padrone-presidente

Anonimo ha detto...

Anche nel congresso cgil “irrompono” i pensionati che, essendo il 50% e più degli iscritti totali, vogliono pesare negli organismi di elaborazione, di segreteria e nella dirigenza territoriale.
La mozione 2 si autosospende e deciderà le iniziative necessarie per contrastare quest’arruolamento.
Non è un normale “scontro di categorie” che si chiama alla semplice conta, il peso dei pensionati, in cgil come in altri sindacati, determina la formulazione delle scelte come fù l’accordo del 23 luglio 2007, che, innalzava l'età pensionistica, riduceva le aspettative future con i coefficienti ogni tre anni, mette i lavoratori gli uni contro gli altri…
“Fortunati” arrivati alla pensione, che svolgono funzione di welfare nella famiglia, “privilegiati” della sopravvivenza che assistono al declino inesorabile dei diritti e dei salari dei figli, al no-future dei nipoti, che non trasmettono storia e saggezza di rivolta collettiva, ma “propretari della morte” arruolati per inibire “gli attivi”.
a sinistra come a destra, di volta in volta si arruola, il precario il pensionato, per far ragionare l’operaio appeso alla corda del mutuo.
I padroni ringraziano: "Quella degli assetti contrattuali e' stata l'unica vera riforma istituzionale italiana di quest'anno: ha segnato la fine del conflitto ideologico tra capitale e lavoro. La "questione Cgil" me la sono posta, certo, ma ho firmato pensando che modernizzare le relazioni sindacali fosse essenziale e che il pragmatismo delle parti sociali avrebbe portato all'equilibrio. Cosi' e' stato. Quello che era sembrato un momento di divisione e' poi stato superato: non e' un caso che, metalmeccanici a parte, su tutti i contratti poi l 'unita' sia stata ritrovata firmando accordi innovativi prima della scadenza e senza conflitti. Lo considero un successo." Emma Marcegaglia, presidente della Confindustria.
Bonanni CISL pur desiderando tempi un po’ più veloci, aspetta che Guglielmo regoli i conti con la fiom e vedere la firma cgil all’accordo separato come d’altronde vuole il PD suo azionista di riferimento.
Mentre i lavoratori sono senza lavoro e senza salario, a marzo la cgil ci porterà a passeggio con lo sciopero sul fisco.
1000 euro al mese per i senza lavoro restano dichiarazione per aggiustare l’immagine non programma di lotta immediata del sindacato nella crisi.

Aspettando il fuoco del governo amico

Anonimo ha detto...

alla faccia della democrazia sindacale piena e autentica!!!!!!!!!
stamane all'assemblea di base nel mio istituto superiore a caserta la dirigente nazionale mi ha arrogantemente stoppato le parole dal punto in cui dicevo di "essermi aspettata più di 5 minuti 5 di illustrazione dei due documenti" apostrofandomi nel sostenere che, essendo non iscritta ma una simpatizzante e aspirante iscritta, non avevo diritto a parlare.....
Mena Moretta

Anonimo ha detto...

eccovi arrivati al varco..........siete solo chiacchiere e distintivo......manco tra di voi riuscite a stare uniti......ahhh ma avere due mozioni e' grande prova di democrazia,peccato che vi stiate sputando addosso tanto di quel veleno......

Anonimo ha detto...

La recente decisone dello sciopero generale incentrato sulla questione fiscale, mentre potrebbe nuovamente dare un piccolo sobbalzo di combattività, ha totalmente sbagliato il bersaglio e sembra avere come motivazione quella di cavalcare l’unico tema con il quale ci sia una consonanza di posizioni con gli altri due sindacati confederali. Si richiede qualche frazione di punto in meno di tassazione sul lavoro dipendente. Ma siamo sicuri che siano queste le priorità di lavoratori con i salari più bassi d’Europa, con una disoccupazione al 10 per cento, con i giovani che hanno solo contratti precari

Anonimo ha detto...

l'unico motivo per cui e' stato indetto lo sciopero e' che epifani deve dimostrare di non perdere colpi nei confronti dei signori della mozione 2............e' solo una motivazione politica che come risultato portera' ad un giornata di perdita di stipendio(ma non per quei delegati che si metteranno un giorno di ferie e non di sciopero.......perche' sono furbi loro,una piu' del diavolo ne conoscono)e risultati zeru tituli........

Anonimo ha detto...

La CGIL:

Da un lato non firma il nuovo modello contrattuale insieme agli altri due confederali, ma d’altra parte non critica quelle categorie (come chimici e alimentaristi) che quel modello contrattuale hanno nella sostanza accettato nei loro accordi. Fa l’opposizione al governo nella speranza che questo si faccia più gentile con lei, che le consenta di salvare l’onore, e poter tornare presto insieme agli altri sindacati...G.Garavini 02/02/2010

Anonimo ha detto...

Unità========Pensionati
In ogni dibattito si fà appello all'unità, allo spirito di "appertenenza", meglio quello che...e i contenuti scappano.
I congressi si fanno dopo 3 anni di esperienza e il congresso fa prima il bilancio dell'azione degli anni trascorsi enuclea successi e sconfitte.
Cos'è successo in questi 3 anni?
L'accordo sul wel-fare con il governo amico che ci allunga l'età pensionabile...lo scippo del TFR .
Arriva la crisi, padri senza lavoro davanti ai cancelli o sui tetti, alcuni tornano in famiglia e la grande CGIL cosa propone? chiacchiere buone per ogni stagione.
Più che dibattito sindacale sono parole e giro di poltrone supplenti al vuoto politico del centro sinistra, contenimento-contenitore dei suoi iscritti-votanti, da portare in dote alle prossime elezioni.
I lavoratori, i loro interessi possono attendere.
L'unità al difuori dei contenuti è unità al servizio dei partiti e senti come vibrano le corde dell'appartenenza delle cadreghe.
Pensionati:
Strumentalizzare i pensionati contro i lavoratori attivi è lo schifo di questi anni e di questo congresso.
I pensionati devono decidere della loro pensione non del futuro dei lavoratori attivi.
Arruolarli per decidere la linea del prossimo futuro serve a ricattare gli attivi sempre più minoranza nei sindacati. I pensionati facciano i loro congressi di categoria, le loro lotte ma non interferiscano con quelli in produzione.
(“Fortunati” arrivati alla pensione, che svolgono funzione di welfare nella famiglia, “privilegiati” della sopravvivenza che assistono al declino inesorabile dei diritti e dei salari dei figli, al no-future dei nipoti, che non trasmettono storia e saggezza di rivolta collettiva, ma “propretari della morte” arruolati per inibire “gli attivi”).
Insomma uno schifo.
Il congresso finirà con le cadreghe in rigida percentuale, la crisi si acuisce come tutti prevedono ne vedremo di belle, allora si deciderànno le sorti del sindacato. Se le lotte si intensificheranno attraverseranno la burocrazia e il cambio ci sarà.
Aspettiamo ancora qualche mese , anno per uscire/farsi cacciare ?

Anonimo ha detto...

Nel TPL ormai vi prendono a pernacchie....tante firme avete messo, tante tessere del sindacatonel cesso.
Mi chiedo: giustamente nessuno si iscrive più al sindacato, come fate a campare?

Anonimo ha detto...

Ormai il sindacato sopravvive sul riconoscimento politico: chiamato di tanto in tanto dai governi che si alternano ed accettare la sostanza, un pò edulcorata,che di volta in volta gli viene proposta AL TAVOLO.
Non s'interroga che una generazione intera è stata fottuta, bambocciona forzata.
Ha sostituito gli obbiettivi con le dichiarazioni stampa e la lotta con le vertenze legali quando non può farne a meno.
Ma il suo compito è assolto: non far uscire la rabbia dai binari della concertazione,essere recinto-massa di manovra elettorale del PD.
Ai lavoratori la responsabilità di tenersi Berlusconi, loro(PD) parassitariamente ad aspettare la schede elettorale che li vuole più presentabili del mafioso puttaniere.
Anche per questo c'è da pagare un tributo di sacrifici, nostri.Di emergenza in emergenza turandoci tutti gli orifizi possibili rimandarli in parlamento.

Coazione a ripetere ovvero il gioco dei pazzi

Questa è la realtà bellezza. Dicono i professionisti del sindacato, fino a quanto non arriverà uno tzunami sociale che spazzi la burocrazia, la costringa "a rinnovarsi" continueranno a chiedere e ad andare ai tavoli-governativi e sottoscrivere quello che confindustria comanda.
"E' la situazione non siamo noi stronzi"
Il mantra che la congrega sindacale ripete.
Una domanda allo SPI:
Non vi vergognate dopo aver visto cedere tutto, di consegnare alle nuove generazioni un sindacato di merda, farvi arruolare per qualche euro, per zittire e calmare gli attivi, il futuro dei vostri nipoti?

Anonimo ha detto...

DOPO TUTTO QUELLO CHE STA ACCADENDO , VISTE LE MODALITA' CON CUI SI STA SVOLGENDO IL CONGRESSO , DOPO IL CONGRESSO ............. COSA FACCIAMO ?
.
sindacatoerock.myblog.it

emilio ha detto...

saremo sempre con la cgil.
Noi siamo il sindacato.
Noi siamo quelli che non abbassano mai la testa, quando passa il padrone.

Anonimo ha detto...

bene bene..........avete fatto le assemblee per spiegare lo sciopero,avete urlato che chiedete questo....questo e........quello.......ORA,DOPO AVERLO CHIESTO........VI VOLETE SEDERE A QUEL CAZZO DI TAVOLO E PORTARCELO A CASA??????PERCHE' ULTIMAMENTE VOI CARI COMPAGNI CI STATE FACENDO CREDERE CHE LA MANNA CADE VERAMENTE DAL CIELO..........E PER UNA VOLTA TANTO NON DATE LA COLPA AGLI ALTRI........SIETE GRANDI E MAGGIORENNI.............SIATE RESPONSABILI DELLE VOSTRE AZIONI E PORTATE A CASA RISULTATI.........RISULTATI.......RISULTATI......RISULTATI.........NO ZERU TITULI

Anonimo ha detto...

GIORGIO CREMASCHI ALLA GIUDA DELLA FIOM ?
.
RINALDINI E' STATO UN OTTIMO SEGRETARIO ............... CREDO CHE GIORGIO PUO' ESSRE ALTRETTANTO .
.
SI , GIORGIO ALLA GUIDA DELLA FIOM E' CON-VINCENTE .
.
DAI GIORGIO , SEI CON-VINCENTE .
.
sindacatoerock.myblog.it
.
UN SALUTO DA PARTENOPE.

Anonimo ha detto...

A PROPOSITO , A QUESTO PROPOSITO , FARO' UN POST SUL MIO BLOG , A SOSTEGNO DELLA CANDIDATUTA DI GIORGIO CREMASCHI .
.
RINNOVO IL SALUTO DA PARTENOPE .

Anonimo ha detto...

Sono appena tornato dal congresso sebbe ho votato la seconda mozione ( perdente) nonmi e piaciuto lintervento di Rinaldini (forse mira a una sedia è grande) i suoi toni minacciosi come dire passa la vostra mozione ma vi metto in difficoltà ugualmente ,nella vita il saper perdere è una dote cosa che Rinaldini non ha sono stato tentato di andare li li .. ma mi ha fermato il collega era li seduto dietro che sfogliava dei fogli... Ripeto io ho votato la mozione di Rinaldi durante le assemblee nei luoghi di lavoro ma non mi sarei mai aspettato IL NON SAPER PERDERE . Oggi ha Rimini non è un bel spettacolo la dice lunga che i vari rinaldini si son ritirati nella sal BLU a dire cosa? a fare Cosa ? LA CGIL è UNA NOI NON SIAMO COME BERLUSCONI E FINI chi vuole intendere intenda . Epifani ha ragione siamo l'unico sindacato serio e non possiamo restare all'angolo x qualke idiota che non sa perdere l'ultima l'ho aggiunto io . ora bisogna iniziare a correre altrimenti con i vari galli non si va da nessuna parte . La fiom è ora che guardi avanti e non stai sempre ad ascolare uno ke non sa perdere ..carissimi ma non vi siete mai kiesti ke è ora che cambiate segretatrio ... come siete l'unica categoria che non cambiate ' Vi ha immanicato tutti? un saluto da Red io ero presente al congresso .

Anonimo ha detto...

scusate l'ortografia ma con questi mini pc sono in difficoltà con la tastiera Red

Anonimo ha detto...

lo stesso Podda (firmatario della seconda mozione) mio ex segretario non è andato nella sala Blu forse ha capito .... che il saper perdere non nuoce sempre. Rinaldini sebbene la sua mozione a mio avviso era migliore con il suo ultimo intervento ha dimostrato quello ke è ...poteva stare zitto!! Red

carles ha detto...

Io quando critico mi firmo sempre.Se Cremaschi e Rinaldini non vi garbano tenetevi i riformisti e moderati come Epifani ma almeno abbiate il coraggio di firmarvi! Carles

Unknown ha detto...

Podda aveva "capito male", difatti è tornato sui suoi passi, e non ha votato il documento della 1, anche a dispetto di qualche "poddista"; e l'unità si fà solo se c'è almeno onestà di intenti. Tutto ciò che non si è visto a Rimini.

Anonimo ha detto...

"La fiom è ora che guardi avanti e non stai sempre ad ascolare uno ke non sa perdere .."
Dove?
I vincenti della cisl-uil-ugl?

O nei posti di lavoro dove bisogna organizzare la resistenza operaia?

Continua a sognare tempi normali, hai letto i 5 punti della Commissione Europea?
La dittatura dei banchieri di Bruxel si abbatterà su tutto il sud dei paesi deboli.
Altro che fantasticherie riformiste, la Grecia è il modello per il mediterraneo e inuovi arrivati dell'ex blocco sovietico.
Noi siamo abituati a perdere ma voi vincenti di che?
Di sistemazione della burocrazia sindacale che non si sposta di un millimetro dal suo collateralismo al PD a cui fornisce uomini e da cui riceve "indicazioni"?

Anonimo ha detto...

"Epifani ha ragione siamo l'unico sindacato serio e non possiamo restare all'angolo..."
Serio, responsabile quasi immobile che non vedeva l'ora, una volta sistemato la fiom,ansioso di tornare con Bonanni,Angeletti..,
Avete firmato 40 contratti naz. di categoria escluso i metalmeccanici,per ritornare da cisl,uil.
Continuate a sperare di tenere sotto controllo gli operai.Ma se la crisi dovesse, come i più prevedono, approfondirsi c'è da ben sperare che verrete travolti come furono travolte le Commissioni Interne degli anni 50/60

Una processione ogni tanto non basterà

Anonimo ha detto...

Vincere, perdere ?
Rispetto a chi a che cosa?
Agli interessi dei lavoratori o dei posti di potere?
Vincere,perdere vissuti così sono figli del pensiero televisivo a cui siete stati formati in questi anni di merda.
"l'unica battaglia persa è quella che non si intraprende mai" più o meno diceva il Che.
E con questa fottutissima paura non avete mai ingaggiato nessuna battaglia sindacale vera per resistere ai padroni.
Vostro papà PD vi avrebbe sgridati, insultati ed emarginati.
Lo sai che siamo al 23°posto nella graduatoria dei salari?
Non è stato questo il pedaggio che i lavoratori italiani hanno dovuto pagare per legittimare e permettere l'ascesa al potere del ceto politico PD ieri DS, antieri PDS e nel trapassato PCI?
.... è tempo di svegliarsi e difendere i propri interessi di classe, altro che giudicare il raiting dei vari burocrati.

Anonimo ha detto...

19.05.10 - Milano - Manifestazione cittadina delle lavoratrici e dei lavoratori PDF Stampa E-mail
Mercoledì 19 Maggio 2010 07:27

Raccogliamo il messaggio dei lavoratori greci “lavoratori d'Europa solleviamoci!”: (...)

il 20 maggio promuoviamo una mobilitazione cittadina autoconvocata dalle lavoratrici e dai lavoratori per dar forza alle singole lotte (Maflow, Mangiarotti, San Carlo, Marcegaglia, Novaceta, Lares, Metalli Preziosi, Omnia, Eutelia, ecc..) trovando di nuovo la capacità di unirci e opporci all’attacco padronale e alla crisi da loro prodotta.

Il 20 maggio 2010 ricorre il quarantesimo anniversario dell’approvazione dello statuto dei lavoratori (legge 300 del 20/05/70). Con la scusa della crisi i padroni stanno facendo piazza pulita dei diritti salariali e normativi. La proposta di legge “Collegato Lavoro” e quella Bersani-Ichino del contratto unico di inserimento triennale (la stessa contrastata da milioni di lavoratori e studenti francesi) aprono la strada alla libertà di licenziamento e alla totale precarietà.

INVITIAMO: LAVORATORI/TRICI, PRECARI, IMMIGRATI, CASSINTEGRATI, DISOCCUPATI, PENSIONATI E STUDENTI

GIOVEDÌ 20 MAGGIO

DALLE ORE 10

PIAZZA DUCA D'AOSTA DI FRONTE AL PALAZZO DELLA REGIONE

Contro le chiusure, le ristrutturazioni e i licenziamenti!

Contro il nuovo attacco all’articolo 18 il “collegato lavoro” e la proposta Bersani-Ichino!

Contro la crisi dei padroni per farla pagare a loro!

In solidarietà con i lavoratori greci in lotta, per l’unità dei lavoratori di tutti i paesi!




Ovunque possibile proclamiamo gli scioperi!




Promuovono

RSU, Delegati e lavoratori: Maflow di Trezzano s/n, Mangiarotti Nuclear di Milano, San Carlo di Sesto Ulteriano, Marcegaglia Buildtech di Milano, Carlo Colombo di Agrate, Call center Poste di Milano, Vodafone di Milano, Omnia di Milano

Aderiscono:

RSU, Delegati e lavoratori: FORM di Cormano, Marcegaglia di Lomagna e Graffignana, Microtecnica di Brugherio, Eutelia di Pregnana Milanese, Metalli Preziosi e Lares di Paderno Dugnano,Novaceta di Magenta, IBM di Vimercate, Nielsen di Milano, Studenti città studi.







Per aderire all’appello: coordinamentolucc@yahoo.it Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. - 3494906191

Anonimo ha detto...

Non ho capito bene di cosa si parla quando si parla di chi ha vinto e di chi ha perso al congresso della CGIL. Quello che invece ho capito dal mio punto di osservazione di delegata RSU è che ci sono state molte persone che non hanno avuto una vera libertà di scelta. Ci sono tanti iscritti che non si sono neanche presentati alle assemblee congressuali per disaffezione o sfiducia. Ci sono stati diversi iscritti che non erano preparati per fare una scelta libera e consapevole anche perché da moltissimo tempo nessun dirigente sindacale si è impegnato per alimentare e tenere vivo questo rapporto. Ci sono stati delegati della RSU che non hanno avuto il coraggio di sfidare l’ostilità dei segretari di riferimento. Ci sono stati compagni che pur condividendo l’analisi critica della mozione 2 non hanno intravisto una capacità propositiva che si configurasse come una alternativa concretamente praticabile. Personalmente ho votato per la mozione di Epifani e non ne vado fiera. Ma so che se Epifani ha vinto lo ha fatto alleandosi con la paura, con la disaffezione e con il distacco di tanti iscritti. E’ una vittoria questa?

Anonimo ha detto...

Non ho capito bene di cosa si parla quando si parla di chi ha vinto e di chi ha perso al congresso della CGIL. Quello che invece ho capito dal mio punto di osservazione di delegata RSU è che ci sono state molte persone che non hanno avuto una vera libertà di scelta. Ci sono tanti iscritti che non si sono neanche presentati alle assemblee congressuali per disaffezione o sfiducia. Ci sono stati diversi iscritti che non erano preparati per fare una scelta libera e consapevole anche perché da moltissimo tempo nessun dirigente sindacale si è impegnato per alimentare e tenere vivo questo rapporto. Ci sono stati delegati della RSU che non hanno avuto il coraggio di sfidare l’ostilità dei segretari di riferimento. Ci sono stati compagni che pur condividendo l’analisi critica della mozione 2 non hanno intravisto una capacità propositiva che si configurasse come una alternativa concretamente praticabile. Personalmente ho votato per la mozione di Epifani e non ne vado fiera. Ma so che se Epifani ha vinto lo ha fatto alleandosi con la paura, con la disaffezione e con il distacco di tanti iscritti. E’ una vittoria questa?

Armando Zenorini ha detto...

Ma allora, perchè comunque hai votato per la Mozione 1? Lo so che in questa fase ci vuole spesso il coraggio anche per qualcun altro, ma questo è il gioco ora, e questo post lo dovresti comunque girare al sito "per la CGIL". Anche se dubito che ti darebbero una risposta "politica".

Anonimo ha detto...

Risposta al compagno Armando: ho votato la mozione 1 perché non ho visto nella 2 una alternativa convincente. Inoltre la mozione 2 è stata sostenuta da uno schieramento troppo eterogeneo secondo me; ad esempio, mi ha lasciato perplessa la firma di un componente della segreteria confederale che ha sempre sostenuto posizioni di “destra” e mi ha preoccupato il fatto che un documento alternativo sia stato presentato da segretari generali di categoria. Poi c’erano delle proposte che non condivido, ad esempio l’idea delle primarie per l’elezione dei gruppi dirigenti. Comunque avevo scritto il messaggio per confermare quello che sicuramente già sapete, che nei congressi scattano dei meccanismo per cui il risultato ufficiale non rispecchia fedelmente il vissuto reale all’interno della CGIL. La mia voleva essere una specie di incoraggiamento a continuare la vostra battaglia perché io guardo con simpatia le espressioni di dissenso che alimentano la democrazia anche se non mi riconosco in questa mozione. E’ lecito ?

Anonimo ha detto...

NO , NON E' LECITO PERCHE' NON E' COERENTE .
.
TU DICI CHE NON TI PIACCIONO LE PRIMARIE , NON CAPISCO , SE QUALCUNO HA PENSATO CHE SAREBBE STATO DEMOCRATICO INTERPELLARE LA BASE , QUALE PERICOLO HAI VISTO IN QUESTO ?
.
CHI HA VINTO E CHI HA PERSO ?
.
HA VINTO LA COERENZA DELLA FIOM E CON ESSA , IL SUO GRUPPO DIRIGENTE . GRAZIE ALLA FIOM , LA CGIL NON E' PIU' LA STESSA ............ HA UNA OPPOSIZIONE INTERNA ATTIVA E COMBATTIVA .
.
ANCHE SE EPIFANI HA VINTO , NON PENSATE CHE DOVRA' FARE I CONTI CON CHI HA PERSO , VISTO CHE NON E' RIUSCITO A VINCERLI COMPLETAMENTE ?

Anonimo ha detto...

Prendo atto che neanche qui è lecito esprimere una posizione che si discosti “dalla linea”. Pazienza.
Certo che Epifani dovrebbe fare i conti con la minoranza. Tutti dovrebbero imparare a fare i conti con un pensiero un po’ diverso dal proprio. Ma pochi lo fanno. E non credo, perdonatemi, cha la minoranza abbia il monopolio della democrazia e della tolleranza. Tolgo il disturbo. Buon lavoro a tutti.

Anonimo ha detto...

la fiom e' portatrice sana di democrazia e tolleranza alla stalin

carles ha detto...

Neanche la maggioranza ha il monopolio della democrazia e della tolleranza ma di sicuro ha quello dell'arroganza!

carles ha detto...

Vi ho copiato l'articolo che c'è sul sito di Beppe Grillo riguardo alle pensioni in Italia.Bisognerebbe chiedere anche alla CGIL se in questi anni ha fatto qualche cosa di concreto per difenderle!!! Carles In Italia esistono due classi: quella dei vecchi e quella dei giovani. La prima è al governo, ha una pensione, al termine dell'attività lavorativa ha avuto un tfr, ha goduto di un'Italia quasi scomparsa con fiumi puliti, spiagge libere, bassa criminalità. I vecchi hanno un futuro dietro le spalle, hanno avuto la speranza di emergere nella loro professione e molti ci sono riusciti, hanno avuto la sicurezza di un lavoro a tempo indeterminato. I vecchi hanno potuto scegliere tra grandi aziende come l'Italtel, la Telecom, l'Olivetti. Hanno comprato un appartamento, i più fortunati anche una casa di villeggiatura.
I vecchi hanno fatto studiare i figli per nulla, li hanno precarizzati, tolto loro l'ambiente, il diritto all'acqua pubblica. Li hanno indebitati con 30.000 euro a testa (lo stipendio di 3/4 anni di un interinale). I vecchi se la sono goduta, ognuno a modo suo, fottendosene delle generazioni successive. Lo hanno fatto e possono continuare a farlo perché sono loro a detenere il potere. L'Italia ha il presidente della Repubblica e il presidente del Consiglio più anziani del mondo occidentale.
L'Italia ha anche 17 milioni di pensionati. Molti hanno pagato solo in parte la pensione che ricevono. Milioni sono a casa dall'età di 50/55 anni senza parlare delle baby pensioni con 15/20 anni di contributi o le pensioni scandalose dei parlamentari dopo solo due anni e mezzo di legislatura o le doppie e triple pensioni, le pensioni superiori ai 10.000 euro al mese, le pensioni cumulate con uno o più stipendi. In questa situazione di privilegi e di profonda ingiustizia sociale, si è deciso che i giovani andranno in pensione a 70 anni, in pratica mai. Questo non è accettabile.
Se si deve procedere a una riforma delle pensioni, ognuno deve fare la sua parte oppure nessuno. Perché un ragazzo deve con il suo lavoro mantenere lo Stato sociale di cui beneficiano le vecchie generazioni? Un giovane di vent'anni che inizi a lavorare nel 2010 andrà in pensione nel 2060. Da qui all'eternità. Chi fa un lavoro usurante a 70 anni è buono per l'ospizio. Perché un ragazzo dovrebbe pagare i contributi per esempio per Felice Crosta, ex presidente dell'Agenzia dei Rifiuti in Sicilia in pensione con 1.369 euro al giorno? O tutti o nessuno.
In pensione si può andare a 60 anni, l'innalzamento dell'età pensionabile è dovuto all'enorme spreco di soldi pubblici per le pensioni ATTUALI, non per quelle future che vengono dilazionate nel tempo, sempre leggermente più in là, come è avvenuto con l'accorpamento delle finestre pensionabili. Discutiamo delle pensioni ATTUALI, poi con calma di quelle future. Mettiamo un tetto massimo pensionistico a ogni italiano, ad esempio 2.500 euro, vietiamo il cumulo di pensioni, aboliamo con effetto retroattivo le pensioni "super baby" dei parlamentari e, soprattutto, diamo a ogni pensionato una pensione commisurata a quello che ha realmente versato perché la differenza di qualche miliardo di euro è a carico dei giovani che la pensione non la vedranno mai, il tfr neppure e forse, neanche il lavoro. I sacrifici non hanno età, l'anagrafe non è un privilegio.

Anonimo ha detto...

Una domanda allo SPI:
Non vi vergognate dopo aver visto cedere tutto, di consegnare alle nuove generazioni un sindacato di merda, farvi arruolare per qualche euro, per zittire e calmare gli attivi, il futuro dei vostri nipoti?

sabato 27 febbraio 2010 05.23.00 GMT-08.00

Anonimo ha detto...

Anche nel congresso cgil “irrompono” i pensionati che, essendo il 50% e più degli iscritti totali, vogliono pesare negli organismi di elaborazione, di segreteria e nella dirigenza territoriale.
La mozione 2 si autosospende e deciderà le iniziative necessarie per contrastare quest’arruolamento.
Non è un normale “scontro di categorie” che si chiama alla semplice conta, il peso dei pensionati, in cgil come in altri sindacati, determina la formulazione delle scelte come fù l’accordo del 23 luglio 2007, che, innalzava l'età pensionistica, riduceva le aspettative future con i coefficienti ogni tre anni, mette i lavoratori gli uni contro gli altri…
“Fortunati” arrivati alla pensione, che svolgono funzione di welfare nella famiglia, “privilegiati” della sopravvivenza che assistono al declino inesorabile dei diritti e dei salari dei figli, al no-future dei nipoti, che non trasmettono storia e saggezza di rivolta collettiva, ma “propretari della morte” arruolati per inibire “gli attivi”.
a sinistra come a destra, di volta in volta si arruola, il precario il pensionato, per far ragionare l’operaio appeso alla corda del mutuo.

un toscano ha detto...

Il 20 settembre 2002 Guglielmo Epifani è stato eletto dal Comitato direttivo della Cgil alla carica di segretario generale della Confederazione. è il settimo segretario generale della storia della Cgil, dopo Di Vittorio, Novella, Lama, Pizzinato, Trentin e Cofferati. Ma è il primo segretario generale della Cgil di fede socialista.
Una fede peraltro mai rinnegata, se ancora oggi, a distanza di dieci anni dalla dissoluzione del PSI, rivendica di essere "socialista con orgoglio''. Ci tiene a dire che nel PSI stava con Antonio Giolitti e il gruppo di Mondoperaio che al congresso del Midas, nel 1979, si oppose a Craxi, perdendo, ma non si può certo dire che nel decennio successivo non si sia allineato alla segreteria. E infatti, nel 1984, fa parte dei più convinti sostenitori del decreto di San Valentino, quello con cui il governo Craxi decide di tagliare la scala mobile, spaccando la Cgil. Giuliano Cazzola, allora in segreteria, ricorda che "Dopo la rottura con i comunisti, Del Turco iniziò a ricucire con Lama per salvare la baracca della Cgil e in quella occasione Epifani fece una moderata fronda, in sintonia con chi nel PSI voleva che la rottura in Cgil si acuisse''. Altri tempi? No. Epifani non rinnega nemmeno il sostegno dato in quella circostanza a Craxi ribadendo oggi che "avevamo ragione noi''. Un altro craxiano doc, Claudio Martelli, lo ricorda commosso di fronte alle sue tesi lib-lab durante il convegno di Rimini su "Merito e bisogno'', "Era il 1982, lui era già segretario aggiunto dei poligrafici, ma aveva ancora l'aspetto del giovane studioso. Alla fine della relazione mi venne ad abbracciare''.
Epifani si adopererà per cercare di salvare il PSI travolto da tangentopoli. Nel '92 sostiene la campagna elettorale del suo compare di partito e di sindacato Maurizio Sacconi........

PER QUESTO MOTIVO EPIFANI ODIA LA FIOM ,COME IL SUO AMICO SACCONI ODIA CON LA BAVA ALLA BOCCA I COMUNISTI.
MA NON PREOCCUPATEVI PICCOLI SOCIALISTI,IL SENTIMENTO E'PROFONDAMENTE RICAMBIATO.

NO ALL'ACCORDO DI POMIGLIANO!!

Riecheggia in lontananza(per ora)una vocina che dice:
Pagherete caro,pagherete tutto.
Pagherete caro,pagherete tutto.
Per ora.....

Carles ha detto...

Hai ragione Toscano,tutte merde quei socialisti di merda(Sacconi,Cazzola,Epifani) basta guardare ora da che parte stanno!!! Però quanto ancora ci vorrà ai lavoratori ad aprire gli occhi?

un toscano ha detto...

Voglio manifestare tutta la mia solidarietà e riconoscenza a tutte le compagne e compagni di lotta, che si sono schierati sul fronte del no allo stabilimento di Pomigliano d'Arco.
Pur sotto il ricatto padronale della perdita del posto di lavoro,queste meravigliose avanguardie del terzo millennio hanno fatto sibilare le loro sciabole sotto la faccia del tiranno capitalista.Non italo canadese,solo e semplicemente capitalista.
Un grazie di cuore!!
Nel contempo voglio esprimere la mia solidarietà e vicinanza a tutte le compagne e compagni dello stabilimento di Pomigliano d'Arco,indistintamente,sia che abbiano votato a favore o contro l'accordo.
La classe operaia deve rimanere unita,anche in questi difficili frangenti.
La classe operaia,ho detto,non i suoi presunti delegati a classe dirigente.
Ora tralasciando di parlare dei servi Bonanni e Angeletti per non essers sempre offensivo voglio ricordare un fatto:
Il 27 gennaio 2009 ho partecipato ad un'assemblea nazionale dei quadri e delegati della Fillea CGIL,a Milano,organizzata dalla mia categoria per offrire spunti di riflessione e consigli di come uscire dalla crisi.Le conclusioni sono state fatte da Guglielmo Epifani.
Epifani sostenne tre buoni motivi per cui si dichiarava contrario alla riforma sui modelli contrattuali:
1)l'indice ipca,non recuperando l'inflazione dovuta al costo dei prodotti energetici,era iniquo
2)dichiarò di essere contro le deroghe al CCNL
3)alcuni punti che riguardavano il diritto di sciopero,in alcuni settori del pubblico impiego,ingiusti....forse anche incostituzionali?(non ricordo bene)

Alla luce di sopra detto,il nostro segretario,che non è un parlamentare ma è stato delegato a rappresentare milioni di lavoratrici e lavoratori e pensionati e a tutelare i loro interessi,dovrebbe schierarsi senza se e senza ma al fianco della FIOM.

Tuttavia sappiamo che la coerenza è dei grandi!

Saluti rossi.
Saluti a pugno chiuso.
Un saluto a Carles e a Bruno.

un toscano ha detto...

Vorrei sottolineare un dato di fatto non particolarmente irrilevante.Anzi due.
Partirò da quello più scontato e che tuttavia lascia dentro di noi una qualche amarezza:
gli impiegati dello stabilimento di Pomigliano si sono schierati con percentuali degne di tutti i regimi autoritari con il fronte del si.Evitando di contrapporre, in uno scontro tra sfruttati, il mondo del lavoro subordinato ringrazio quei 16 padri di famiglia o madri che hanno avuto l'orgoglio,la dignità e il coraggio di opporsi al ricatto.
L'altro dato che occorre,felicemente e in modo determinante,sottolineare è il seguente:
Se prendiamo in considerazione il solo collegio degli operai, in riferimento ai voti validi espressi,la percentuale del fronte del no si attesta al 40% (39,92% per la precisione).
Altro che plebiscito!
Pur con la pistola alla tempia e proprio per la pistola alla tempia,questa è stata una grande risposta della classe operaia.

P.S.Senti Raffaele(Bonanni)la devi far finita di dire che certi spezzoni della CGIL non hanno capito che il mondo è cambiato e che sono anacronistici pensando di vivere nel '900.
Noi lo abbiamo capito.La differenza è tra chi spera in un mondo diverso e possibile e chi come te,avendo rinunciato alla lotta,vuole ricondurre la classe operaia a vivere condizioni più simili a quelle della seconda rivoluzione industriale tra la fine del 1700 e gli inizi del 1800.
Se ci puoi fare questo piacere e usare i secoli giusti te ne saremmo grati(per una volta,non di più,grati).Però tu e i tuoi compari dovete fare attenzione.Non vorrei che si svegliasse un qualche filosofo che magari vi scrive un nuovo "Manifesto del Partito Comunista".
Chissà come va a finire questa volta?!!

Anonimo ha detto...

GRANDE TOSCANO E GRANDE CARLES .
BENTROVATI NELLA LOTTA .
.
A POMIGLIANO ABBIAMO STRAVINTO , E' INIZIATA DALLE GIORNATE DI POMIGLIANO LA RISCOSSA PER LA LIBERAZIONE DEL MONDO DEL LAVORO .
.
ADESSO IL SINDACATO NON E' PIU' LO STESSO ............ SEMPRE PIU' LE RAGIONI DELLA FIOM SONO VICINE A QUELLE DEI BASE ........ QUESTO STA A SIGNIFICARE CHE LA FRATTURA , CREATA AL CONGRESSO DALLA MOZIONE 2 , E' INARRESTABILE E A MESSO IN MOTO UN PROCESSO DI AVVICINAMENTO .
.
PICCOLO APPUNTO A SLAI-COBS ........... CON UN PO' PIU' DI CORAGGIO , INVECE DI ASTENERVI ,...... ADESSO IL RISULTATO SAREBBE STATO ANCORA PIU' ECLATANTE ....... 45%.... A 55% .........
.
MA VA BENE COSI' ........
.
RAGAZZI , VI ASPETTO SUL MIO NUOVO BLOG .......... www.ilcorvo.myblog.it .
.
RIPETO IL LINK .... WWW.ILCORVO.MYBLOG.IT .....
.
VI ASPETTO AMICI ......... IL MIO SPAZIO E' ANCHE IL VOSTRO ........ UN GRANDE SALUTO .

Anonimo ha detto...

DIMENTICAVO DI DIRE ............... CHE VESUVIO E' BRUNO710 ........... E CHE IL CORVO ........... E' IL RESTO DI SINDACATO E ROCK .
.
www.ilcorvo.myblog.it
.
RIPETO IL SALUTO A TUTTI E IN MODO PARTICOLARE A CARLES E AL TOSCANO .

Anonimo ha detto...

DIMENTICAVO DI DIRE ............... CHE VESUVIO E' BRUNO710 ........... E CHE IL CORVO ........... E' IL RESTO DI SINDACATO E ROCK .
.
www.ilcorvo.myblog.it
.
RIPETO IL SALUTO A TUTTI E IN MODO PARTICOLARE A CARLES E AL TOSCANO .

Anonimo ha detto...

Pubblicato in:: Numero743-10

Al termine dello scrutinio dei 4.642 voti espressi al referendum di ieri allo
stabilimento di Pomigliano D'Arco sull'accordo tra Fiat e sindacati (Fiom esclusa), i
si' hanno ottenuto 2.888 voti, pari al 62,2%, mentre i no sono stati 1.673, pari al
36%.

Malgrado e nonostante i ricatti il 36% degli operai ha votato NO alla FIAT.

Tra i SI i voti dei capi, dirigenti e impiegati piu' qualche leccaculo.

Ai padroni trema il culo.

Se poi vediamo in dettaglio i dati del colleggio operai si ha:
4231 aventi diritto
4151 voti validi
2494
si 60%
1657 no 39,9%
23 bianche
57 nulle

colleggio
impiegati
413 aventi diritto
410 voti validi
394 si
16
no
1 bianca
2 nulle

come si evince da questo dato gli operai al 39,9 % bocciano il piano marchionne e
considerando il ricatto e le pressioni possiamo dire che è davvero un successo

Anonimo ha detto...

«Caro figlio mio - scrive Anna - siccome non riesco a dormire per i mille
problemi che mi affollano la mente, voglio raccontarti la verità di questo piano
industriale che la Fiat sta attuando per incrementare i propri profitti economici,
'predicendò il futuro sul raddoppiamento della produzione e dell'esportazione di auto
all'estero. Le sole cose che raddoppieranno saranno gli utili nei conti Fiat e il
carico di lavoro di noi poveri operai, e per me raddoppieranno le possibilità di
ammalarmi per colpa di turni massacranti e postazioni di lavoro sempre più pesanti. E
sarò assente da casa per tutti i giorni della settimana e in quelle poche ore che
sarò presente, sarò così stanca e stressata che non avrò nemmeno la forza di
abbracciarti». «Bimbo mio - conclude Anna - quando mi chiederai chi sono, potrò solo
dirti che sono una 'schiavà della Fiat, moderna, ma pur sempre schiava di un sistema
che ci massacra per i propri interessi pagandoci sempre meno e togliendoci spazio per
la nostra vita sociale e familiare oltre ad averci tolto tutti i diritti. La verità
non è, quindi, quella trasmessa sulle reti nazionali da 'Fabbrica Italià».

Anonimo ha detto...

«Caro figlio mio - scrive Anna - siccome non riesco a dormire per i mille
problemi che mi affollano la mente, voglio raccontarti la verità di questo piano
industriale che la Fiat sta attuando per incrementare i propri profitti economici,
'predicendò il futuro sul raddoppiamento della produzione e dell'esportazione di auto
all'estero. Le sole cose che raddoppieranno saranno gli utili nei conti Fiat e il
carico di lavoro di noi poveri operai, e per me raddoppieranno le possibilità di
ammalarmi per colpa di turni massacranti e postazioni di lavoro sempre più pesanti. E
sarò assente da casa per tutti i giorni della settimana e in quelle poche ore che
sarò presente, sarò così stanca e stressata che non avrò nemmeno la forza di
abbracciarti». «Bimbo mio - conclude Anna - quando mi chiederai chi sono, potrò solo
dirti che sono una 'schiavà della Fiat, moderna, ma pur sempre schiava di un sistema
che ci massacra per i propri interessi pagandoci sempre meno e togliendoci spazio per
la nostra vita sociale e familiare oltre ad averci tolto tutti i diritti. La verità
non è, quindi, quella trasmessa sulle reti nazionali da 'Fabbrica Italià».

Anonimo ha detto...

La lettera di un gruppo di lavoratori della fabbrica di Tychy, in Polonia, ai colleghi di Pomigliano che stanno per votare se accettare o meno le condizioni della FIAT per riportare la produzione della Panda in Italia
(Questa lettera è stata scritta il 13 giugno, alla vigilia del referendum a Pomigliano d'Arco in cui i lavoratori sono chiamati a esprimersi sulle loro condizioni di lavoro. La FIAT ha accettato di investire su questa fabbrica per la produzione della Panda che al momento viene prodotta a Tychy in Polonia. I padroni chiedono ai lavoratori di lavorare di sabato, di fare tre turni al giorno invece di due e di tagliare le ferie. Tre sindacati su quattro hanno accettato queste condizioni, la FIOM resiste)
-------------------------
La FIAT gioca molto sporco coi lavoratori. Quando trasferirono la produzione qui in Polonia ci dissero che se avessimo lavorato durissimo e superato tutti i limiti di produzione avremmo mantenuto il nostro posto di lavoro e ne avrebbero creati degli alti. E a Tychy lo abbiamo fatto. La fabbrica oggi è la più grande e produttiva d'Europa e non sono ammesse rimostranze all'amministrazione (fatta eccezione per quando i sindacati chiedono qualche bonus per i lavoratori più produttivi, o contrattano i turni del weekend)
A un certo punto verso la fine dell'anno scorso è iniziata a girare la voce che la FIAT aveva intenzione di spostare la produzione di nuovo in Italia. Da quel momento su Tychy è calato il terrore. Fiat Polonia pensa di poter fare di noi quello che vuole. L'anno scorso per esempio ha pagato solo il 40% dei bonus, benché noi avessimo superato ogni record di produzione.
Loro pensano che la gente non lotterà per la paura di perdere il lavoro. Ma noi siamo davvero arrabbiati. Il terzo "Giorno di Protesta" dei lavoratori di Tychy in programma per il 17 giugno non sarà educato come l'anno scorso. Che cosa abbiamo ormai da perdere?
Adesso stanno chiedendo ai lavoratori italiani di accettare condizioni peggiori, come fanno ogni volta. A chi lavora per loro fanno capire che se non accettano di lavorare come schiavi qualcun altro è disposto a farlo al posto loro. Danno per scontate le schiene spezzate dei nostri colleghi italiani, proprio come facevano con le nostre.
In qusesti giorni noi abbiamo sperato che i sindacati in Italia lottassero. Non per mantenere noi il nostro lavoro a Tychy, ma per mostrare alla FIAT che ci sono lavoratori disposti a resistere alle loro condizioni. I nostri sindacati, i nostri lavoratori, sono stati deboli. Avevamo la sensazione di non essere in condizione di lottare, di essere troppo poveri. Abbiamo implorato per ogni posto di lavoro. Abbiamo lasciato soli i lavoratori italiani prendendoci i loro posti di lavoro, e adesso ci troviamo nella loro stessa situazione.
E' chiaro però che tutto questo non può durare a lungo. Non possiamo continuare a contenderci tra di noi i posti di lavoro. Dobbiamo unirci e lottare per i nostri interessi internazionalmente.
Per noi non c'è altro da fare a Tychy che smettere di inginocchiarci e iniziare a combattere. Noi chiediamo ai nostri colleghi di resistere e sabotare l'azienda che ci ha dissanguati per anni e ora ci sputa addosso.

Lavoratori, è ora di cambiare.

http://fdcaroma.blogspot.com/2010/06/lettera-dei-lavoratori-fiat-di-tychy.html

un toscano ha detto...

Canzone dedicata ai morti, assassinati dalla polizia, durante le manifestazioni del luglio del 1960.


Compagno cittadino fratello partigiano
teniamoci per mano in questi giorni tristi
Di nuovo a reggio Emilia di nuovo la` in Sicilia
son morti dei compagni per mano dei fascisti

Di nuovo come un tempo sopra l'Italia intera
Fischia il vento infuria la bufera

A diciannove anni e` morto Ovidio Franchi
per quelli che son stanchi o sono ancora incerti
Lauro Farioli e` morto per riparare al torto
di chi si è gia` scordato di Duccio Galimberti

Son morti sui vent'anni per il nostro domani
Son morti come vecchi partigiani

Marino Serri e` morto e` morto Afro Tondelli
ma gli occhi dei fratelli si son tenuti asciutti
Compagni sia ben chiaro che questo sangue amaro
versato a Reggio Emilia e` sangue di noi tutti

Sangue del nostro sangue nervi dei nostri nervi
Come fu quello dei Fratelli Cervi

Il solo vero amico che abbiamo al fianco adesso
e` sempre quello stesso che fu con noi in montagna
Ed il nemico attuale e` sempre ancora eguale
a quel che combattemmo sui nostri monti e in Spagna

Uguale la canzone che abbiamo da cantare
Scarpe rotte eppur bisogna andare

Compagno Ovidio Franchi, compagno Afro Tondelli
e voi Marino Serri, Reverberi e Farioli
Dovremo tutti quanti aver d'ora in avanti
voialtri al nostro fianco per non sentirci soli

Morti di Reggio Emilia uscite dalla fossa
fuori a cantar con noi Bandiera Rossa!



NOI NON DIMENTICHIAMO,
NOI NON VI DIMENTICHIAMO.
Un abbraccio.

Carles ha detto...

L'Italia di Mussolini aveva otto milioni di baionette, l'Italia del nuovo millennio ha 17 milioni di pensionati. Per andare in pensione sarà necessario aspettare la loro dipartita di massa. Chi lavora (o cerca un lavoro) vede l'asticella alzarsi, 35/40 anni e forse più di contributi. In pratica, un ragazzo di venti o trent'anni in pensione non ci andrà mai. Lavorare 40 anni ininterrottamente con un posto fisso e il versamento mensile all'INPS dei contributi è come vincere al Superenalotto.
Il Paese è diviso in due classi: i pensionati e i sommersi. Sommersi perché precari, in nero, disoccupati, sottopagati, licenziati. Perché la loro pensione è un miraggio sociale. Le pensioni rappresentano il vero "class divide" italiano. Non è possibile chiedere ai giovani di spostare in avanti l'età pensionabile e gli anni di contributi fino alla consunzione mentre ci sono battaglioni di pensionati con due o tre pensioni, parlamentari con il diritto alla pensione dopo due anni e mezzo di legislatura, milioni di pensionati che percepiscono una pensione per la quale hanno versato la metà o anche meno di contributi, centinaia di migliaia di baby pensionati, pensionati dalle pensioni d'oro. La pensione minima va comunque garantita e anche tutte le pensioni per cui sono stati versati effettivamente i contributi. In tutti gli altri casi va fatta tabula rasa. Se non succederà, tutti coloro che versano i contributi all'INPS, in particolare le fasce più giovani, non devono più versare un euro. E' come buttare i soldi dalla finestra. Nessuno ti garantisce se e quando li riavrai.
I sacrifici valgono per tutti o per nessuno. Qual è la situazione pensionistica degli ex parlamentari, ex presidenti di Regione, di Provincia, ex ministri, ex presidenti di municipalizzate, ex presidenti della Repubblica? Quanti sono i pensionati consulenti? Quanti quelli che superano i 4000 euro? Quanti quelli che votano per il mantenimento dello status quo pensionistico il partito bifronte Pdelle-Pdmenoelle?
Solo chi raggiunge l'età pensionabile può fare carriera. Il duo Berlusconi-Napolitano fa quasi CENTOSESSANTANNI. Il fatto straordinario è che i "sommersi", i ragazzi senza un presente e neppure un futuro per non parlare della pensione non si incazzino. Lavoreranno da schiavi e moriranno sul luogo di lavoro, come i rematori delle galere. Intanto, i pensionati da 4000 euro in su saranno al Club Med con il Viagra sul comodino. Ragazzi, non un soldo all'INPS, meglio sotto il materasso. In futuro consigli e indicazioni sul blog.

Carles ha detto...

Dell'Utri è stato condannato a 7 anni in appello, è da tempo senatore per non finire in galera (nominato dallo psiconano e non eletto dai cittadini). Il prossimo grado di giudizio (la Cassazione) non deciderà nel merito, ma solo nella forma. Quindi, nel merito, Dell'Utri è colpevole secondo la Giustizia italiana. Se Dell'Utri rimane in libertà e percepisce lo stipendio e i benefit da parlamentare e il popolo italiano non fa una piega, allora ha ragione Marcello, fondatore, allenatore e suggeritore di Forza Italia, a definire eroe il pluriomicida Mangano. E ha ragione anche Berlusconi a definirci coglioni, e Minchiolini a fare telegiornali sull'assoluzione di Dell'Utri. Per una questione di equità, tutti i carcerati che stanno scontando una pena per condanne fino a 7 anni devono essere rilasciati. Pdl e Pdmenoelle potrebbero organizzare un indulto estivo ad hoc come nel 2006, un'altra legge bipartisan ad delinquentes. Alle prossime elezioni si potrà organizzare una riffa con tutti i nomi dei farabutti rimessi in libertà. Gli estratti diventeranno deputati e senatori della Repubblica. Un Parlamento di ex galeotti, un partito trasversale Gratta e Vinci delle Libertà. Una ideale continuazione del Parlamento attuale ripieno di condannati in via definitiva, in primo o secondo grado o indagati. Qual è il grado di sopportazione di questo Paese? C'è un Paese? Qualcuno è rimasto in casa? Un Paese in cui i giornali parlano di legge bavaglio da mesi quando si sono imbavagliati da soli da anni con interviste in ginocchio al "bibliofilo" Dell'Utri, all'"onorevole" Dell'Utri. Vorrei mandare un messaggio di solidarietà alla Federazione Nazionale Stampa Italiana: "Restituiteci i soldi delle nostre tasse con cui stampate le balle quotidiane e vergognatevi, pentitevi, mettete un cappello a punta con sopra scritto: "Venduti"".
Qualche volta ti domandi se ha senso opporsi al degrado di un popolo (Dell'Utri è solo un sintomo, lo è anche Berlusconi) e cosa fare per risvegliarlo. Ti guardi allo specchio, più vecchio, più incazzato, più disilluso. Pensi a lasciare tutto e andare via. In un Paese civile nel quale un condannato per concorso esterno alla mafia sarebbe allontanato da qualunque carica pubblica. Sarebbe in galera, evitato da tutti. Ricordi Borsellino, che sapeva di essere stato condannato a morte, e ti chiedi chi glielo ha fatto fare. Pensieri così, di chi vede crescere l'indifferenza e l'ignavia degli italiani di fronte a qualunque stupro della democrazia. Gli italiani sono i colpevoli, non tutti, ma la maggioranza assoluta certamente sì. Meritano quello che hanno e forse anche di più.

un toscano ha detto...

Enrico è un operaio e un sindacalista combattivo, un comunista che non si è mai tirato indietro nelle battaglie che hanno coinvolto la sua azienda, le Officine Meccaniche Calabresi.
(il blog di omar minniti)

Nell'esprimerti la mia più grande solidarietà e vicinanza in questo difficile momento che stai vivendo insieme a tutte le persone che ti vogliono bene,ti abbraccio forte,a pugno chiuso.

Anonimo ha detto...

Pubblicato da : Operai Contro |
gio, 08 lug @ 08:18
IL CORRIERE DELLA SERA E I LAVORATORI DEL TEATRO ALLA SCALA
Pubblicato in:: Numero750-10

Il 3 giugno l’organo di eccellenza della borghesia italiana,Il corriere della
sera ,non si da pace: i lavoratori Scala in assemblea il 1° luglio votano per la
continuazione della lotta contro “il decreto infame” anche ora che è legge: sciopero
il 9 luglio sulla prima del “Barbiere di Siviglia”.
Sul decreto Bondi il Sovraintendente Lissner nei mesi scorsi, prima
propagandista-entusiasta con la Moratti, soporifero poi con i lavoratori quando
diceva “a noi non ci tocca”, il 6 luglio anticipando la riunione del Consiglio
d’Amministrazione della Fondazione, grida contro questa legge che, minaccia il teatro
pubblico, la produzione, l’occupazione.
Che succede?
i lavoratori non credono ai venditori di fumo e il 24 aprile, arrivo alla Scala di
Napolitano, Berlusconi, Formigoni,Podestà…, lo dicono in piazza; tafferugli con le
polizie (repubblicana/padana…), con lo striscione “NO AL DECRETO INFAME, VIA I
BANDITI ANFOLS” e dentro il teatro urlando a Napolitano “non firmare”, fischiano
Berlusconi.
E’lotta:
scioperi, cortei in strada “NO AL DECRETO INFAME” , striscioni sulla
Scala,concerti al pubblico dentro e fuori il teatro , ossa alla voce del padrone il
Giornale, e nonostante l’ostruzionismo dell’IDV, il 29 giugno con l’astensione del PD
e dell’UDC il decreto Bondi diventa legge.
Nel frattempo la CISL da sempre sostenitrice del federalismo culturale si sfila, la
UIL vuole spogliarsi in piazza pur di non fare scioperi.
Con questa legge, i tagli del finanziamento pubblico, la fuga e l’irreperibilità di
nuovi capitali investitori (banche,multinazionali) nella crisi, fanno tremare la pace
sociale e gli equilibri di potere fin qui stabiliti. Occupazione e salario sono a
rischio, gli artisti “timidi”all’inizio, persa l’illusione nei politici- amici, ora
ravvedeno l’azzeramento della leggina del doppio lavoro altamente artistico che
Melandri, Veltroni nel 97 aveva loro regalato per comprarsi il consenso alla
privatizzazione, s’incazzano e minacciano scioperi sulla trasferta di Pompei e in
Argentina.
. L’ autunno Scala inizia a luglio e tornano i propositi di vendetta mai sopiti
contro i lavoratori che hanno osato cacciare Muti,Meli, F.Confalonieri,Tronchetti P.
nella primavera del 95’.
Di questo si fa anticipatore” il corriere della serva”, pescando nel torbido delle
contraddizioni che () la lotta inevitabilmente crea dando in pasto ai leoni
dell’opinione pubblica, la carne dei diritti fin qui conquistati e difesi.
La Scala, Pomigliano della lirica? Si ma per farci fuori meglio.

Anonimo ha detto...

Pubblicato da : Operai Contro |
gio, 08 lug @ 08:18
IL CORRIERE DELLA SERA E I LAVORATORI DEL TEATRO ALLA SCALA
Pubblicato in:: Numero750-10

Il 3 giugno l’organo di eccellenza della borghesia italiana,Il corriere della
sera ,non si da pace: i lavoratori Scala in assemblea il 1° luglio votano per la
continuazione della lotta contro “il decreto infame” anche ora che è legge: sciopero
il 9 luglio sulla prima del “Barbiere di Siviglia”.
Sul decreto Bondi il Sovraintendente Lissner nei mesi scorsi, prima
propagandista-entusiasta con la Moratti, soporifero poi con i lavoratori quando
diceva “a noi non ci tocca”, il 6 luglio anticipando la riunione del Consiglio
d’Amministrazione della Fondazione, grida contro questa legge che, minaccia il teatro
pubblico, la produzione, l’occupazione.
Che succede?
i lavoratori non credono ai venditori di fumo e il 24 aprile, arrivo alla Scala di
Napolitano, Berlusconi, Formigoni,Podestà…, lo dicono in piazza; tafferugli con le
polizie (repubblicana/padana…), con lo striscione “NO AL DECRETO INFAME, VIA I
BANDITI ANFOLS” e dentro il teatro urlando a Napolitano “non firmare”, fischiano
Berlusconi.
E’lotta:
scioperi, cortei in strada “NO AL DECRETO INFAME” , striscioni sulla
Scala,concerti al pubblico dentro e fuori il teatro , ossa alla voce del padrone il
Giornale, e nonostante l’ostruzionismo dell’IDV, il 29 giugno con l’astensione del PD
e dell’UDC il decreto Bondi diventa legge.
Nel frattempo la CISL da sempre sostenitrice del federalismo culturale si sfila, la
UIL vuole spogliarsi in piazza pur di non fare scioperi.
Con questa legge, i tagli del finanziamento pubblico, la fuga e l’irreperibilità di
nuovi capitali investitori (banche,multinazionali) nella crisi, fanno tremare la pace
sociale e gli equilibri di potere fin qui stabiliti. Occupazione e salario sono a
rischio, gli artisti “timidi”all’inizio, persa l’illusione nei politici- amici, ora
ravvedeno l’azzeramento della leggina del doppio lavoro altamente artistico che
Melandri, Veltroni nel 97 aveva loro regalato per comprarsi il consenso alla
privatizzazione, s’incazzano e minacciano scioperi sulla trasferta di Pompei e in
Argentina.
. L’ autunno Scala inizia a luglio e tornano i propositi di vendetta mai sopiti
contro i lavoratori che hanno osato cacciare Muti,Meli, F.Confalonieri,Tronchetti P.
nella primavera del 95’.
Di questo si fa anticipatore” il corriere della serva”, pescando nel torbido delle
contraddizioni che () la lotta inevitabilmente crea dando in pasto ai leoni
dell’opinione pubblica, la carne dei diritti fin qui conquistati e difesi.
La Scala, Pomigliano della lirica? Si ma per farci fuori meglio.

Anonimo ha detto...

Pubblicato da : Operai Contro |
gio, 08 lug @ 08:18
IL CORRIERE DELLA SERA E I LAVORATORI DEL TEATRO ALLA SCALA
Pubblicato in:: Numero750-10

Il 3 giugno l’organo di eccellenza della borghesia italiana,Il corriere della
sera ,non si da pace: i lavoratori Scala in assemblea il 1° luglio votano per la
continuazione della lotta contro “il decreto infame” anche ora che è legge: sciopero
il 9 luglio sulla prima del “Barbiere di Siviglia”.
Sul decreto Bondi il Sovraintendente Lissner nei mesi scorsi, prima
propagandista-entusiasta con la Moratti, soporifero poi con i lavoratori quando
diceva “a noi non ci tocca”, il 6 luglio anticipando la riunione del Consiglio
d’Amministrazione della Fondazione, grida contro questa legge che, minaccia il teatro
pubblico, la produzione, l’occupazione.
Che succede?
i lavoratori non credono ai venditori di fumo e il 24 aprile, arrivo alla Scala di
Napolitano, Berlusconi, Formigoni,Podestà…, lo dicono in piazza; tafferugli con le
polizie (repubblicana/padana…), con lo striscione “NO AL DECRETO INFAME, VIA I
BANDITI ANFOLS” e dentro il teatro urlando a Napolitano “non firmare”, fischiano
Berlusconi.
E’lotta:
scioperi, cortei in strada “NO AL DECRETO INFAME” , striscioni sulla
Scala,concerti al pubblico dentro e fuori il teatro , ossa alla voce del padrone il
Giornale, e nonostante l’ostruzionismo dell’IDV, il 29 giugno con l’astensione del PD
e dell’UDC il decreto Bondi diventa legge.
Nel frattempo la CISL da sempre sostenitrice del federalismo culturale si sfila, la
UIL vuole spogliarsi in piazza pur di non fare scioperi.
Con questa legge, i tagli del finanziamento pubblico, la fuga e l’irreperibilità di
nuovi capitali investitori (banche,multinazionali) nella crisi, fanno tremare la pace
sociale e gli equilibri di potere fin qui stabiliti. Occupazione e salario sono a
rischio, gli artisti “timidi”all’inizio, persa l’illusione nei politici- amici, ora
ravvedeno l’azzeramento della leggina del doppio lavoro altamente artistico che
Melandri, Veltroni nel 97 aveva loro regalato per comprarsi il consenso alla
privatizzazione, s’incazzano e minacciano scioperi sulla trasferta di Pompei e in
Argentina.
. L’ autunno Scala inizia a luglio e tornano i propositi di vendetta mai sopiti
contro i lavoratori che hanno osato cacciare Muti,Meli, F.Confalonieri,Tronchetti P.
nella primavera del 95’.
Di questo si fa anticipatore” il corriere della serva”, pescando nel torbido delle
contraddizioni che () la lotta inevitabilmente crea dando in pasto ai leoni
dell’opinione pubblica, la carne dei diritti fin qui conquistati e difesi.
La Scala, Pomigliano della lirica? Si ma per farci fuori meglio.

un toscano ha detto...

Vorrei esprimere tutta la mia soddisfazione e fare un elogio per il lavoro svolto da tutta la classe dirigente della fiom,in testa naturalmente i compagni delle RSU,negli stabilimenti di Kone di Pero e di Isringhausen
di Atessa, azienda che produce sedili per i veicoli commerciali Sevel.
La fiom ha ottenuto nove delegati su dieci nel primo,tre su sei nel secondo.
La fim cisl è scomparsa da entrambi.
Si sussurra che un fantasma sia stato visto girovagare all'interno degli stabilimenti.Qualcuno,avendolo scorto in lontananza,dice somigliasse a Bonanni.
Non si sa,comunque quel fantasma nel suo girovagare emetteva una stridula cantilena:
"Non ho sbagliato strategia,non ho sbaliato strategia...è la macchina del tempo che si è inceppata.
Maledetta macchina del tempo!
Non sono anacronistico....sono loro,sono loro".

Grazie compagni e compagne,continuiamo così.

Saluti rossi!

Anonimo ha detto...

democrazia cambogiana........bravi avete fatto fuori quel moderato di durante..........


a voi polpot ve fa na sega

carles ha detto...

Ma abbiate il coraggio almeno di firmarvi! Dateci un taglio con questi "moderati" o "riformisti" guardate in questi ultimi 25 anni le politiche sia sindacali che partitiche che grandi successi e conquiste che hanno portato ai lavoratori ed agli elettori di sinistra! "APRIRE GLI OCCHI E LA MENTE VI FAREBBE BENE" Le uniche conquiste sindacali e politiche sono state fatte nel 1968 lottando e non le hanno ottenute certo i comportamente e le persone moderate!

Anonimo ha detto...

LE COMPARSE LAMENTOSE

Negli ultimi mesi si nota sempre piùla presenza di operai ospiti in trasmissioni
televisive, sia a livello nazionale che alivello locale, aventi come tema il lavoro
o la crisi economica.
Questo fatto per certi versi, potrebbenon rivelare nulla di strano, eppure in un
contesto così importante per come il messaggio televisivo viene inviato a milioni
di persone, qualche significato particolare non trascurabile potrebbe far riflettere.
Fa riflettere perché, quando gli operai vengono invitati a partecipare a programmi
televisivi anche in prima serata , sembrano delle comparse lamentose inserite
in una società dove tutto oramai è in crisi e in una fase di declino economico, per cui anche gli operai chiamati a dare la propria testimonianza concreta pare facciano intendere che purtroppo è una congiuntura economica mondiale transitoria e quindi bisogna accettarla con le conseguenze negative del momento. E tanto più grave e tragica è la situazione che gli operai riescono a raccontare e più alto è l’indice di audience del programma. Tant’è che i conduttori televisivi cercano spesso di evidenziare le grandi difficoltà che affronta un operaio quando egli perde il posto di lavoro o viene messo in cassa integrazione. La famiglia da mantenere, con tutti i consumi quotidiani che vengono tagliati e le spese sanitarie o scolastiche impossibili da eliminare o chi non sa come fare a pagare il mutuo della casa se non con l’aiuto caritatevole di parenti o da associazioni religiose.
Forse tutto ciò, potrebbe indicare che gli operai per risolvere i lori problemi di
lavoro devono assolutamente apparire in televisione quasi a delegare il giornalista
famoso o il politico in cerca di voti perché si adoperi presso le istituzioni le
quali si attivano con i soliti ammortizzatori sociali.
O forse , come spesso accade , vengono invitati gli operai più combattivi e sfiduciati solo per poterli tenere sotto un controllo “addomesticato”?
Infatti, non è difficile immaginare che in una trasmissione televisiva gli operai
debba

Anonimo ha detto...

Infatti, non è difficile immaginare che in una trasmissione televisiva gli operai
debbano parlare e intervenire solo secondo certi schemi prefissati e non a voce
libera ovvero sembra che vengano costretti a esporre il malcontento per
essere stati licenziati, ma, poco o nulla viene detto per far capire di chi sia la
responsabilità e di come si dovrebbe agire non seguendo sempre le stesse
regole sindacali di mediazione che finora hanno solo permesso ai padroni di sottomettere gli operai stessi. E nel momento in cui qualche operaio così arrabbiato si “ribella” chiamando in causa l’operato negativo del suo padrone, vuoi per la cattiva gestione o vuoi per fini speculativi,
ecco che immediatamente il conduttore del programma lo interrompe o devia il
ragionamento verso altri aspetti. A questo punto anche il politico ospite di turno in
cerca di voti, dichiara di fronte a tutti che si interesserà del caso specifico affinché venga concessa la cassa integrazione e ricollocazioni varie, dando prova di non abbandonarli.
In questo modo, gli operai perdono l’occasione per dimostrare ai telespettatori
ma soprattutto agli altri operai, che in realtà gli effetti negativi della crisi si
ripercuotono sempre e pesantemente sulle classi sociali più oppresse e in questo
caso sulla classe operaia. Altra cosa invece, sarebbe lasciar dire ciò che veramente pensa la coscienza di un operaio sfruttato per anni dal proprio padrone e che viene licenziato. Magari far presente che quando le fabbriche chiudono e gli operai vengono licenziati, questi posti di lavoro non verranno più recuperati ma persi per sempre, continuando aggiungendo che i profitti dei padroni sono sempre dovuti allo sfruttamento operaio e che quando il profitto non arriva più con la produzione, i primi a farne le spese sono proprio gli operai.
Occorre evitare chi ci trascina sulla strada della rassegnazione, della legalità,
della commozione e dei soliti metodi di lotta, utilizzando invece altre strade quali
le organizzazioni di presidi , le occupazioni delle fabbriche, e comunque è
necessario impostare delle lotte contro quei padroni che la fabbrica la vogliono
chiudere a tutti i costi.
Andare in televisione in questo modo, nei salotti delle chiacchiere, non giova
agli operai e non li porta da nessuna parte, è solo un diversivo, al contrario
attraverso la costituzione di ...gruppi di operai in ogni fabbrica che non delegano
nessuno a rappresentarli nella lotta per resistere al padrone, porterà sicuramente
gli operai stessi ad emanciparsi e ad avere maggiori possibilità per liberarsi
dallo sfruttamento delle altre classi padronali.

LE COMPARSE LAMENTOSE
www.operaicontro.it

Anonimo ha detto...

tanto e' vero che la solita filastrocca ripetuta dai segretari, dai dirigenti vari,( io ora parlo di filcams sono nel commercio) e' sempre la stessa: il mondo e' cambiato, la globalizzazione ha cambiato tutto anche il sindacato deve cambiare: il tutto per giustificare i vari passi indietro; ma perche' non ammettere che in alto non interessa piu' le mie condizioni di vita lavorativa( salari orari ecc) ma prioritarie sino altri campi ad es. enti bilaterali, fondi pensione ecc dove c'e' la trippa? e si e' deciso di utilizzare le poche risorse non come un tempo per lotte, tribunali, cause ma per la trippa???? che avvessero il coraggio di dirlo chiaramente ad iscritti, delegati che devono aver a che fare tutti i giorni con il mondo del lavoro terra terra, quali sono le loro priorita' ora, cosi' si possa prendere una decisione di conseguenza.....

Anonimo ha detto...

BONANNI...firma, firma, firma - G. Di Nino - sindacato 25/7/10
Dom, 25/07/2010 - 22:29 | Adriano Serafino
L'intervista di Raffaele Bonanni al Corriere, pubblicata sul Blog, rappresenta, di fatto, il cardine del pensiero del bonannismo che nemmeno ai tempi più bui della storia della CISL ha riferimenti. Ciò che sta accadendo nel mondo del lavoro, OGGI, rappresenta la rivincita globale del padronato italiano che trova in Berlusconi (la Marcecaglia è solo un prestanome) la sua punta di diamante: in quindici anni il cavaliere di Arcore è riuscito ad impoverire milioni di famiglie (ci sarà pure qualche lavoratore lì in mezzo, eh? Bonà), specie nel Mezzogiorno (il differenziale con i redditi delle regioni del Centro-Nord aumenta sempre più); sono milioni i giovani (o ex giovani) precari, grazie anche a leggi cui hanno appioppato in modo infame il nome di Biagi; sono centinaia di migliaia i precari espulsi dall'ordinamento scolastico (Cisl Scuola, dove sei?), ora tocca alle università, è toccato alle forze dell'ordine (Bonanni non ricorda le grandi battaglie della CISL per la conquista del diritto di associazione sindacale alle forze di polizia...).

Il cavaliere di Arcore ha nascosto la realtà della crisi economica, ha sempre parlato di ottimismo, mentre i suoi ministri-gerarchi (come li chiama lui) hanno e stanno devastando tutto ciò che aveva il sapore di una conquista sociale. Basta citare l'infimo Sacconi, intimo di Bonanni: sulla sicurezza ha demolito la legge Prodi, ha squagliato i ruoli degli ispettori del lavoro, ha cancellato la legge che impediva alle aziende di far sottoscrivere lettere di dimissioni con data in bianco alle lavoratrici, qualora queste dovesero sposarsi o dovessero avere figli. Bonanni era in ferie?
Napoleone Bonaparte soleva dire che ai suoi uomini (che rispettava!) poteva ordinare di tutto ma mai e poi mai avrebbe chiesto loro di sedersi sulla punta delle loro baionette! Con il pseudo-accordo di Pomigliano, Bonanni ha ordinato ai suoi militanti (che tra l'altro non avevano scelte alternative se non il licenziamento) di sedersi tranquillamente sulle "baionette": a lui piacciono così tanto che è ben disposto a replicare dovunque... non importa che Berlusconi quell'ordine l'abbia dato da anni, per conto dei suoi gerarchi, a centinaia di migliaia di lavoratori e lavoratrici in altri settori pubblici e privati, mentre il Bonanni firmava, firmava, firmava.
Giovanni Di Nino è stato Seg. Prov. Fim-Cisl dell’Aquila e Segr. Reg. Fim-Cisl dell’Abruzzo negli anni 70. Poi in Segreteria Regionale Cisl Abruzzo e Consigliere

carles ha detto...

caro giovanni ed ancora sei dentro alla CISL? Io ero della CGIL e da anni non ho più la tessera perchè la CGIl è troppa moderata ed ambigua! Carles

carles ha detto...

Carles,tratto dal sito di Beppe Grillo.......Come non si può non condividere anche se mi dichiaro di sinistra? Odio la Sinistra ,
Odio la Sinistra dei cantori del nulla ideologico ,
dei moralisti , degli intellettuali , dei Filosofi
impegnata Semper uno impartire lezioni .
Odio la Sinistra delle Trattative Sotto il tavolo ,
degli inciuci , dei silenzi , delle votazioni in aula per l' indulto
e dell'assenza dall'aula per lo Scudo Fiscale .
Odio la Sinistra Che ha trasformato l' opposizione in caricatura Una,
la Sinistra autoreferenziale Che non tollera Nessuno Alla Sinistra SUA e dialoga con mafiosi e piduisti .
Odio le ottusità e le furbizie della Sinistra , IL distacco Dagli operai , precari DAI ,
l' altezzosità dei giornalisti Suoi Maestri del Pensiero Unico .
Odio la Sinistra Che ha dimenticato Gli operai , i precari , i disoccupati ,
La Sinistra dei sindacati scomparsi , quella degli inceneritori , Privata Dell'Acqua,
Sicuro del Nucleare e dei parlamentari Che Maturano La Pensione DOPO dovuto Anni e Mezzo.
Odio la Sinistra dei tesorieri di Partito Che incassa centinaia di Milioni di Rimborsi elettorali
Che e organizza feste di Partito Tutto l' Anno.
Odio la Sinistra Più Che non comunista E, socialista Né e neppure socialdemocratica ,
Che la Sinistra candida De Luca in Campania e Carra in parlamento e il Che Elogia Tronchetti e Marchionne .
Odio la Sinistra Che attacca in Pubblico Berlusconi e il Che Gli ha regalato Televisioni,
ricchezza , impunità e il Che non ha mai Fatto Una Legge sul conflitto di Interessi ,
Che la Sinistra fa 10 Domande su Noemi e la D'Addario per un'intera estate
Che per 15 Anni e non ne fa UNA sui mandanti della morte di Borsellino.
Odio la Sinistra Che ha dimenticato Pasolini, Berlinguer, Pertini e il Che Vuole riabilitare Craxi,
La Sinistra Che se non sei di Sinistra Destra di sei e se sei di Sinistra tariffa Devi Una coalizione delle Forze progressiste .
Odio la Sinistra SI Che si nutre di berlusconismo e di anti berlusconismo per sopravvivere ,
Che la Sinistra non discute mai di Programmi ,
ma di Persone , avversari , Equilibri , poltrone , percentuali di voto, candidati .
Odio la Sinistra della TAV, della base americana di Dal Molin e delle Sue cooperativa del cemento,
La Sinistra del "Lavoro , lavoro , lavoro !"Di Fassino SUA moglie e mantenuti in parlamento da Generazioni di italiani .
Odio la Sinistra dei Consigli Regionali in galera per tangenti , della Campania trasformata in discarica da Bassolino,
Dei "termovalorizzatori"Di Chiamparino, della Spocchia dei Funzionari di Partito .
Odio la Sinistra dei Richelieu da strapazzo Che costruiscono alleanze e coalizioni nell'ombra .
Odio la Sinistra Che, per non PERDERE voti , soffoca i Movimenti dei Cittadini NEL Razionale Suo recinto e Riformista
Colomba pascolano le vacche sacre con la Barba Bianca e , se non ci riesce , ne Inventa di fasulli per occupare UNO spazio politico .
Odio la Sinistra , la Destra venire Così , per la Loro capacity di togliere Ossigeno Alle idee ,
Per la divisione in fazioni dei Cittadini Contro L'Altra Una armata con i Politici uno Arbitro da tariffa,
per la Distruzione della sola idea di Futuro delle Nazioni Unite.

un toscano ha detto...

Ecco a cosa servono i famigerati enti bilaterali sulla formazione così tanto amati da quell'omettino di nome Raffaele:

ABRUZZO. E’ stata chiusa ieri(luglio 2009) pomeriggio l’inchiesta sul buco milionario dell’ente di formazione che fa capo alla Cisl e che dopo lo scandalo ha dovuto chiudere i battenti. Sono 21 le persone indagate che dovranno rispondere di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, peculato, e di riciclaggio.


Le indagini hanno impegnato per circa due anni gli uomini del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Pescara, comandato dal tenente colonnello Mauro Odorisio, sotto il coordinamento del comandante provinciale colonnello Maurizio Favia e la direzione del sostituto procuratore Andrea Papalia.

I SEQUESTRI PREVENTIVI

Il giudice per le indagini preliminari ha disposto il sequestro preventivo di beni di valore nei confronti dei 4 principali indagati.
A Francesco Gizzi, 48 anni di Pescara, ex amministratore delegato dello Ial, sono stati sequestrati 3 immobili a Pescara e Chieti e 1 Mercedes.
A Marco Michetti, 36 anni di Pescara, impiegato amministrativo dell’ente, sono stati sequestrati 4 immobili a Pescara e 1 Jeep Daimlerchrysler.
A Claudio Graziani, di 54 anni di Teramo già direttore della sede di Teramo dell’ente, e a sua moglie Antonietta Profico, sono stati sequestrati 2 immobili nel capoluogo teramano, 1 terreno in provincia di Teramo, 1 Volvo e 2 quadri d’autore oltre a disponibilità finanziarie rinvenute in diversi conti correnti presso istituti di credito ovvero presso società finanziarie.............

Si può continuare a leggere l'articolo digitando il seguente indirizzo:
abruzzo.indymedia.org/article/6820
Bonanni...,visto che come dici tu in una delle tue tante interviste,ancora non ti hanno chiamato a fare il ministro dello sviluppo,in attesa ...vai a fare ..

....!

un toscano ha detto...

Per leggere della truffa e del fallimento dello ial cisl del Veneto basta inserire queste poche parole soprascritte per leggerne delle belle sul web!!

un toscano ha detto...

Oppure andare all'indirizzo sottostante per leggere ciò che succede in Piemonte:

Ial Cisl, da cinque mesi senza stipendio L' odissea dei maestri ...4 nov 2009 ... I 240 dipendenti dello Ial, l' ente di formazione professionale della Cisl, ... Vertenza


ricerca.repubblica.it/.../ial-cisl-da-cinque-mesi-senza-stipendio.html

un toscano ha detto...

un commento per la cisl veneto,dalla cui rassegna stampa è stato copiato l'articolo precedente:

-Che peccato per il tempo che scorre inesorabile...........
-Che peccato per la Cirielli che ha accorciato i tempi di prescrizione di alcuni reati........................
-Che peccato per le accuse finite in archivio..................
-Che fortuna per gli indagati!!!!!
Rimane tuttavia indelebile una domanda:
-Ma i soldi dove sono finiti???
Porca di una miseria ladra,ladra,ladra,ladra,ladra.
LADRA!!

un toscano ha detto...

http://www.cislveneto.it/2010/rassegna-stampa-sabato-6-febbraio-2010/4/

questo è l'indirizzo dove possiamo leggere come la legge Cirielli sia giunta a pennello anche per gli indagati dello ial cisl del Veneto

un toscano ha detto...

STORIE DI VITA ORDINARIA

-Marina per favore vai ad addormentare la bambina,raccontale la storia,ti prego!
-Vado Ezio,ma ricordati che oggi era il giorno della tua storia.
-Hai ragione cara,ma oggi sono molto stanco,.......
La mamma si dirige nella camera della figlioletta ed inizia a raccontarle la storia.
Dopo circa mezz'ora, torna dal marito:
-O Ezio!,io non ci riesco proprio ad addormentarla,dice che dico le bugie.Provaci tu,dai!
A questo punto il babbo va dalla sua bambina ma appena dopo pochi secondi è di nuovo dalla moglie.
-Ezio,che è successo?
-Nulla cara,non ti preoccupare.Prima di iniziare a raccontarle la solita storia,quella de "Lo ial-cisl e i 40 ladroni" le ho detto che i ladroni erano molti,molti di più.
Allora lei si è alzata,mi ha dato un bacino e si è messa a dormire.

carles ha detto...

Come volevasi dimostrare disdetto il contratto nazionale e richieste delle imprese di estendere a tutti l'accordo di pomigliano! Poi quelle facce di bronzo di Bonanni ed Angeletti vanno(Invitati dal PD meno L) alla festa del PD meno L a Torino e pensano che tutti i lavoratori siano coglioni e non abbiano neanche un moto di rivolta e di dignità contestandoli!!! Ma che si vergognino , firmano delle porcate alla faccia dei lavoratori e non vogliono neanche subire contestazioni e dissenso sul loro operato!!!! VERGOGNATEVI!!! Siete il braccio armato del Governo e di Confindustria!!!

Scritto da : Carles | 09 settembre 2010

CORVO710 ha detto...

CIAO CARLES , CIAO TOSCANO E CIAO A TUTTI VOI , CHE FREQUENTATE QUESTO GRANDE BLOG ....
.
SONO BRUNO710 ....... ALIAS CORVO710 ......... IL MIO BLOG PRINCIPALE , OGGI E' http:ilcorvo.myblog.it , SUL QUALE SI STA DISCUTENDO DEI FATTI DI TORINO E SUL FUTURO DELLA FIOM .......... OGGI , LA PIU' GRANDE OPPOSIZIONE , ALLA DERIVA FASCISTA DI QUESTO GOVERNO E ALL' ATTACCO CONFINDUSTRIALE , AI DIRITTI .
.
GRANDE CARLES , HO LETTO IL TUO COMMENTO LASCIATO SU SINDACATO E ROCK .......... ADSSO PROVVEDO A TRASFERIRLO SUL GLOG "IL CORVO" , PER PORTARLO ALL' ANTENZIONE DEGLI ALTRI COMMENTATORI .
.
SU FACEBOOK , STIAMO CERCANDO DI ORGANIZZARE UN GRUPPO PROMOTARE PER RICHIEDERE ED ORGANIZZARE UNO SCIOPERO GENERALE ..........
.
ADESSO E' IL MOMENTO DI DISCUTERE TUTTI INSIEME , SU COME AGIRE ED ORGANIZZARCI , PER PORTARE ALLA FORMAZIONE DI UN UNICO GRANDE BLOCCO SINDACALE , CHE COMPRENDE FIOM INSIEME AI BASE E PEZZI DI FUNZIONE PUBBLICA , VISTO CHE IL RESTO DI CGIL , NON RIESCE A DARE ADEGUATO SOSTEGNO , ALLE LOTTE DI FIOM .
.
VI INVITO A VISITARE http://ilcorvo.myblog.it E AD ESPRIMERE LE VOSTRE LEGITTIME OPINIONI .
.
UN SALUTO DA UN PARTENOPEO FIERO DI ESSERE ......FIOM .
.
BRUNO710....ALIAS CORVO710 .

Anonimo ha detto...

Dicevano tutti che l’accordo imposto all’Alfa di Pomigliano era una cosa e il
resto delle fabbriche un’altra. Invece avevamo ragione noi. Con l’“accordo” di
Pomigliano hanno limitato il diritto di sciopero di tutti i metalmeccanici e
peggiorato le condizioni di lavoro nelle fabbriche.
Tutti i padroni del settore metalmeccanico hanno colto la palla al balzo e hanno
disdetto, tramite la loro associazione, il contratto nazionale dei metalmeccanici. E’
il primo passo per “concordare” con i sindacalisti venduti della UIL, della CISL, del
FISMIC e dell’UGL lo stesso sistema di regole “nuove” inaugurato a Pomigliano.
I padroni delle altre categorie seguiranno a ruota.
Ma domandiamoci: come mai i padroni e i loro miserabili lacchè possono permettersi
una tale arroganza contro noi operai?
Se lo possono permettere perché, come operai, abbiamo una serie di problemi:
- Siamo divisi tra noi, all’interno delle singole fabbriche e tra fabbriche diverse.
- Siamo abituati da anni a protestare in maniera innocua: solo inutili passeggiate
con fischietti e tamburelli, non abbiamo più nessuna capacità di fare lotte che
incidano veramente.
- Licenziano per rappresaglia i migliori tra noi e tutto ciò che facciamo è starcene
zitti, non reagire, non fare niente, abbassando vergognosamente gli occhi per non
incrociare gli occhi di chi resta solo, fuori dai cancelli.
- La maggior parte delle nostre organizzazioni sindacali sono in mano al nemico.
Quelle che sono ancora almeno parzialmente con noi, non sono abituate a questo
livello di scontro e sono in crisi. Il massimo che riescono a fare è quello di farsi
la guerra tra loro invece di farla al padrone.
- Con le fabbriche quasi ferme l’arma dello sciopero è meno potente.
Marchionne e gli altri hanno capito tutto questo prima di noi e cercano di
conquistare più terreno possibile. Sanno che siamo deboli e divisi, senza neanche un
partito politico nostro che organizzi a un livello più generale la difesa dei nostri
interessi.
Dalla parte dei padroni invece, c’è l’intero parlamento, la stragrande maggioranza
della stampa e delle televisioni, tutti quelli che vivono bene sulle nostre spalle,
con il nostro lavoro: padroni, professionisti, commercianti, banchieri e strati alti
impiegatizi.
Se non ci organizziamo subito per fermarli, con la scusa della competitività, ci
porteranno a condizioni sempre peggiori. Loro continueranno ad abbuffarsi e noi
sempre più in miseria e sempre più sfruttati.
(allegato il volantino distribuito all'Alfa di Pomigliano)

Anonimo ha detto...

capisco le incazzature, le delusioni, la voglia di risvalsa, ma mi rendo sempre piu' conto che cgil non e' piu' la mia cgil,che i miei principi prioritari di vita lavorativa non sono piu' prioritari dell'organizzazione. non penso di essere cambiato io, si sono cambiati i tempi il modo di fare sindacato ma i i principi???? quindi mi rendo conto che mi trovo nel posto sbagliato e quindi perche' non tornare alla base???? scusate ma ho visto diverse volte menzionare i basici.... quale e' la vostra difficolta' diffidenza nei confronti di un sindacato di base, piu' terra terra e meno burocrate??? e' solo demagogia??
grazie

un toscano ha detto...

http://corsari-milano.noblogs.org/post/2010/09/14/inchino-alla-confindustriacontestato-pietro-ichino-alla-festa-pd-milanese/

Un video che ti manda a tavola con un ottimo appetito.

Anonimo ha detto...

Di base c'è il nome, un brand direbbero altri.
Chiusi nella guerra di rappresentanza hanno una pratica verticistica che fa impallidire anche i confederali più incalliti.
Il loro pensiero ma soprattutto la loro pratica non è rivolta a suscitare la ribellione e l'organizzazione contro i padroni ma a contendere millimetri di visibilità ai confederali.
Tiboni, Leonardi, Bernocchi da 20 anni sono segretari nazionali.

un toscano ha detto...

A proposito dell'accordo di Pomigliano:
Sul nuovo contratto è stato definito che le ore di straordinario obbligatorie sono passate dalle 40 attuali alle 120.
Ora,avendo una qualche dimestichezza con il lavoro a turni,possiamo dire che in una delle sue diverse esplicitazioni,lo stesso può portare l'operaio ad avere più o meno 240 giorni lavorativi all'anno.
Se all'interno delle 240 giornate lavorative ci sono 30 minuti di pausa mensa giornaliere,quante ore di mensa ci sono in un anno?
Fammi vedè,fammi vedè....Ah,bravo Sergio,hai studiato.Ti meriti proprio un bel petardo...ma che dico!volevo dire un bel voto.
Il risultato fa proprio 120 ore,come quelle che hai scritto nell'accordo.
Morale:operai,non rompete il batacchio e mangiate a casa.
Per non confondere il pranzo con la cena fatevi un uovo al tegamino!

A me sembra che il signor Sergio,sia un brav'omo (omo apiens)
e tuttavia signor Sergio,ci dia un altro menù,perchè le uova non le possiamo mangiare...oggi.

Esprimo la mia piena e forte solidarietà ai lavoratori metalmeccanici di Livorno e della Same di Treviglio.

un toscano ha detto...

Sono talmente incazzato che non trovo le parole.
Per fortuna accorre in mio aiuto un compagno,che saluto,il quale scrive a questo indirizzo http://laclasseoperaia.blogspot.com/
ciò che io non sarei in grado di fare.
Un bellissimo articolo che consiglio a tutte e a tutti di leggere.
Il titolo è il seguente:
"Un summit di complici"
Grazie a Pietro e buona lettura.

Anonimo ha detto...

sarebbe ora di cambiare titolo a sta serie di post

Anonimo ha detto...

Raffaele Bonanni: «Ok ai prossimi tavoli, si deve poter discutere tutto per mantenere il lavoro nel nostro paese. E anzi io aggiungo: a chiunque mi proponesse di fare investimenti in Italia, io direi subito: duplichiamo l'accordo di Pomigliano».

Anonimo ha detto...

" 10-100-1000 Pomigliano"
R.Bonanni
Roma 9 ott.manifestazione cisl-uil

carles ha detto...

Ed ora come la mettiamo,visto che oggi in parlamento approveranno il collegato al d.d.l. sul lavoro approvando l'arbitrato ? Poveri operai come siamo ridotti! Carles

carles ha detto...

Cosa ne diciamo delle lotte in francia per la controriforma delle pensioni? 6 giorni di fila di scioperi e manifestazioni ed incidenti con la polizia! Nessuno che criminalizza la lotta come da noi anzi solidarietà dagli altri cittadini!!! Da noi in 17 anni 3 riforme pensionistiche e 2 manifestazioni con sciopero è tutto dire......

Anonimo ha detto...

Compagni operai, ptrendiamone atto: è inutile pensare che le burocrazie sindacali per moto proprio indicano o facciano lotte dure. Non da noi.
In tutte Europa anche sindacati traedunionisti sono uniti contro la crisi, da noi divisi e a gara chi alternativamente si accredita come miglior interlocutore con il governo di turno. Da noi solo scioperi simbolici, quando il morto è sotto terra, come sul collegato al lavoro.
Quindi diamoci una ragione o ci mettiamo del nostro o le burocrazie non avranno motivo per la lotta. Dai loro uffici più che dichiarazioni ai media non arriveranno.

Anonimo ha detto...

Difatti in Grecia, Spagna, Francia ci si scontra, in Italia si fa a gara a chi fa tremare le pagine dei giornali. La cisl e la uil aspettano che la cgil paghi il dazio che con qualche mal di pancia regoli i conti con la fiom. Tanto cosa può fare?
- andare alla lotta da sola?
- allearsi con i sindacati di base?
Tenerci lì buoni nei recinti e guai a buttar uova a chi chessia i mostri del terrorismo-antiterrorismo sono lì pronti e ben rodati per inibirci.
Solo la lotta sugli interessi operai possono squarciare i veli dell'ipocrisia che ci ammorba.

Anonimo ha detto...

E’fisiologico: Prima o poi la merda passa per il culo.



«Ok ai prossimi tavoli, si deve poter discutere tutto per mantenere il lavoro nel nostro paese. E anzi io aggiungo: a chiunque mi proponesse di fare investimenti in Italia, io direi subito: duplichiamo l'accordo di Pomigliano… 10-100-1000 Pomigliano." R.Bonanni CISL

Alla Scala dopo un lungo percorso:
• portiere, impiegato di 1°livello
• ex membro direttivo nazionale Slc-cgil
• candidato nel 2006 al comune di Milano per Rifondazione Comunista
• candidato nel 2010 alla regione per Sinistra e Libertà
• candidato per la mozione 2 al congresso CGIL 2010
NICOLA CIMMINO :
… approda nei lidi più sicuri della CISL.

Quando si dice coerenza

MERDA ALLA MERDA




Cooperativa Vladimir Majakovskij

carles ha detto...

Io non sono maschilista,ma ha ragione Cremaschi che critica l'elezione della Camusso!!! E così la CGIL si appresta ad andare avanti nella più consueta moderatezza di linea politica!!! Dare l'impressione di cambiare con una svolta (al femminile) perchè nulla cambi!!!! Siamo messi male!!! Carles

Anonimo ha detto...

La Camusso, socialista, fù cacciata dalla fiom nel 1996 da Sabbatini, perchè fece il contratto peggiore della storia della fiom.
Non incantano nessuno con la biologia, la prima donna alla guida...Le abbiamo visto le donne al potere: proprio perchè donne, minimo devono essere stronze quanto gli uomini. E siccome devono guadagnarsi il ruolo sono stronze più degli uomini.Riuscirà, dove non è riuscito Epifani, a portare la cgil nell'alveo dell'accordo separato, riuscirà a portare e alla ragione la riottosa fiom?

Anonimo ha detto...

La camusso sembrava un'altra bonanni e infatti....
Il nemico ora è anche in casa.

Anonimo ha detto...

un anonimo ha scritto:
" Grecia, Spagna, Francia ci si scontra"

mi volete dire chi cazzo ha vinto e chi cazzo ha perso questo scontro???????????

Anonimo ha detto...

VINCERE!
VINCERE!
VINCERE!
era la cultura del famigerato ventennio fascista.
Vincere è/era la cultura del berlusconismo
Vincere è lo slogan della politica
Vincere subito, andare all'incasso, nessuno immagina un percorso di lotta fatto di momenti entusiasmanti, momenti di sconforto ove la "vittoria" è data condizioni oggettive e soprattutto da un movimento coeso culturalmente con ben chiaro in testa i nemici e gli amici.
Ci hanno abituato a riporre le speranze nel buco dell'urana e fù la fine per il movimento operaio

IL CORVO ha detto...

LEGGO FRAMMENTI DI VERITA' .......... , NEI VOSTRI COMMENTI .
.
LA CGIL STA PER INIZIARE UNA NUOVA FASE ........... ANCORA PIU' MODERATA ........
.
LA FIOM ?
.
VEDREMO .

carles ha detto...

Ancora una volta ce l'hanno messo in quel posto alla faccia anche della CGIL. E bravo Marchionne ed i suoi sodali! Sveglia lavoratori prendete esempio dagli studenti! smettete di sciegliere il meno peggio! Quella non è una scelta!!!!

Anonimo ha detto...

penso sia ora cambiare titolo

un toscano ha detto...

Cremaschi che fai?il fascista?
Ce la vuoi ridare la parola ,cambiando sto cazzo di titolo?Oppure da buon fascista,chiudi il blog.

Auguri a mano tesa!

Anonimo ha detto...

CARO CARLES , CARO TOSCANO ........... E A TUTTI CLI ALTRI ........... NOI SIAMO SU FACEBOOK .......... IN 5 GIORNI SIAMO GIA' PIU' DI 700 .......... DISCUTIAMO E CI CONFRONTIAMO ............ SI SONO UNITI A NOI , NOMI ANCHE NOTI .......... IL GRUPPO SI CHIAMA : ANCHE NOI CON LA FIOM ............http://www.facebook.com/home.php?sk=group_135217749871764&id=136871073039765 ....
ADERITE E DITE TUTTO QUELLO CHE VOLETE ........
.
UN SALUTO PARTENOPEO DAL VOSTRO AMICO ANCORA ISCRITTO FIOM ........ BRUNO710 .

Anonimo ha detto...

DIMENTICAVO DI DIRE CHE A SOSTEGNO DELLA FIOM , NEL NOSTRO GRUPPO STANNO ADERENDO MOLTE SIGLE ED ESPONENTI DI BASE ...... RSU .......... ECC.........
http://www.facebook.com/home.php?sk=group_135217749871764&id=136871073039765
.
NUOVAMENTE SALUTI PARTENOPEI , DA ACORA OSCRITTO FIOM ... BRUNO710

Anonimo ha detto...

Questa Camusso non quadra....
Già da subito sembrava una rogna in casa.

Unknown ha detto...

Su www.rebusmagazine.org

un dossier sul trattamento riservato dai quotidiani liberal-progressisti (Repubblica, Unità, Riformista) al caso Pomigliano, un'intervista esclusiva a Giorgio Cremaschi e una nota sull'assenteismo nello stabilimento campano

Unknown ha detto...

Su rebusmagazine.org un dossier sul trattamento riservato dai quotidiani liberal-progressisti (repubblica, Unità, Riformista) al caso Pomigliano, un'intervista esclusiva a Giorgio Cremaschi e una nota sull'assenteismo nello stabilimento campano.

Anonimo ha detto...

I rinvii della direzione verso la privatizzazione e la lotta dei lavoratori:


Dopo mesi d’incontri con la direzione del teatro che a fronte dei tagli governativi non da risposte sul futuro dei lavoratori e del teatro, e si ostina nel voler lasciare “precari a vita” i lavoratori serali a prestazione discontinua che hanno vinto il ricorso legale per il contratto indeterminato, disdice unilateralmente l’accordo sui vv.f. che prevede il suo smantellamento, blocca le categorie operaie…,l’assemblea dei lavoratori il 5 dicembre indice lo stato d’agitazione e da mandato alla delegazione sindacale cgil d’indire sciopero.
Anche il cub-Scala, dopo comizio del suo segretario vota il percorso iniziato e lo conferma con comunicato dalla Segreteria Cub Informazione Milano il 13 dic.

La direzione aziendale, continua con i suoi NO su tutti i problemi interni, mentre rinvia per ciò che attiene il pagamento dell’integrativo e il finanziamento della produzione: prima all’approvazione della finanziaria, poi al decreto Letta,poi al mille proroghe…e così l’Assemblea dei lavoratori indice lo sciopero per il 28 dicembre. Ma, per non incidere con lo sciopero sul bilancio 2010 che avrebbe fornito il pretesto formale per addossare alla cgil-Scala e ai lavoratori l’impossibilità di pagamento, l’assemblea rinvia al 16 gennaio lo sciopero e verifica gli ultimi spiragli di trattativa.
Mentre CISL-UIL-FIALS, contro il percorso dell’assemblea iscritti-cgil, si sfilano dagli incontri senza trattativa, il CUB da sostenitore della piattaforma e del suo percorso di lotta, evolve in avanguardia della delegittimazione dello sciopero
E con comunicato del 10 gennaio, parla di “sciopero bluff,… metaforica pistola fumante…” e si unisce al fronte del NO (cisl,uil,fials,) contro lo sciopero del 16.
Il CDA tuona per nuove regole contro lo sciopero, i media invoca un Marchionne della lirica per non essere prigionieri di 100 macchinisti”, un militante-cub ,dopo personale incontro con la direzione che lo invita a palesarsi da maggioranza silenziosa a maggioranza attiva, si fa promotore di raccolta firme contro lo sciopero.
la Segreteria CUB invece, dopo aver crumirato il 16, il 17 ritiene “legittimo lo sciopero” ma, “se è vero che la direzione rimborserà i biglietti della mancata prima, dall’altra dovrà pagare anche tutti i lavoratori che si sono regolarmente presentati al proprio lavoro altrimenti troverà pane per i suoi denti”

E’ il solito “vizietto CUB”:
un giorno vota per lo sciopero
l’altro va dai media
contro.
Un vizietto che vien da lontano da quando il contenitore si è anteposto ai contenuti, la parola il voto dell’assemblea dei lavoratori non hanno più valore può essere una fugace apparizione sui media val più degli interessi dei lavoratori,la parola il voto dell’assemblea
Com’è possibile che un’organizzazione sindacale di base, alla vigilia dello sciopero, si dissoci e si trasforma “avanguardia-crumira” contro gli interessi dei lavoratori e dell’assemblea per una fugace apparizione sui media?
Una concezione burocratica verticistica indifferente alla democrazia dell’assemblea, al cammino deciso dai lavoratori,

Anonimo ha detto...

Sono iscritto alla CGIL FP, di Roma.
Un saluto ai Compagni della Rete.
Teniamo la CGIL a sinistra, contro ogni riformismo e contro i tentativi di un ritorno a confederarci con chi firma accordi separati e patti per l'Italia...
Meglio soli che male accompagnati...

Anonimo ha detto...

solo il precipitare della crisi può travolgerli

La CGIL s'è assunto il compito di coccolare l'elettorato del pd da cinghia di trasmissione, ieri del pci oggi del pd, non farà mai lotta vera.
E questo lo sappiamo da anni: non s'inimicherà la confindustria, i padroncini, i bottegai e il loro ceto politico di riferimento altrimenti per il suo referente politico(PD,SEL.....) governo addio.
I coglioni del sindcalismo di base danno prova ogni giorno della loro miseria politica,impegnati a farsi guerra e a lustrare le proprie targhe non pensano alla condizione operaia, come organizzarla ma, a sventolare le loro bandierine e a guadagnarsi un posto nella rappresentanza. Li si è visti all'opera il 16, il 28 e sarà sempre così fin quanto la crisi non li travolgerà tutti.
Non hanno in testa gli interessi dei lavoratori ma la loro sopravvivenza.
Che dire di quel quaquaraqua di Mendola e del suo parito personale che ancora spera nello sciopero generale indetto da cgil, cisl, uil. Non vive sulla luna è in mala fede come in mala fede è il suo percorso politico e chi ancora investe su di lui.
Mendola non dimentichiamolo viene dall'esperienza di rifognazione che è stata nei governi Prodi che hanno iniziato lo smantellamento della scuola pubblica, della sanità, della cultura, pacchetto Treu....fino al Libano
Basta guardare da quella parte:di là non c'è niente di buono, per noi.

Unknown ha detto...

credo che la visione del post precedente sia molto al di fuori della realta' o perlomeno della mia. Tutto cio' che lui attribuisce al sindacato di base lo trovo esattamente attribuibile al sindacato conferato compresa cgil. Anche se forse vano, ma localmente e' tutto da vedere, il sindacato di base e' il solo rimasto a contatto e che tiene una relazione con la realta' e il bisogno di chi poi effettivamente si sporca le mani e che anche se a livello nazionale viene tagliato fuori, anche grazie ai confederali, a livello locale porta ancora avanti un minimo di democrazia sindacale scomparsa ormai anche in cgil e non ha priorita' esclusiva di non essere tagliato fuori da tavoli e quindi rincorrere i colleghi cisl e uil che ci marciano di questa situazione e sanno che prima o poi la priorita' del tavolo fara' accettare tutto anche alla cgil.

Unknown ha detto...

credo che la visione del post precedente sia molto al di fuori della realta' o perlomeno della mia. Tutto cio' che lui attribuisce al sindacato di base lo trovo esattamente attribuibile al sindacato conferato compresa cgil. Anche se forse vano, ma localmente e' tutto da vedere, il sindacato di base e' il solo rimasto a contatto e che tiene una relazione con la realta' e il bisogno di chi poi effettivamente si sporca le mani e che anche se a livello nazionale viene tagliato fuori, anche grazie ai confederali, a livello locale porta ancora avanti un minimo di democrazia sindacale scomparsa ormai anche in cgil e non ha priorita' esclusiva di non essere tagliato fuori da tavoli e quindi rincorrere i colleghi cisl e uil che ci marciano di questa situazione e sanno che prima o poi la priorita' del tavolo fara' accettare tutto anche alla cgil.

Anonimo ha detto...

Lo sciopero della cgil non aggredisce la realtà, non pone obbiettivi operai da conquistare subito con la lotta dura e lunga, intrattiene gli operai per la prossima scadenza elettorale. Vuole "la mini patrimoniale" che Berlusca non darà mai, la cgil non intensificherà la lotta e da buon tutore di consenso elettorale porterà la proposta al governo di domani.
Come sempre l'eredità berlusconiana sarà catastrofica e di nuovo giù con il mantra dei sacrifici per "salvare il paese" contro le manovre del puzzone.
Operai, delegati onesti dipende da noi e solo dalla nostra capacità di lotta sul posto di lavoro, la burocrazia sindacale senza tzunami operaio, non ha nessun interesse a ingaggiare una qualsiasi lotta vera.
Siamo pronti noi a fare la lotta?
Vogliono lottare gli operai?
I ragionieri-funzionari non hanno urgenza, tuonano dichiarazioni stampa e comizi soporiferi.
Chi può dir loro di smettere?

Anonimo ha detto...

Stupore nel leggere le conclusioni del direttivo cgil dopo lo sciopero generale.
Il direttivo cgil quando vuol portare l'orologio indietro ignorando volutamente quel che è successo nel tempo presente e pone un problema politico alla minoranza:
-si pensa ad un tempo in cui la maggioranza possa fallire e li pronti a sostituirla?
Non siamo puerili il 70% è PD e da qualche anno non vede l'ora di disfarsi della fiom e di tutta la minoranza per tornare con cisl,uil.
Dunque:
-Fare la battaglia interna che prevedibilmente scorre su tempi lunghi del precipitare della crisi?
-O si avvia un dibattito di merito e non di mera rappresentanza, con il sindacalismo o parti di esso, cosiddetto di base?

Anonimo ha detto...

Cosa ne pensate dell'intento di Vendola di fondersi al PD?
Non pensate sia più opportuno unire le forze di Sinistra in un'unico soggetto lontanto, alle politiche come alle locali, dal PD?

Anonimo ha detto...

L'intervista odierna di Nichi Vendola al Corriere della Sera è uno squarcio di luce sulla realtà del vendolismo, che fa giustizia di tanti abbagli a sinistra. Cosa dice pubblicamente il governatore della Puglia? Che “ Sel e PD debbono unificarsi in un nuovo soggetto”; che “ anche la sinistra radicale deve accorgersi che non si può tenere in piedi il vecchio Welfare”; che chiunque vinca le primarie “ha come compito primario quello di allargare la coalizione alla UDC”; che “il rapporto molto buono con la UDC in Puglia” così come “l'apertura di Pisapia a Tabacci a Milano” dimostrano “che possiamo tutti impegnarci per lo stesso obiettivo..perchè tutti sono in gioco alla pari” ( Corriere della Sera - 8/6- pag.11)

Bene. Chi ha creduto che Vendola fosse la “nuova” sinistra italiana, è servito. Vendola in persona gli comunica pubblicamente che pur di concorrere “alla pari” con Bersani per candidarsi a premier del centrosinistra, è disposto non solo a sciogliere Sel in un abbraccio mortale con un partito liberale come il PD, ma anche ad assumere in prima persona tutti gli oneri che ne conseguono: aprire ad un partito confessionale come la UDC ( alla faccia delle rivendicazioni laiche e libertarie) e negoziare i sacrifici sociali col padronato e la finanza europea ( alla faccia dei lavoratori e della stessa Fiom). Sullo Stato di Israele “che ha trasformato il deserto in Eden” il Nichi nazionale ha già avuto occasione di pronunciarsi: per rassicurare a futura memoria la potente ambasciata sionista.

Tranquillo, compagno Vendola: sei davvero un candidato “alla pari”. Nel senso che sei indistinguibile da un'intera generazione di politici borghesi che hanno solleticato voti a sinistra per candidarsi a gestire le politiche dominanti. Sempre preoccupati di legittimarsi agli occhi degli industriali, dei banchieri, del Vaticano,del Sionismo, per ottenere il loro viatico. Sempre disponibili al più spregiudicato trasformismo pur di far carriera nei salotti istituzionali. La stessa storia del PRC, come sappiamo, è lastricata di questi tristi esempi.

Lasciamo allora che la Federazione della Sinistra ti chieda di costruire insieme “la sinistra” del centrosinistra, prendendo in mano quella bandiera di Sel che tu lasci cadere. O che ti annunci il proprio sostegno in eventuali primarie.

Noi siamo e resteremo fuori da questo gioco (governista) di caselle. Noi continueremo a batterci per costruire “ la sinistra che non tradisce”: su un programma di indipendenza di classe e di rivoluzione sociale. E di certo la tua intervista confessione spiega le ragioni del Partito Comunista dei Lavoratori meglio di quanto noi avremmo saputo fare.


Partito Comunista dei Lavoratori

carles ha detto...

Chi avesse ancora dubbi se scegliere le linee moderate e consociative insieme a Confindustria,basta che guardate cosa hanno chiesto i giovani industriali nella riunione a Santa margherita Ligure.Per risolvere i problemi economici italiani bisogna alzare l'età pensionabile a 70 anni! Concedete sempre tutto e troviamo sempre accordi,ma sono sempre al ribasso e non si accontentano mai!!!! Perchè non andiamo direttamente a 80 anni in pensione,così risolviamo tutti i problemi!!!!

Bruno Esposito ha detto...

chiedero' ufficialmente acli organizzatori di questo sito .............. di canbiare la domanda nel blog .. e di riaprire nuovamente .......... e finalmente il blog a commenti nuovi , su nuovi quesiti .......... BRUNO710 ........ ancora iscritto fiom .

carles ha detto...

Sulla firma messa dalla Camusso sono pienamente daccordo con Cremaschi! Ma la cosa grave e che questi continuano a prenderci fer i fondelli e ti vengono a dire che ti difendono e ti chiedono di manifestare e nello stesso tempo te lo mettono in quel posto! Mi domando quando i lavoratori useranno il loro cervello e non delegheranno le loro scelte ad altri? però questo necessita di avere un cervello ed una mente libera da condizionamenti che i lavoratori italiani non hanno! L'ho sempre pensato e detto da anni ed i fatti mi confermano sempre di più la mia opinione! Tugnoli Carles

Anonimo ha detto...

In questi ultimi giorni ho notato una sovraesposizione di molti media sulla (cosidetta impropriamente Riforma sul mercato del lavoro) da parte del Governo Monti e del suo ministro Fornero ( o Frignero).Lasciamo perdere le battute fuori luogo e di cattivo gusto di persone che reputo inqualificabili visto che si erano presentati in modo tutto diverso(Fornero e Martone per esempio) che denotano l'arr...oganza e la cattiveria d'animo che covano dentro sempre verso quella parte del mondo del lavoro guarda caso sempre la più debole meno tutelata e meno rappresentata cioè il lavoratore dipendente sia esso a tempo indeterminato che precario. Avendo ormai finito la scorta di improperi ed insulti che conosco mi è rimasto un unico e piccolo ragionamento che vorrei porre alla attenzione degli utenti di facebok. Questo Governo di Monti con la pletora dei suoi ministri ed i partiti che lo sostengono(PDL,PD,UDC,Terzo Polo,Futuro e Libertà...) in questo momento si sforzano a convincere gli italiani che vogliono riformare il mondo del lavoro e dare più garanzie a chi non le aveva(vedi precari),vogliono rivedere l'infinità di contratti d'ingresso nel mondo del lavoro perchè 46 sono troppi.Alla faccia solo adesso se ne sono accorti! Ma io mi chiedo e vi chiedo chi li ha legiferati ed approvati tutti quei tipi di contratti che altro non sono che sfruttamento legalizzato se non loro economisti liberisti,tecnici liberisti e partiti? E mi domando e chiedo lor signori secondo voi sono credibili quando ci dicono che vorrebbero rivedere certe leggi? Per 25 anni ci hanno scassato le p... con flessibilità,mobilità,accontentarsi anche di meno stipendio pur di lavorare,accettare qualsiasi forma di lavoro,lavorare di più ed andare in pensione più tardi ecc. Chiudo solamente chiedendovi ma ancora credete a queste persone che vivono su di un altro pianeta? Pensate per una volta alle future generazioni e mandiamoli in soffitta anche perchè le nostre generazioni di 50enni,40enni ma anche quelle dei 30enni sono fottute con le ricette di questi zombie almeno un minimo di responsabilità gli italiani la devono dimostrare verso i ragazzi 20enni che saranno il nostro futuro! per una volta nella vita votiamo con il cervello e non con il portafoglio! Tugnoli Carles

Anonimo ha detto...

Allora ,ieri è stata approvata in Parlamento la Contro-riforma del mondo del lavoro di Monti-Fornero e dei soloni della Bocconi!!! Visto che ho ricevuto solo critiche….adesso che è approvata l’avete vista? Vi piace? Io rimango convinto della mia idea ancora di più!!! Di questi tecnici e politici si può fare benissimo senza!!! Anche perchè spacciano Riforme per Restaurazioni!!! Nel mondo del lavoro in pochi mesi siamo tornatii indietro di 60 anni!!!
Una manovra, plaudita da partiti come PDL-UDC-PD, che rende ancora più precari i lavoratori e li rimette al volere supremo dell’azienda che potrà trattarli come meglio crede. Bisogna quindi fare veramente i complimenti a questi partiti perché hanno un contatto con la loro base elettiva veramente forte. Noi saremo la nuova Cina, dove in alcune aziende come la foxconn non si rispettano nemmeno le re...gole sul lavoro cinesi. L’unica nota positiva è che ora il padrone dovrà dimostrare la giusta causa economica di licenziamento.
Intanto non si taglia e si tolgono diritti ma non si parla di rilancio economico, industriale e delle banche che si tengono ben stretti i soldi alzando i tassi di prestito o negandoli. Così facendo la disoccupazione sta toccando il 10% e quella degli under 30 è schizzata al 32%.
Poi non voglio entrare nel merito di quella schifezza della riforma delle pensioni ben esposta da Report qualche settimana fa e a cui LA ministra Fornero non si è degnata di rispondere.
Veramente i complimenti a questo Governo delle Multinazionali! Tugnoli Carles